Il coglione con le chiavi

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31 luglio.
Era l'undicesimo compleanno del nostro caro disadattato Erri Fotter.
Stava pulendo con la lingua il pavimento di quella graziosa capanna costruita interamente in paglia, quando un grosso, grasso babbuino peloso entrò spaccando la porta, era Grygry.
Zio Verny stava ballando in circolo con sua moglie Petty, urlando una canzoncina per bambini dell'asilo quando si dovettero fermate a causa di Grygry. Zio Verny cercò di difendersi, lanciandogli la sua trousse della Pupa.. I suoi ombretti sarebbero stati un arma letale, secondo il suo pensiero.
Invece, non riuscì a buttarlo più.. Il gigante si rivolse ad Erry «Ciao, Fotter. Buon Natale! Ah.. No.. Scusa Brò, buon comply!» e gli porse un muffin marrone con mezza candelina sopra. Probabilmente era un ammasso di merda e terra messo in un sacchettino.
«Chi sei tu?» ohh, Erri era per caso incuriosito?
«Non importa chi sono io.. Ma tu, tu sei giapponese, Erri»
«SI, CAZZO! SIII! È IL GIORNO MIGLIORE DELLA MIA VITAAAAA!» Urlò Erri cominciando a correre per la stanza, prese in mano un cucchiaio, facendo finta che fosse un microfono «San Gennaro, mi senti? Mi senti? Siamo in diretta! Allora, vorrei un mini-poni rosa, le scarpe della lulù che ho sempre desiderato con il telefino di trucchi secs in regalo ed un fantastiko rossetto della kiko violaceo!»
Grygry, senza aggiungere altro, prese sottobraccio Erri e cominciarono a saltellare fuori dalla capanna.
«ADDIO FROCIIII» Urlò il bambino, saltando in braccio alla figura più grande accanto a lui, Grygry, un coglione pieno di chiavi.

Erri Fotter e la merda filosofale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora