Chapter thirteen

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Megan POV

Mi svegliai in una stanza d'albergo, era davvero carina, c'erano due comodini ai lati del letto con un mazzo di fiori sopra e un bigliettino rosso; decisi di non guardarlo e mi alzai guardandomi un pò attorno.
All'interno della stanza c'era ogni tipo di comfort, un mini-frigo, una specie di scrivania, un armadio più grande di quello che avevamo a casa, un tavolo e vicino ad esso due poltrone.

Entrai in una delle porte che mi si presentarono davanti; era il bagno, al suo interno, una vasca già riempita mi stava aspettando, ai suoi lati c'erano delle candele profumate accese, odoravano di rose.

Ero completamente inebriata da quel profumo, feci un bel respiro e mi riempii le narici di esso. Sentii la suoneria del mio telefono provenire dalla camera da letto, anche se non sapevo dove potesse essere.
Dopo qualche piccola ricerca capii che si trovava sul tavolo, così, lo presi e lessi il nome di Justin sullo schermo; non risposi.

Pensavo e ripensavo a ciò che mi aveva detto Kim, non potevo credere di essere caduta nella sua morsa.
Feci un grosso respiro, presi il bigliettino che avevo lasciato sul comodino e lo aprii.

" Cara Megan,
al tuo risveglio la vasca sarà pronta, io ti aspetterò di sotto per la colazione.
Oggi ci saremo solo io e te, te lo giuro.
Sbrigati e vieni ad abbracciarmi.

Il tuo Justin "

Strappai quel bigliettino e lo buttai nel cestino.
Non avevo voglia di vederlo, ne di sentirlo, figuriamoci se avessi dovuto passare un'intera giornata con lui.
Non potevo più stare quì.
Non ce la facevo.

Iniziai a fare le valigie; misi tutti i miei vestiti all'interno, poi presi un pezzo di carta e una penna

" Caro Justin,
al tuo ritorno io non ci sarò. Mi dispiace ma non posso sopportare di essere la seconda scelta, non sono mai stata abituata ad esserlo e mai mi abituerò.
Spero che tu sia felice con Amber.
Ci vediamo.

Non più tua, Megan "

Posai il bigliettino sul letto, lo chiusi e ci scrissi sopra " Per Justin ". Sospirai guardando quella camera, presi i fiori e li misi sul letto.
Mi feci coraggio in un modo o nell'altro, raccolsi le valigie e andai fuori dalla stanza, trascinandomi per tutto il corridoio fino all'ascensore, ma non appena si aprì, mi trovai la faccia spiazzata di Kim.

« Kim » la guardai sorpresa

« Megan, che stai facendo? »

« Vado via »

« Ma che stai dicendo? Non puoi andartene »

« Si che posso e voglio tornare a casa »

« È per Justin, non è vero? » sospirò

Annuii.

« Vuoi darla vinta ad Amber? »

« Non sto facendo una sfida, non è un gioco. Ho bisogno del tempo per stare da sola »

« Se è questo che vuoi non ti lascerò andare da sola fino all'aereoporto. Ti ci accompagno io »

« Kim posso farcela anche da sola »

« Questo lo so, ma lascia che ti accompagni »

« D'accordo » sorrisi

Revenge - All it's over.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora