Da quel giorno in poi, George non aveva più lasciato Josh da solo neanche per un secondo.
Quest'ultimo dopo aver passato diversi giorni in ospedale per ovvie ragioni, si era accampato a casa del suo migliore amico.
Il bacio non era più stato tirato in ballo, ed entrambi pensavano fosse meglio così.
George lo aveva interpretato come una ricerca di affetto, Josh non aveva più avuto il coraggio di confessarsi.
E poi, c'era Eleonora.
La situazione con lei sembrava essere tornata come all'inizio: sporadici incontri che portavano tornadi di emozioni.
L'unica cosa che avrebbe voluto fare George era stare tra le sue braccia, sentire le sue dita scompigliargli i capelli e le sue labbra accarezzargli la pelle. Ma aveva altro a cui pensare, e si era ripromesso più volte che non avrebbe più lasciato Josh da parte. Era difficile però conciliare le sue cose. Soprattutto dal momento in cui era chiaro come il sole che al suo migliore amico Rain non andava proprio giù.
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"Pizza, Cinese o Indiano?" domandò Josh seduto sul largo divano blu di casa Shelley e avvolgendosi una coperta sulle spalle.
George si sfilò il cappellino dalla testa e lo fissò mentre si ravvivava i capelli che, constatò, stavano crescendo decisamente troppo.
"Che ne dici se, tanto per cambiare, stasera uscissimo?" azzardò.
Josh mollò di colpo la barretta di cereali che stava sgranocchiando e sgranò gli occhi.
A quella vista, George non potette resistere e si arrese come da routine. "Oppure potremmo stare a casa e guardarci la nuova puntata di Law & Order."
"L'hai detto tu, non io" si affrettò a concordare il moro, tornando alle sue attività e felice di aver raggiunto il suo obiettivo.
George sapeva che l'amico non era ancora pronto ad affrontare nuovamente il mondo esterno. Era troppo fragile, la sua mente era andata completamente in pezzi e rimetterli insieme avrebbe richiesto tempo.
Ma lui stava uscendo pazzo. I giorni iniziavano a confondersi tra loro, tutti uguali, tutti sprecati davanti a qualche programma spazzatura e cibo altrettanto pessimo.
L'unica cosa che riusciva a tirarlo su erano i profondi occhi di Eleonora, che si illuminavano ogni volta che riusciva a farla ridere. Ormai viveva solo di lei, e rispetto al tempo che aveva l'opportunità di vederla, viveva decisamente poco.
"Comunque, dove sei andato?" riprese Josh, questa volta senza voltarsi verso di lui ma smanettando col cellulare.
In realtà, conosceva benissimo la risposta, ma voleva sentirla ugualmente. Quel piccolo dolore che gli trafiggeva il petto ogni volta che sentiva nominare quel nome lo aiutava a rimanere lucido, a ricordare che si sarebbe dovuto tenere stretto George, ma solo come amico. Non voleva neanche provare a pensare come sarebbe il mondo senza di lui un'altra volta. Non poteva rischiare.
"Con Rain."
Eccolo, pensò Josh. Eccolo quel sorriso che non sarà mai per me, eccole quelle guance scarlatte piene di sentimento e quelle labbra capaci di fargli scatenare guerre.
"Carino. Avete fatto qualcosa di interessante?..."
Di solito erano quelle le domande di routine. Da quel momento in poi Josh cercava di imporsi di ascoltare il suo migliore amico, nonostante il dolore che gli provocavano certe parole.

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Un altro giorno senza te. - [G.S]
FanficEleonora si convinse che non avrebbe sorriso mai più. E smise di parlare, perchè le uniche parole che aveva erano per lui. E smise di dormire, perchè sognava solo le sue mani che la accarezzavano come una volta. E smise di rispondere alla sua miglio...