21 Grammi

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Erano le 8 in punto fedez aprì gli occhi e li richiuse con dolore alla vista della luce del mattino che invase la stanza.
Si voltó e vide mika addormentato tra le sue braccia avvolto dalle candide lenzuola che si confondevano con il colore della sua pelle.
Federico chinó il capo verso l'amico per osservarlo meglio, sentiva il suo respiro calmo sul suo collo, e sentiva ogni impercettibile movimento dell uomo.
« Mik, svegliati»
Sussurró All orecchio del libanese, in realtà non avrebbe voluto svegliarlo, era bellissimo ed era così vicino a sè.
« what... Fedèz what are you doing here?»
« Che domanda del cazzo Freud, non ricordi? Ieri mi hai chiesto di restare perché non volevi restare solo, hai iniziato a piangere e ti ho assecondato»
« Oh Federico tu non deve dare retta a persona ubriaca! You're so sweet!»
Mika si alzó dal letto si stropicciò gli occhi e si defiló in bagno, chiuse la porta dietro di sè, si fermò allo specchio per qualche secondo.

I an idiot! Oh mika you're so stupid!

Si fece una doccia cercando di scacciare via quei pensieri, sapeva che fedez era solo un amico, era fidanzato e per di più etero.
Ma in quei giorni non smetteva di pensare al suo sorriso, le sue labbra carnose che sembravano fatte a posta per essere morse, mika sorrise a quel pensiero con amarezza, forse pensava in quel modo all amico perché gli mancava Andy?
Mika uscì dal bagno dopo una buona mezz'ora in accappatoio osservó fedez che si metteva le scarpe pronto ad andarsene.
« Grazie per essere rimasto»
Disse il più alto posando una mano sulla spalla del minore, che sobbalzó al contatto.
« figurati, non è stato così male»
Fedez sorrise mordendosì il labbro inferiore, aveva l'amico a pochi centimetri da se nudo coperto solo dall accappatoio.

Ma a che cazzo pensi, non fissarlo così lo farai sentire a disagio... Dio è perfetto.

« stai bene fedèz?»
Il tatuato scattó in piedi, e si posizionó difronte al amico.
« S-si, mik... Ieri non ti ho detto proprio tutto»
« tu cosa dovere dire ancora?»
Mika sorrise fingendo di essere infastidito dalle confessioni dell amico, fece per voltarsi quando fedez afferró la sua mano e lo spinse più vicino a sè, i loro occhi erano così vicini, nonostante la differenza d'altezza.
Federico spinse Michael sul letto e si posizionô a cavalcioni su di lui.
« Federico cosa fa?»
Il tono del libanese era diventato serio, gli tremava la voce, fissava incredulo il ragazzo su di lui.
« Sta zitto Freud.»
Fedez si chinó e bació con foga l'uomo, senza chiedersi cosa stesse facendo, senza riflettere alle conseguenze. Un groviglio di lingue e e di corpi intrecciati, i capelli ancora umidi di mika bagnavano le lenzuola, e le sue mani stringevano le spalle del tatuato verso di lui come per volerne di più, si staccarono un secondo per riprendere fiato.
« oh fedèz cosa avere fatto... Tu non era etero? Tu stare con Giulia! »
Mika si divincoló dal corpo del ragazzo e si posò una mano alla bocca completamente scioccato da quello che avevano fatto.
« Mik te l'ho detto, non amo più Giulia! È la ragione sei tu, è da quando abbiamo iniziato questa stagione di XFactor che ti penso... E non come amico mik, ti voglio, anche se sei un Freud rompiscatole.»
Mika si fece scappare un sorriso per l'ultima affermazione, si avvicinó al ragazzo e posò le sue labbra sulle sue, dolcemente, non come prima, sta volta non stava baciando le sue labbra ma anche la sua anima.
Si posizionarono a letto a guardare il soffitto, con le mani intrecciate, con alcuna voglia di alzarsi, non avrebbero rovinato quel momento per nessun motivo al mondo.
« Come si chiamare quella canzone tua fede?»
« Mik ne ho fatte un bel po' dammi un indizio»
« Quella che serbare parlare di droga ma tu parla di tua anima, suppongo»
« 21 grammi Mik, si è l'anima, ti piace?»
Voltó il capo verso Mika e a sua volta lo guardava i loro nasi erano vicinissimi, e anche i loro respiri.
« A me piacere, anche se mostra canzone essere migliore, tu ammettere la mia voce è il pezzo forte del brano»
Fedez rise timidamente, avvicinó le sue labbra alla fronte del collega, lo strinse ancora di più a sè, per sentire ancora un po' il profumo dei suoi capelli e la sua pelle liscia.
« Sei i miei 21 grammi Mik»
« you're my beautiful disaster»
« Devo andare, ci vediamo oggi allo studio»
Si alzó dal letto bació le labbra del compagno e uscì dalla stanza.

Non posso credere di averlo fatto sul serio...
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BUONGIORNO CARI LETTORI, SPERO CHE VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO, VI AUGURO UNA BUONA GIORNATA A BREVE IL PROSSIMO CAPITOLO!

My beautiful disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora