Guardo Gaara con occhi sgranati. "Co-cosa?! Tu e Sasuke. Sasuke e Tu. Brutto figlio di puttana!" Grido con tutto il fiato che posseggo nel mio corpo. "TU...io mi fidavo di te e TU..." dico non finendo la frase. Istintivamente mi porto una mano tra i capelli e mi porto indietro i ciuffi che mi ricadono morbidi sulla fronte.
"Sono senza parole... mentre io stavo male perche' lui mi ha mollato tu..." sorrido sarcastico. "Ah.. ahah...ahahahah ed io che mi sono fidato ciecamente di te raccontandoti il mio problema. Ceeerto ma tu eri troppo occupato a fotterti il mio unico vero amore vero Gaara?! Scommetto che Matsuri ti ha mollato, non e' cosi?" Chiedo ironicamente. Lo vedo chinare il capo ed annuire silenziosamente. "Sai cosa ti dico... che appoggio Matsuri ma, dall'altra parte voglio aiutarti perche' so che tieni tantissimo a lei pero' ti costerà caro un mio favore, sappilo Gaara" pronuncio queste ultime parole e poi me ne ritorno in classe.
********Qualche ora dopo aver parlato con Gaara mi ritrovo davanti villa Uchiha.
Tremo molto perche' probabilmente ci sara' anche Sasuke ed io ho una paura fottuta di vederlo. Armandomi, finalmente, di coraggio citofono ed ha rispondermi e' Mikoto-san.
"Mikoto-san sono Naruto" dico tutto ansioso per non so che cosa.
"Ah Naruto caro!! Vieni vieni il portone e' aperto" dice lei tutta contenta ed euforica.
Sorrido e neanche il tempo di bussare alla porta, che lei e' già abbracciata a me.
"Oh scusami Naruto-kun per il disordine ma come vedi stavo sistemando casa. Non mi aspettavo una tua visita. Se cerchi Sasuke dovrebbe arrivare tra meno di un minuto con suo fratello" Le sorrido dolcemente prima di prendere parola.
"No, non sono venuto per Sasuke ma come le avevo promesso ho portato l'album delle foto dei miei genitori" dico timidamente.
La vedo asciugarsi le candide mani sul grembiule beige per poi prendere l'album ed iniziare a sfogliarlo. La fisso attentamente e vedo che si e' fermata su una foto di mamma.
"Quella e' la mia preferita. Sembra che la mamma non avesse problemi. Jiraya-san mi ha detto che questa foto..." dico mentre la tocco. "E' stata scattata il giorno in cui mamma e' morta. Io ho ricordi vaghi dei miei genitori... ma un ricordo solo e' nitido nella mia mente ed e' la loro morte" finisco di parlare per poi essere accolto in un caldo abbraccio da parte della mamma di Sasuke.
"Naruto caro deve essere terribile per te vivere da solo. Perche' non vieni qui con noi?" Mi chiede rassicurante ma so, me ne accorgo che nella sua voce c'e' tristezza.
"Non potrei mai... Io sto bene con Jiraya e mi dispiacerebbe abbandonarlo. Spero mi capisca Mikoto-san" Lei annuisce comprensiva e poi mi prende per mano e mi conduce in sala dove si siede sul divano di pelle nera. Mi intima di sedermi accanto a lei e senza pensarci su due volte lo faccio.-Mamma, sai Mikoto-san e' davvero fantastica ogni volta che la vado a trovare lei mi riempie di affetto... proprio quell'affetto che con la tua scomparsa non hai potuto darmi... Ti voglio bene mamma- penso tra me e me.
"Allora da dove incominciamo? Ah si... da qui mi sembra perfetto" dice lei tutta contenta.
D'un tratto si sente la porta aprirsi e un 'siamo a casa' appena comprensibile. Riconoscerei quella voce roca e sexy ovunque.
"Ciao Sasuke... oh ciao anche a te Itachi" saluta Mikoto.
"Ciao mamma e ciao anche a te Naruto-kun" mi saluta Itachi ed io con un sorriso ricambio il suo saluto.
"Mamma che c'e' per pranzo?"
"Sasuke Uchiha! Scendi immediatamente e non urlare!" Si sente uno sbuffo ed io riesco a mala pena a trattenermi per non scoppiare a ridere.
"Uffa... Ciao Mam--" Mi fissa ed io fisso lui. Nero e Blu che si incontrano, che si legano.
"Ciao Naruto. Che ci fai a casa mia a quest'ora? Non dovresti essere in giro con Gaara e tutto il tuo gruppo?" Chiede lui tutto tranquillo mentre prende una mela dal cesto sul tavolo.
"No, oggi sono venuto a parlare con Mikoto-san, glie lo avevo promesso" le sorrido e come se lui non ci fosse Mikoto inizia a raccontarmi di mia mamma e di mio papa'.
"Devi sapere che i tuoi genitori si sono conosciuti in una maniera un po' strana, anzi direi del tutto fuori dal comune" io la ascolto attentamente perche' non vedo l'ora di sapere di piu' sui miei genitori.
"Era una mattina di marzo ed eravamo a scuola. Minato-san come sempre stava parlando con Fugaku-kun quando non entro' il professore Toby che ci presento' una nuova compagna di classe. Tutti la fissammo in un modo strano ma tuo padre la fissava estasiato. Lei si presento' in modo semplice. Mi ricordo ancora le parole che uso'.
Disse: <<Mi chiamo Kushina Uzumaki, ho 12 anni, la mia famiglia si e' trasferita ieri da Kyoto. Se avete qualcosa da dire sui miei capelli rossi e' meglio che tacciate perche' sono una ragazza abbastanza aggressiva. Coltivo un sogno ed e' quello di diventare Hokage. A tuo padre gli si illuminarono gli occhi e cosi prese parola dicendo: anche io voglio diventare Hokage e credo che mettere in discussione i tuoi capelli rossi sia davvero da bambini dell'asilo. Comunque il mio nome e' Minato Namikaze.
A quel punto si presentarono tutti. I giorni passavano ed io e tua madre diventammo ottime amiche. Una mattina, durante la pausa pranzo, presi tua mamma da parte e le feci notare come Minato-kun la fissava. Lei mi disse tutta felice che era un povero illuso e che con lei non ci sarebbe stata alcuna possibilità e cosi ritornammo nei nostri posti"Iniziai a ridere. "Mamma era forte mentre papa' era un mollaccione a quel tempo" lei sorrise a quel commento annuendo.
"Comunque... Un giorno a scuola, un nostro compagnio di classe inizio' a prenderla in giro per i suoi capelli e cosi lei si arrabbio' ma dopo che quel ragazzo inizio' anche altri miei compagni gli diedero man forte ma alla fine Kushina li mise tutti K.O.
Le prese andarono avanti per un mese fino a quando..."
*Angolo autrice*
Allora ragazzi... Com'è la storia? Vi piace? Spero di si.
Bene. Come vedete sto raccontando la storia di Minato-kun e Kushina-chan... sto leggermente inventando perche' dovete sapere che io ho una pessima memoria e quindi la loro storia non me la ricordo tutta ma comunque cerco di basarmi su quello che ricordo sperando di non inventarmi tutto.
Ah un'altra cosa... qui ho messo la parola Hokage che io intendo come re/imperatore di Tokyo e non del Giappone. Lo sto un po' inventando spero che pero' riusciate a capirmi.
Un grosso bacio dalla vostra scrittrice kitsune_is_Kurama
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Sangue e Inchiostro
De TodoDolore e solo dolore, è questo che provo. Sono passati già tre anni ed io non sono ancora riuscito a dimenticarlo. Perché l'amore fa così male? Sono venuto a sapere che tra due mesi si sposeranno... So già la data... sono stato invitato ad insaputa...