Passò una settimana e Konnor non si fece sentire.
Era Sabato e dovevamo presenziare ad una festa . Emma mi avrebbe presa alle 21:00 ed io stavo cercando nel mio armadio qualcosa da mettere. Dopo un ora ero pronta. Avevo scelto un abito blu notte con scarpe abbinate e avevo deciso di lasciare i capelli sciolti . Come sempre la limousine era sempre in perfetto orario ed io ero pronta. Scesi al piano di sotto .
<<Jerald ...Leon ... io vado>>
Jerald <<Ok... noi usciamo, abbiamo una festa al centro ... non ci aspettare sveglia >> disse dandomi un bacio .
Leon <<Ti raccomando >> mi diede un bacio .
Uscì di casa ed entrai in limousine , in poco tempo arrivammo alla festa che si sarebbe svolta in giardino . Era tutto curato nei minimi dettagli, fiori freschi, camerieri ad ogni angolo pronti a servirti, tavoli pieni di cibo prelibato ed una musica rilassante di sottofondo . Ci avviammo verso il tavolo dei cocktail e presi un Mojito . Chiacchieravamo tranquille quando i rombi di alcune moto fermarono la tranquillità della serata . Erano quattro ragazzi con il volto coperto che scesero di fretta dalle proprie moto e iniziarono a distruggere tutto. Eravamo tutte agitate , non era mai successa una cosa del genere. Continuai a guardare la scena impaurita e vidi uno dei ragazzi guardare verso di noi, aveva una maglia nera che metteva in risalto le sue forme e dei jeans a vita bassa neri. Posai il mio Mojito .
<<Ragazze andiamo via>> dico tirando Emma e Cristel verso la parte opposta.
Camminavamo a passo veloce, quando una mano mi afferra il braccio e con tono aggressivo mi dice
<<Tu vieni con me>> e mi trascina verso la sua moto.
Le ragazze rimasero ferme non sapendo cosa fare e chi fosse quel ragazzo che mi stava portando via . Io cercai di liberarmi ma mi bloccò quel tatuaggio sul suo braccio, era inconfondibile. Mi girai verso le ragazze tranquillizzandole e mimando un semplice ''Tranquille'' . Mi sistemò il casco velocemente e senza avere il tempo di alzare il vestito troppo lungo , eravamo già partiti . Mi tenevo più forte che potevo stringendomi a lui. Avevo una paura pazzesca di volare da un momento all'altro per quanto andava veloce. Dopo qualche minuto di terrore ci fermammo e lui scese sfilando la maschera e aiutandomi a cacciare il casco. Eravamo in una spiaggia e mi cacciai i tacchi alti per non sprofondare nella sabbia . Mi tirò per una mano fino ad arrivare vicino alla riva e decise di sedersi . Tra di noi non c'era dialogo ma semplicemente il rumore delle piccole onde che ci facevano compagnia. Mi girai a guardarlo ed era pensieroso .
<<Konnor...>>
Konnor <<Allora ti ricordi di me?>>
<<Veramente aspettavo un tuo messaggio che non è mai arrivato>> dico infastidita.
Konnor <<Sei dispiaciuta?>>
<<Per niente..>> dissi guardando il mare, anche se non era vero.
<<Mi dici cosa ci facevi a quella festa?>> disse guardandomi .
<<Io ero invitata, tu cosa ci facevi lì?>>
Lui si irrigidì alzandosi in piedi avviandosi verso la moto.
Konnor <<Ti riaccompagno a casa>>
Sistemò il casco e con le mie indicazioni arrivammo. Era a pochi centimetri dal mio viso che cercava di cacciare il casco ed io non facevo altro che guardare i suoi meravigliosi occhi.
<<Ok buonanotte>> dice senza guardarmi.
<<Mi scriverai?>> dico speranzosa .Fa un cenno con la testa e parte senza voltarsi.
Entro in casa e trovo 30 chiamate e 20 messaggi delle ragazze . Sicuramente erano preoccupare.
Apro whatsapp e vado nel nostro gruppo iniziando a digitare.
<<Ragazze tranquille sono a casa, domani vi spiegherò tutto davanti un caffè . Buonanotte :**>>
Quella notte non dormì per niente , mi giravo nel mio letto in cerca di risposte a domande che aumentavano ad ogni incontro . Cosa ci faceva alla festa ? Perché indossava una maschera? Mi avrebbe davvero contattata?
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Spazio autrice
Spero che la storia vi stia piacendo. Commentate o lasciatemi una stella ;***
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Two different worlds
RomanceAnnabelle ha 16 anni e la sua vita è perfetta fino al giorno in cui i genitori comunicarono il loro divorzio. Il castello che si era creata della famiglia felice svanisce e decide di dare un tocco in più alla monotonia giornaliera mettendo da parte...