Il bambino sopravvissuto.

660 50 59
                                    

Il Signore e la Signora Dorsy, della stanza numero quattro del centro anziani privato, erano orgogliosi di essere persone normali, o quasi. Dopotutto vivevano in un centro anziani.
Erano le ultime persone che si sarebbero aspettato una cosa del genere, o forse sì.

Il Signor Dorsy lavorava in una fabbrica produttrice di neuroni che, evidentemente, a lui mancavano.
Era un uomo (forse) che somigliava a Betty Boop in versione più grassa e baffuta.
La signora Dorsy, invece, sembrava un vampiro vestito da tavola da stiro nella festa di Halloween, era una giraffa albina, il che le tornava utile visto che si nutriva solamente mangiando le siepi del vicino.
I Dorsy avevano un animale domestico -o forse era loro figlio?- di nome Dudy e non esisteva essere vivente e non, più brutto di lui.

C'avevano tutto, in pratica.
La loro più grande paura era che qualcuno potesse scoprire dei Fotter.
La Signora Fotter era la sorella della signora Dorsy, ohh che bei ricordi che avevano della loro infanzia. Si lanciavano sempre dietro la merda del loro cane Scricciolo, un Pittbul. Che divertimento.

Un martedì mattina, appena i Dorsy si svegliarono, trovarono il cielo coperto da 50 sfumature di grigio. Davvero, il cielo era coperto da miliardi di copie di quel libro.
Appena il signor Dorsy scese le scale per andare a fare colazione, il suo amabile figlioletto gli tirò una manciata di fiocchi d'aveva sul viso per salutarlo. Ahh, che bel buongiorno!  

Durante la sera del giorno stesso, i signori Dorsy stavano scopando sul piano della cucina mentre Dudy stava vivisezionando il suo topo domestico.
Al di fuori di quello splendido centro anziani, appariva in strada un signore che si divertiva a spegnere i lampioni, si chiamava Adalberto Silly. Con lui c'era la sua amica Nervy Mccinaghy e quell'arbusto frocio di Grygry. Dalla tasca del suo sexy giubby di pelo di castoro e cammello caramellato, sporgeva i bambino racchio in posizione fetale. 
Grygry lo lasciò cadere davanti la porta del centro anziani e gli mise in mano un biglietto scritto con i colori a cera "per la famillia della stanxa numero CcUattro".
I tre disperati, scapparono poi in una topaia nelle fogne, lasciando il brutto ranocchio al suo destino.
Quel bambino disturbato era Erri Fotter.

Erri Fotter e la merda filosofale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora