Il cane nero e il gufo grigio

SIRIUS

Sirius stava correndo. Correva e non la trovava. Poi gli venne l'illuminazione. La biblioteca. Lei stava sempre lì quabdo era turbata. E lei era là, al suo tavolo, leggeva un libro sulla difesa per Auror. Era il sup sogno diventare uno di loro.
-Ehi che fai?
Lei aveva le lacrime agli occhi.
-Problemi. Con Remus.
-Perché uscimo insieme?
-Anche, ma soprattutto brutti ricordi.
-Oh. Per i tuoi genitori?
Si era seduto accanto a lei che si era rannicchiata sulla sedia. Sirius provò per cinque minuti a tirarle fuori cosa la turbava.
-Ha ucciso mio fratello, undici anni fa.
Non era sicuro di aver capito bene.
-Cosa?
-Quando Greyback lo morse, io e il mio fratellino eravamo nella sua stanza. Greyback mi graffiò soltanto ma Remus divenne un lupo mannaro. Mio zio e mio padre riuscirono a cacciare via Greyback, ma intanto Rem si era trasformato e davanti ai mieo occhi aveva morso mio fratello. Morì nel giro di tre minuti. Mio padre non ha mai perdonato mio zio per non aver agito in tempo. Da allora io e Rem non ne parliamo ma prima per sbaglio gliel'ho rinfacciato. Sono stata un'idiota.
Scoppiò in lacrime. Sirius l'abbracciò. Quando si fu calmata le asciugò le lacrime e si decise a chiederglielo.
-Senti a Natale fai qualcosa?
-No, resto ad Hogwarts perché mia madre è in Francia per lavoro.
-Io devo passare le vacanze con la mia famiglia e sarà un supplizio. Se tu venissi. Sarebbe molto meno terrificante.
Lei sorrise ed annuì.
Tre giorni più tardi erano davanti alla porta di Grimmauld Place insieme a Regulus. Dopo aver suonato al campanello, una signora dall'aspetto sgradevole.
-Regulus! Come stai? Ah Sirius, lei chi è?
-Te lo avevo scritto, è Mormora. La mia ragazza.