Scesi dalla macchina e diedi un pugno al muro, talmente forte che la mia mano cominciò a sanguinare.
No c'era qualcosa che non quadrava...
Salii nuovamente i macchina e presi il telefono.Cercai un modo per rintracciare Hanna, per vedere dove in questo momento si trovasse e...o mio dio, aveva lasciato il GPS acceso!!! Io non credo in Dio, ma questo è un miracolo!
In questo momenti lei, o almeno il suo cellulare, si trovava in via Amsterdam n' 117.
Accesi il navigatore e partii, guidando più velocemente possibile...avevo un brutto presentimento.Pov Hanna
Dio , queso era un incubo.
Il più brutto incubo di sempre.
Speravo ancora di svegliarmi, ma ormai dovevo accettare la realtà...questa era la dura e crudele realtà.Mike continuava imperterrito, ormai la mia canottiera era ridotta a dei piccoli straccetti e i pantaloni erano macchiati del sangue che usciva dal mio corpo ferito.
Continuava a tirarmi pugni e a graffiare la mia pelle, poi riprese il coltellino e si abbassò all' altezza dei miei pantaloni.
Infilò la lama in essi e cominciò a tagliare anche quelli.
Intanto la lama, oltre a tagliare la stoffa, ormai impregnata di sangue, tagliava anche la mia pelle, continuando a farmi gridare dal dolore.
Avrei voluto difendermi, gridare e chiedere aiuto, ma la debolezza non me lo permetteva.
La testa girava e ormai non vedevo ne sentivo più niente, neanche le sue mani viscide che viaggiavano sul mio corpo. Ero quasi felice di avere le vertigini, almeno non avrei visto quello che stava facendo.Pov Zayn
Arrivai davanti una villa, la numero 117...si era qui.
Parcheggiai la macchina e dopo essere sceso mi diressi a passi veloci davanti l' entrata.
Bussai prepotentemente e con la rabbia che bolliva nel mio sangue. Aspettai alcuni minuti, ma niente, la porta non si aprì.
Provai ancora, ma dopo l' ennesimo tentativo dovetti rinunciare.
Così, sconfitto, mi abbandonai sullo scalino della porta e coprii la mia faccia con le mani.
Appoggiai la mia schiena alla porta e chiusi gli occhi.
Dove potevo cercarla ora?
Mentre nella mia testa frullava questa domanda, sentii dei rumori all' interno della casa, così accostai la faccia alla porta e mi misi ad origliare.
Si sentivano dei sospiri? O no no...dei lamenti.
Erano vari rumori, non riuscivo a distinguerli tutti, tutti tranne uno.
Era una voce femminile, si stava lamentando e dei singhiozzi seguivano i suoi lamenti...Hanna.
Si, la sua voce era inconfondibile...era lei.
Mi alzai di scatto e bussai con entrambe le mani alla porta.
"Apri dannazzione!"
Niente da fare. Così diedi delle spallate, cercando in qualche modo di aprire la porta, ipossibile.
Poi feci l'ultima cosa rimasta da fare, girai intorno alla casa, in cerca di una finestra.
Ne trovai una, ma era chiusa, così tolsi il giacchetto di pelle, lo rigirai intorno alla mano e diedi un pugno alla finestra, la quale si fece in mille pezzi.
Scavalcai il davanzale, stando attendo a non tagliarmi con il vetro rimasto attaccato alla cornice della finestra e mi trovai in una stanza.
Era una camera da letto, ma non feci caso ai particolari e mi misi a cercare Hanna.
Uscii dalla porta e ispezionai le altre stanze, fin quando non mi trovai in un salotto.
Era buio, le tapparelle erano abbassate e le luci spente.
Si sentivano dei sospiri, poi ancora dei singhiozzi, così mi affrettai a sorpassare il divano e il mio sguardo cadde su una scena agghiacciante.
Un uomo o...o un ragazzo stava...mio dio stava violentando Hanna!
Il mio cervello a quella vista non raggionó più: mi avventai sul ragazzo e sferrai subito un pugno sulla mascella.
Poi un altro e un altro, finché non sentii altri singhiozzi.
Mi girai velocemente verso Hanna, mi alzai e corsi verso di lei.
Mi inginocchiai e le presi il viso tra le mani. Era pallida e fredda, aveva lividi, graffi, ferite profonde su tutto il corpo, inoltre era denudata dei suoi vestiti. La canottiera era a terra, completamente tagliata, come i pantaloni."Cosa ti ha fatto!"
Sussurrai a pochi centimentri dal suo volto, accarezzando la sua guancia fredda."Cosa le hai fatto!"
Gridai questa volta, girandomi verso il ragazzo, che ora non era più steso a terra, ma stava sorridendo malignamente dietro di me.
Mi riavventai contro di lui, gettandolo a terra.
Stavo per sferrargli un ennesino pugno, quando vidi un coltello nella sua mano destra.
Non feci in tempo a bloccargli la mano che lo infilzó nel mio fianco.
Gridai dal dolore e mi accasciai sul suo corpo, lui mi spinse via e si rialzó, guardandomi trionfante mentre con una mano puliva del sangue che usciva dal suo labbro."Ora goditi lo spettacolo!"
Ghignó lui dirigendosi verso il corpo di Hanna."N-non toccarla."
Dissi io a fatica, guardando Hanna, che aveva il viso rivolto verso la parte opposto alla mia.
Lui in risposta rise e si mise a cavalcioni su di lei.
Cominciò nuovamente a viaggiare con le sue viscide mani sul suo esile corpo mentre io, cercando di non urlare, estrassi il coltello dal mio fianco.
Mi alzai a fatica e mi avvicinai a loro barcollando.Lui non si accorse di niente, così svelto gli saltai addosso, togliendolo dal corpo di Hanna e con un colpo solo lo accoltellai allo stomaco.
Questa volta fui io a sorridere trionfante, mentre lui, con espressione sofferente chiuse gli occhi inanime.
Mi alzai dal suo corpo e mi avvicinai ad Hanna."Piccola, svegliati ti prego."
Sussurrai io squotendola leggermente.
Mi guardai intorno e vidi il mio giubotto di pelle abbandonato a terra, così mi rialzai e lo presi.
Mi riavvicinai ad Hanna e glie lo infilai, stando attento a non farle male.
Dopo averglielo infilato la presi in braccio e mi rialzai da terra a fatica."È tutto finito piccola."
Dissi camminando verso l' uscita, dandole un bacio sulla fronte.
Aprii con fatica lo sportello del passeggiero e la feci sdraiare sui sedili.
Poi , dopo averla coperta meglio con il giubotto, feci il giro della macchina e salii al posto del guidatore.
Accesi la macchina e mi avviai a casa Horan.Spazio a meee
Bimbe belle!
Ciaooo...vi piace?
Spero di si.
Scusate per l'attesa, ma ho davvero troppi compiti da fare.
Detto questo vi lascio, votate ,commentate e fatemi sapere se vi piace.
Tanto loveee.❤❤❤Spazio pubblicità
Forever di trisforever_123
Little things di FraViolet
Waterfalls di Toms91_
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I CAN'T LOVE YOU...but i will do it (SOSPESA)
FanfictionUna semplice ragazza di nome Hanna Horan. Un arrogante ragazzo di nome Zayn Malik. Si incontreranno, e dal loro incontro nascerà una storia, piena di ostacoli ma con un lieto fine.