Infermeria

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-Kaelea!- urlò la sorella gettandogli le braccia al collo tra le lacrime, piangeva come nessuno aveva mai visto prima
-Mi dispiace, di essermene andata per tutto questo tempo

Shunsine le fece un grande sorriso e prendendola per mano le fece strada, arrivano nei sotterranei, nell'aula di Difesa contro le Arti Oscure, la più grande dopo la sala Grande; dentro milioni, miliardi di persone, ragazzi, allievi, insegnanti, maghi, auror, tutti alla loro entrata si voltarono a guardarle poi applausi, fischi, grida di gioia fuoriuscirono da ogni dove

-Kaelea, tutti sanno che siamo. Sappiamo che per sconfiggere Voldemort dobbiamo essere uniti, loro erano qui in attesa del tuo ritorno, molti di loro pensavano che non saresti mai tornata...ma io non ho mai perso la speranza- concluse la sorella con una lacrima

Kaelea guardò tutta quella gente che dipendeva da lei, erano li per lei, Haled aveva ragione, non era sola...

-Kaelea Malfoy- chiamò una voce, un ragazzo alto, capelli mori ma nulla lo identificava più della cicatrice sulla sua fronte- sono Harry Potter, diciamo che infondo noi siamo cugini-disse lui porgendogli la mano a lei triste- mi dispiace di non essere mai passato- disse a tutte e due le ragazze- non sapevo che la mia sorellastra era sposata con Draco Malfoy...forse non me l'hanno detto per un buon motivo...comunque mi scuso

Miliardi di gente dopo di lui si presentò a Kaelea, tutta la famiglia Weasley, la famiglia di Paciok sposato con Luna Lovegood e tantissimi altri

-Shunsine- chiese piano Kaelea- Shunsine dov'e Piton?

Shunsine smise di sorridere, abbassò la testa- Kaelea...Piton e nella sala grande, Madama Chip la usa come infermeria- poi Shunsine fermò Kaelea che stava per andare proprio lì preoccupata- Kaelea... non è un bello spettacolo...

Kaelea aveva il cuore a mille, si tolse di dosso la presa della sorella e corse verso la Sala Grande, spalancò le porte, un odore di sangue la prevase fino quasi a farle girare la testa, era pieno di morti, di feriti tutti gravi, tenendo una mano sulla bocca cercò Piton, lo trovò, era poco più in là, disteso a terra, coperto di sangue, il petto fasciato, una gamba probabilmente rotta visto la posizione, Kaelea vomitò; poi si fece forza, tenendosi al muro prese un panno caldo e glielo mise sulla fronte, prese la bacchetta e iniziò a curarlo, aggiusto la gamba e richiuse un po la squarciatura che quasi spezzava il corpo, si sporco di sangue ma non se ne curò, cambiò ancora il panno, piangeva, era colpa sua se era ridotto così, si accucciò su se stessa piangendo

-Kaelea...- disse una voce fiebe, era lui
-Mi dispiace tanto...-mormorò lei strigendogli la mano

Poi piano continuò a curarlo finché non fu in grado di alzarsi

Le due Eroine contro VoldemortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora