❌CAPITOLO 2

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"You don't relize just how many times you have saved me."
-Lorelay

Mi avvicinai spostando qualche sassolino con le mie Nike, completamente sporche di terra e mi abbassai alla sua altezza appoggiando le mani sulle sua ginocchia.
La scossi leggermente quando non ottenni risposta.

Riuscivo a percepire il suo respiro pesante, sforzato, troppo veloce.
Sollevò la testa, che prima teneva tra le ginocchia, lasciando cadere qualche ciuffo di capelli sul suo viso, sudato e sporco di fango.

Iniziò ad agitarsi.

Presi bruscamente la sua faccia tra le mani e la guardai negli occhi come per cercare una risposta.
Sembrava quasi non riuscisse a respirare.
"Lorelay, cazzo, respira!" Dissi preoccupata.
Non poteva stare in questo stato dopo una corsa di una decina di minuti.
Non l'avevo mai vista in queste condizioni, tranne in quell' episodio...

"Sei un bastardo!" Disse impugnando
l' arma.
"Dannazione Will, non è successo niente con Heisel. Abbassa quella cazzo di pistola!'" Ribadì Jeckson per
l'ennesima volta.
"So che te la sei scopata! Non ti bastava Lorelay, eh?"
"Will, che cazzo stai facendo? Smettila!" Urlai spaventata al mio fidanzato non appena intravidi i due ragazzi litigare nel parcheggio del locale.
"Sta zitta, puttana!" Sputò con disprezzo, guardandomi.
"Ti amo, piccola" disse Jack nella direzione della mia migliore amica, che spuntò alle mie spalle.

Ci fu uno sparo.

Lorelay urlò cercando invano di chiamare il suo ragazzo, steso a terra in una pozza di sangue.
Il viso di Lay si sbiancò, iniziò a tremare accasciandosi a terra.

Dannazione, un attacco di panico.
Ne soffriva sin da piccola ma erano anni che non ne aveva uno.

"Ei, stai tranquilla, okay? È tutto passato" dissi cercando inutilmente di tranquillizzarla.
Non c'era una cosa che andava fottutamente bene.

Non potevamo di certo stare lì, rischiando di farci sparare. Era già un miracolo essere riuscite ad arrivare fino a qua, ma non potevamo nemmeno continuare a scappare.

La sollevai delicatamente prendendola sottobraccio e mi diressi nella vecchia costruzione alle sue spalle.

I nostri passi echeggiavano nel silenzio della stanza buia, illuminata a sprazzi da piccoli spiragli di luce provenienti dalle fessure delle finestre rotte.
Esplorai con lo sguardo lo spazio attorno a noi: era sporco, polveroso e maleodorante.
Non era proprio il massimo.
Mi diressi verso l'unico angolo un po' più pulito della stanza e feci sedere Lorelay delicatamente al suolo, con la schiena poggiata al muro.

Mi abbassai all'altezza del suo viso, toccandole una spalla, sperando in una sua reazione.
"Lay.."sussurrai mentre schiuse con fatica i suoi occhi ormai lucidi che serrò subito dopo.
"L'estathè e le caramelle sono rimasti alla base?"Fece un piccolo cenno con la testa, acconsentendo e accennando un sorriso.
Dannazione.
Avevo fame.
''Okay... Ehm, quindi anche le punture e i calmanti?"
Annuì lentamente.
Cercai di pensare a cosa potevo fare,  ma non mi venne in mente nulla, a stomaco vuoto non ero brava a elaborare idee.
"Troverò una soluzione, tu aspettami qui." Dissi rassicurando più me stessa che lei.
Mi alzai e mi diressi verso il punto da dove eravamo arrivate, non prima di averle lasciato la mia felpa, per assicurarmi che non avesse freddo.
Ormai si stava facendo sera e la temperatura era già scesa di qualche grado.
Ragionai velocemente sul da farsi.
Tornare all'accampamento era fuori discussione. Non sapevo come arrivarci, né tanto meno com'era la situazione, sicuramente non tranquilla come qui.

Probabilmente ci trovavamo in un paesino poco più lontano dal confine,
E come potevo intuire dalle strade deserte, anche poco popolato.

Avevo un fottuto bisogno di una sigaretta.

A distrarmi dai miei pensieri fu qualcosa, o meglio, qualcuno che mi urtó, fecendomi perdere l'equilibrio.
Mi sarei ritrovata con il culo per terra se non fossi stata afferrata bruscamente per il braccio.

Alzai il capo per incontrare gli occhi color miele del ragazzo che si trovava a pochi centimetri dal mio volto.

Troubles Up || #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora