« Allora che intenzioni hai? » chiese una ragazza che molto probabilmente ha appena raggiunto la maggiore età, a qualcuno che continuava a camminare in circolo per il nervoso che tutta quella storia gli aveva messo.
« Tu pensa ai primi due, io inseguo il gruppo. Troverò un modo per ... » la frase rimase in sospeso oppure rimase coperta dal grande 'urlo' appena udito. Beh diciamo che questa volta non sarà molto semplice allontanare il nuovo arrivato, sarà pur sempre solo, ma dalla sua stazza si può comprendere il motivo per il quale il 'branco' ha deciso di andarsene in un luogo un po' più sicuro.
"Se corrono partono con il piede sbagliato" un urlo, diverso dal primo, raggiunse i loro orecchi, beh da quello si può già capire cosa sarebbe successo dopo. La persona che pensò la frase si diede una sonora pacca sulla fronte che, se non fosse per il momento di silenzio che si era creato, si sentì non poco. Chissà poi il perché di quel momento ... nemmeno il tonfo dei passi si è udito quindi c'è una possibilità: si sono fermati a guardarsi? Mah è più corretto dire che per una volta stanno eseguendo un'istruzione corretta oppure ... si sono nascosti e l'altro li sta cercando. Non è che sia poi una buona idea giocare a nascondino con un animale del genere.
L'uomo decise di sedersi su un ramo non tanto lontano da quella che dovrebbe essere la sua dimora. Prese ad osservare la scena da quell'altezza, ma nulla si muoveva. Sembrano delle statue da come erano rigidi, all'uomo pareva, se aguzzava la vista, di riuscire a scorgere anche del sudore sul volto di alcuni dei rimanenti, altri stavano tremando come delle foglie. Scosse la testa pensando che tutti erano in procinto di scappare a gambe levate, se l'animale si fosse mosso di qualche millimetro ... sarebbero scattati ne era sicuro.
Intanto la ragazza andò alla ricerca di due dei quattro incoscienti che sono riusciti a sfuggire dalle grinfie dei loro assalitori. Si può dire che non erano poi così stupidi se in qualche modo sono scampati alla morte, ma la ragazza non è certa che abbiano trovato un riparo per la notte, ma soprattutto da tutti gli abitanti dell'isola.
Rimanere in equilibrio su un ramo non era il suo forte, più di una volta rischiò di cadere a terra e maledì l'uomo rimasto fermo al 'rifugio'. Sposto i rami più piccoli dalla stradina e alcune schegge andarono a finire nelle sue mani, le foglie ed i rami si trasformarono in fruste non appena lasciava i rami che scostava per farsi strada. Cadde per l'ennesima volta su quel grosso ramo e rischiò veramente di cadere. Abbracciò il tronco e rimase ferma fino a quando il battito del suo cuore non tornò regolare.
"Giuro che questa volta me la paghi!" Si rialzò e fu tentata di tornare indietro a chiedergli un cambio ma, con il tempo che ci avrebbe impiegato per chiederglielo ... rischierebbe soltanto di non riuscire più a trovare nemmeno uno dei due. Alla luce di questo decise di continuare la camminata non tanto piacevole.
Intanto ... l'uomo non distolse, neppure per un secondo, gli occhi da quelle persone. Lo puntò soprattutto su un ragazzino dai capelli rosa, l'unico in assoluto che si è preoccupato di controllare da dove arrivava il rumore che, senza volerlo, aveva fatto saltando da un ramo al tronco che percorreva gran parte di quell'isola, a parer suo, maledetta.
Si accorse solo dopo qualche secondo che pure lui mancava all'appello e, con lui, un altro dai capelli marroncini. La cosa non gli piacque, ma pensò che se il ragazzone non se n'era accorto, allora voleva dire che stava puntando a qualcun altro, oppure stava pensando di andarsene. Per ora l'importante era che quelle persone riuscissero a tornare alla nave. Ai sei rimanenti ci avrebbero pensato lui e la sua collega.
Un rumore di passi pesanti che si allontanavano pian piano scosse un po' l'albero sul quale era seduto. Ormai era abituato a questo, quindi riuscì a restare lì dov'era senza neanche oscillare rischiando di ritrovarsi sul terreno, al contrario di qualcun altro a pochi metri di distanza da dove si trovava. Bastò quel piccolo segnale (il movimento del non tanto benvenuto animale) per innescare un fuggi fuggi verso il loro mezzo. Li seguì e li vide allontanarsi, non prima che un uomo fece un cenno di assenso. Con quel gesto capì tutto, scese dall'albero e prese il pacco nascosto nella vegetazione, non era molto, ma con quello aveva qualche speranza di riparare la radio dell'unica costruzione rimasta più o meno intatta di quel posto.
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Inazuma eleven: L'isola del tempo
FanfictionQuesto è quello che la mia mente ha creato unendo un film ed una serie e naturalmente ad alcuni ragazzi dell'inazuma Dal testo .... "Nuova isola trovata a largo delle coste dell'America. Vegetazione lussureggiante, animali molto vari, se ne possono...