Quando penso alla felicità mi viene in mente il Natale.
E' risaputo che a Natale si è tutti più buoni: le persone con dei conti in sospeso li dimenticano, tutti i litigi, le parole orrende che si dicono giorno per giorno; ogni lato brutto della vita sparisce, rimpiazzato da un caloroso sorriso sul viso di tutti quanti.
No, non era Natale. Ma per Newt era come se lo fosse.
Di solito il Natale di Newt si limitava a una serata di film con Sonya, ma anche se può sembrare poco, per lui rimaneva la festa migliore.
Negli ultimi giorni il biondino si era sentito stranamente felice. Sorrideva a chiunque e il suo lato freddo e distaccato sembrava essere sparito.
Tutto questo era ovviamente dovuto alla presenza di Thomas.
Ormai passavano quasi ogni giorno insieme. Uscivano, ridevano, erano diventati migliori amici.
Avevano scoperto di avere molte cose in comune e molte di più da aggiungere.
In qualche modo Newt poteva essere se stesso quando era con Thomas, aveva iniziato a fidarsi di lui, e finalmente aveva un amico su cui contare.
Aveva scoperto che Thomas viveva in una grande villa a nord di Saltaire, in pratica dalla parte opposta della casa di Newt.
Comunque per loro non era stato un problema questa distanza, in quanto Sonya si era offerta volontaria ad accompagnarli ovunque. "Devo sostenere questa vostra relazione, dopo tutto io ne ho dato l' origine" queste erano state le sue parole e Thomas aveva potuto notare il rossore sulle guancie del biondo.
A scuola ormai nessuno aveva più importunato i due ragazzi, e di Janson non si erano avute più notizie.
Newt non entrava nel bosco da un paio di settimane e la necessità di correre via era sparita. D'altronde non voleva rischiare di perdersi e , di conseguenza, far perdere Thomas.
Il biondino aveva anche smesso di vedere la psicologa, e le giornate passate chiuso in camera stavano diventando rare, quasi inesistenti.
Insomma, quelli che erano soltanto giorni qualunque, per Newt erano sempre Natale.
-"Sta migliorando. Thomas è come una medicina per lui. Sono orgogliosa di vederlo così felice, sembra come rinato." lo studio verde acqua della dottoressa Sanders era sempre stato troppo luminoso, come se il colore spingesse le persone a raccontare la propria vita a una sconosciuta.
Sonya non era lì per parlare della sua vita, ma di quella di Newt. Anche se il ragazzo aveva deciso di smetterla con le sedute, la sorella voleva essere sicura della salute del più piccolo.
Proprio adesso che andava tutto così bene, non avrebbe permesso una ricaduta.
"Me ne occuperò io di lui. Non vedrà mai più la madre."
"Sonya, quello che vuoi fare è molto nobile. Ma tu sei come una sconosciuta per lui."
"Legalmente intendo" aggiunse, quando vide la ragazza alterarsi.
"Tu non la conosci, quella donna lo ucciderà. Ne ha già passate troppe. Non le permetterò di rovinarlo ancora."
Perchè non capisce?
Non vede che è una pazza?
Se ne accorgerebbe chiunque.
Sonya si mise a piangere. Odiava non poter salvare il fratello.
"Lo terrò con me. Ad ogni costo."
Sbattè la porta dietro si sè e la dottoressa potè sentire un'ombra di tristezza, nonostante la stanza fosse luminosa come sempre.-
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Bring me to life
Fanfiction[Newtmas AU] dal testo: "Sai una cosa Tommy?" Newt guardò a lungo il bruno come se non volesse mai lasciare quei bellissimi occhi marroni, "tu mi hai riportato in vita." Thomas sorrise e lo avvicinò a sè in un bacio e, in quel momento, Newt non pot...