Passarono i giorni e Konnor si limitava a farsi sentire a singhiozzi. Io non capivo cosa lo rendesse così occupato da non avere il tempo di darmi anche 10 minuti di corda. Lexi mi mandava sempre dei messaggi confortevoli con ''Non ti preoccupare'', ''Poi ti spiegherà''. Ma io non volevo più aspettare, dovevo sapere e subito. Sapevo esattamente cosa fare e iniziai a darmi una mossa. Presi il telefono.
''Konnor''
<<Alle 17:00 sarò da te . Tieniti pronto!>> Invio.
Erano le 15:00 e dall'agitazione ero già pronta. Misi un maglione di filo bianco , jeans a sigaretta con le converse e un po' di matita . Dalla separazione dei miei genitori , Jerarld e Leon si facevano vedere raramente in casa o li trovavi a dormire nelle proprie stanze, io mi limitavo a non chiedere troppe spiegazioni . Rosa era l'unica che trovavo in giro per casa che ad ogni richiesta di affetto , anche con il rischio di bruciare qualcosa sui fornelli, era sempre pronta a darci uno dei suoi abbracci migliori. Era l'unica che nel bene o nel male è rimasta sempre al nostro fianco, pronta ad asciugare una lacrima o a darci un bacio di congratulazioni. Andai da Rosa che stava stirando nella lavanderia e la abbracciai da dietro.
<<Ti voglio bene Rosy...sono fortunata ad avere te >>
Rosa si girò con gli occhi lucidi e mi guardava come se in quel momento non gli mancasse nulla.
Rosa <<Tesoro mio , sono stata io la fortunata a capitare in questa famiglia ed aver incontrato voi che con piccoli gesti mi fate capire che la mia presenza qui è fondamentale...Ti voglio bene >> ed una lacrima scese sul suo viso.
Il mio cuore era pieno di gioia e le preoccupazioni per l'incontro con Konnor svanirono immediatamente. Guardai l'orario ed emisi un urlo.
<<Oh... sono le 17:00 !!!...sono in ritardo >>
Dopo aver dato un bacio frettoloso a Rosa che rideva per la mia agitazione ero gia in macchina che mi dirigevo verso casa di Konnor, anche se lui non mi aveva dato conferma del nostro appuntamento. Arrivo ma non c'e' nessuno ad aspettarmi e presi il cellulare. Infondo ero dieci minuti in ritardo .
''Konnor''
<< Sono sotto casa tua .... scendi o salgo a prenderti? XD>>
Dopo qualche minuto esce dal portone che era perennemente aperto ed io faccio un sospiro di sollievo. Suono con il clacson per farmi vedere e lui mi raggiunge.
<<Ciao>>
K << Vuoi andare con la mia moto?>>
<<No preferisco tenere il posto in cui stiamo andando...Segreto>>
Sale ma non dice una parola. Dopo qualche minuto di macchina arriviamo nel mio posto preferito.
Quando eravamo più piccoli i miei genitori ci portavano in un laghetto meraviglioso , circondato dal verde e mentre noi giocavamo a rincorrerci loro si sdraiavano sul prato a preparare un meraviglioso Picnik. Quel posto era così silenzioso , si sentivano solo i grilli saltare qui e lì e un profumo meraviglioso di fiori .
<<Siamo arrivati>>
K <<Ma cosa dovremmo fare in un bosco?... Vuoi per caso uccidermi o cosa?>>
Avevo deciso di prendere una strada secondaria , camminare tra gli alberi sarebbe stato tutto più divertente.
<<Oh mi hai scoperta e ora? >>
Ci guardammo ed iniziammo a ridere.
<<Ok devo bendarti >>
K << Anna questi giochi non mi piacciono>>
<<Oh che sei guastafeste , devi solo fidarti di me >>
K <<Okkkkk>>
Non era convinto ma acconsentì ugualmente. Presi il mio zaino con tutto quello che poteva servirci e presi la mano di Konnor. Dopo pochi metri e le mille domande per sapere dove l'avrei portato arriviamo.
<<Ok siamo arrivati, se aspetti qualche secondo ti caccio la benda>>
Apro lo zaino e prendo una tovaglia per poterci sedere.
<<Prontoooo???>>
K <<Baby ... sono nato pronto>>
Mi misi alle sue spalle e sfilai la benda . Non parlava, probabilmente non respirava neanche e questo mi rese solo felice, quel posto piaceva anche a lui.
<<Allora?? Ti piace?>>
Mi prese la mano e continuò a guardarsi intorno .
K <<S...Si è davvero bello qui >>
<<Ho deciso questo posto perché ci venivo sempre con la mia famiglia e volevo condividere tutto questo con te>>
Konnor mi prende dai fianchi e mi avvicina a se. La sua bocca si appoggia alla mia e scappa uno dei baci più belli che avessi mai ricevuto fino a quel giorno. Era un bacio dato di pancia , intorno a noi c'era il silenzio e qualche uccellino svolazzava contento tra un'albero e l'altro. Dopo qualche minuto ci stacchiamo per prendere fiato e ci sdraiamo sulla tovaglia. Il suo braccio dietro al collo ed io appoggiata sul suo petto a godermi quel magnifico momento.
K <<Anna? Perché mi hai portato qui?>>
Era tutto così bello e stavo benissimo con lui. Quella domanda mi metteva paura . Non sapevo se rivelare la motivazione di quell'incontro e rischiare di rovinare tutto o semplicemente stare zitta e rimandare a domani. Ma decisi la prima tanto non poteva scappare, al massimo avrebbe risposto di non volerne parlare.
<<Bhe... Konnor....io... volevo sapere se tu provi qualcosa per me o stai semplicemente giocando con i miei sentimenti>>
Lo guardai dritto negli occhi per capire ogni sua espressione, ma niente. Sembrava senza emozioni. Mi stavo agitando e mi alzai da quell'abbraccio sedendomi al suo fianco continuando ad aspettare una sua risposta.
K <<Anna io sto semplicemente giocando con te... lo faccio con tutte e tu sei una delle tante>>
Una lacrima mi scese senza freni lungo il viso. Non potevo credere a quelle parole. Non volevo crederci.
<<N..non è v..ero >> dico quasi singhiozzando.
K <<Mi dispiace di averti fatto capire il contrario... ti ringrazio per questa uscita ma io ti voglio semplicemente portare a letto>>
Cosa??? Ma stava scherzando??? Le sue parole mi rimbombavamo per la testa. Quel momento, quel posto si erano sgretolati in una sola frase '' Ti Voglio semplicemente portare a letto'' . Mi aveva illusa di provare qualcosa per me . Mi stava facendo innamorare di lui. Mi alzai in lacrime e scappai verso la mia macchina . Accesi il motore e partii senza fermarmi e senza pensare di aver lasciato quello stronzo in mezzo alla foresta. Dovevo semplicemente pensare a cacciarmi quelle maledette parole dalla testa.
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Two different worlds
DragosteAnnabelle ha 16 anni e la sua vita è perfetta fino al giorno in cui i genitori comunicarono il loro divorzio. Il castello che si era creata della famiglia felice svanisce e decide di dare un tocco in più alla monotonia giornaliera mettendo da parte...