Partenze improvvise

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Chris e Sam si baciavano ed anche Aly e Ethan . Mi sentì afferrare dai fianchi e poi due labbra così morbide sfioravano le mie. Quel bacio diventò così dolce e sincero e capì di amare Dylan con tutta me stessa.

Uscimmo fuori e i ragazzi accesero i giochi di fuoco che illuminavano tutta la casa, era uno spettacolo incredibile. Con le ragazze ci limitavamo ad accendere due stelle filanti luminose e a ridere come bambine.

Quella sera decidemmo di dormire in salotto tutti insieme, ogni coppia occupava uno spazio disponibile. Io e Dylan avevamo mille occhi puntati addosso per la nostra vicinanza ma nessuno commentava, si limitavano a condividere sorrisi.


Un rumore mi fece saltare ed aprì gli occhi. Dylan non c'era ed io mi alzai per controllare dove fosse. Arrivai in cucina e trovai Sam e Chris ricoperti di farina che ridevano e si torturavano a vicenda.

<<Buongiorno>> dice Sam ridendo.

<<Buongiorno, sapete per caso dov è Dylan?>>

<<L'ho visto uscire questa mattina presto con le chiavi della macchina>> dice Cla entrando in cucina.

Con le chiavi della macchina?Ma dove stava andando? Si era pentito di quel bacio?

Mille domande mi giravano per la testa ma solo una cosa poteva risolvere i miei dubbi...chiamarlo.

Quel telefono suonava senza sosta ma l'unica voce che sentivo era la signorina della segreteria telefonica.

I ragazzi uscirono ed io decisi di rimanere a casa per aspettare Dylan. Cla decise di rimanere a consolare me.

<< Cla ti rendi conto? E' destino, io non posso essere felice con lui. E' andato via senza dirmi niente e non risponde neanche al telefono>> dico coricata sul letto.

<<Kay ma forse ha avuto un'emergenza >>

<<Si ... oppure si è pentito di quello che ha fatto>>

<<Ma va Kay non dire scemenze...abbiamo visto tutti quant'era contento di stare con te>>

Probabilmente ero io che mi facevo paranoie e aveva ragione lei, probabilmente era successa qualcosa. Provai a mandare un messaggio

<<Dylan è successo qualcosa? Perché sei andato via?>>

Le ore passavano ed io facevo avanti e indietro per la stanza presa dall'agitazione. Le ragazze cercavano di tranquillizzarmi ma niente, non riuscivo a stare tranquilla. Scesi in salotto.

<<Mi dispiace ragazzi, ma io torno a casa. E' passato un giorno ed io voglio e devo sapere come sta Dylan e perché è scappato così. >>

<<Noi veniamo con te>> dissero in coro le ragazze ed i ragazzi annuirono.

<<Ok allora preparate le valige, diamo una sistemata e partiamo>> dice Ethan.

Non potevo essere più fiera di avere degli amici così.


Dopo qualche ora avevamo sistemato le nostre valige e i ragazzi smontarono le decorazioni in salotto.

<<Pronti??>> disse Ethan

<<Si>> annuimmo tutti.

Partimmo silenziosi ed allo stesso tempo preoccupati.

Abbiamo deciso di andare direttamente a casa di Dylan, anche se sapevo quello che pensava della sua famiglia e nessuno doveva sapere quello che succedeva in quelle quattro mura, ma la preoccupazione era troppa.

Arriviamo davanti casa sua e persi un battito trovando l'ambulanza e la polizia. Ero paralizzata su quel sedile con le lacrime agli occhi. Avevo finalmente ciò che volevo e l'avevo perso in così poco tempo?


Incontri difficiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora