Felicità ingannevole

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La mattina seguente arrivò un messaggio a Micheal con un invito per un'intervista sulla nuova canzone "Beautiful disaster", dove ovviamente avrebbe incontrato Federico.
Pensava spesso alla notte precedente, non riusciva a spiegarsi il suo comportamento.
Alla fine si vestì ed uscì fuori incamminandosi verso la vettura che lo avrebbe portato al luogo dell'intervista.

Rimase a bocca aperta quando vide Federico seduto lì, ma anche lui non fu da meno.
Si fissarono per alcuni istanti, le uniche parole che si scambiarono furono per augurarsi una buona giornata.
La tensione era alle stelle, Federico provava a non pensarci facendo avanti e indietro con le applicazioni sul cellulare, mentre Michael guardava dal finestrino il cielo nuvoloso pronto a piovere.
Arrivarono dopo circa mezz'ora e vennero subito presi di mira dai giornalisti.
L'intervista andò più o meno bene, se non per delle domande che riguardavano entrambi alle quali non risposero.

Tornarono all'albergo, e come al solito si divisero nelle due stanze, Michael entrò cambiandosi i vestiti mentre non perdeva mai di vista il disegno.
Federico si stese sul letto cercando di capire cosa provasse davvero.

Dopo un po' sentì squillare il cellulare, gli arrivò un messaggio da un numero non salvato nella rubrica che diceva "ci vedere davanti la piscina, non ti fare aspettare tu" Federico sorrise, era impossibile non riconoscere la sua grammatica, che per un verso lo faceva apparire ancora più carino.

Due minuti dopo si trovava già davanti la piscina, ma lì ad aspettarlo non c'era nessuno, solo lui e un tranquillo silenzio..che venne poi smorzato dalla voce di Michael che chiamava il suo nome.
Si trovavano lì, immobili a fissarsi.
"Ho sbagliato ieri sera, it's all my fault, sorry." Michael abbassò lo sguardo.
"Mik.. ieri non ho potuto dirti tutto." Federico si avvicinò con lo sguardo serio "sia io che tu siamo impegnati in una relazione al momento, ma.." venne interrotto dalla voce di Michael "ho capito, non devi spiegarti, tu ami un'altra ragazza, non devi spiegare niente tu."

Ormai mancavano solo pochi centrimeti di distanza fra i due. Federico continuava a fissarlo con sguardo inespressivo "No."
"Fede, io non capisc-" Michael smise di parlare quando le labbra del ragazzo più basso si poggiarono delicatamente sulle sue sussurrandogli "io amo te."
Michael gli morse leggermente il labbro continuandolo a baciare.
"Non so in che altro modo dirti Fede, You're my beautiful disaster."
Federico si accorse solo adesso di essere rimasto sulle punte tutto questo tempo, l'unica cosa che fece fu sorridere, un sorriso dolce, di quelli che ti rimangono impressi nella mente.
Si sentì scombussolato, gli girava la testa, fu allora che si risvegliò sul letto, con il cellulate che squillava, e con su scritto "Giulia".

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