Unico al mondo

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E se lo chiamassi? No, Fede no! Gli hai lasciato una trentina di messaggi, aspettiamo!

L'unica cosa cui riusciva a pensare Federico era lui, e alle parole dette il giorno prima.
Aveva passato la notte da Ax, e indossava ancora la maglia sudata e intrisa di lacrime del giorno prima.
« Buongiorno principessa»
La causa dei suoi guai in arte Jax era entrato nella stanza aprendo la finestra e canticchiando allegramente qualcosa, sembrava quasi sbattersene del dolore che stava provando il ragazzo in quel momento.
« Cristo...»
« Alza il culo, sono le 2 del pomeriggio»
« Perché dovrei alzarmi?»
« Devi affrontarlo, vai da lui e prendi le tue cose, non puoi vivere per sempre con questa maglia »
Federico si alzó controvoglia, si chiuse in bagno e passó con il dito del dentifricio tra ai suoi denti perfetti.

Devo parlargli, deve sapere che lo amo.

« Allora vado...»
Ax si avvicinó al ragazzino con la metà dei suoi anni con fare quasi materno, poggió le sue mani sulle sue spalle.
« Non dimenticare quello che ti ho detto»
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Il rimedio per il mal d'amore era uno solo per michael penniman, guardare ore ed ore di musical, passare da west side story a the Rocky horror.
Era disteso sul suo costosissimo divano cercando di non pensare alla causa delle sue pene, cercando di dimenticare anche solo per un secondo a quel sorriso e a quel accento milanese.
Il riccio era quasi riuscito a non pensarci quando ad un tratto qualcuno bussava insistentemente alla porta.
« i'm coming»
L'uomo aprì la porta ed eccolo lì, il motivo delle sue sofferenze, era proprio d'avanti a lui a testa bassa.
« Volevo solo prendere la mia valigia»
« Yes, entra pure»
Il ragazzo entró con incertezza nell appartamento, e notó la valigia ancora lì dove l'aveva lasciata, si avvicinó e la tiró verso di sè.
« okay allora penso che tu deve andare»
« possiamo almeno parlarne?»
« noi avere parlato abbastanza fedèz»
« sapevo che l'avresti detto, allora ti ho portato questo, ci ho messo tutta la notte per montarlo»
Federico prese dalla tasca il CD su cui aveva lavorato tanto e lo porse al libanese.
« Ciao Mik»
Fedez uscì dall appartamento chiudendosi la porta alle spalle, aveva consegnato quel CD a Mika senza nemmeno vedere la sua reazione.
Passó qualche ora prima che l'uomo decidesse di premere finalmente il tasto play e guardare cosa gli aveva preparato Federico.
Il video partì con una canzone di fedez, che mika aveva già sentito da qualche parte distrattamente ma che gli suonava molto familiare, come se nel suo inconscio la conoscesse a memoria.

" È un'altra notte in ansia in cui non riesco a dormire e così com'è iniziata doveva finire, una discesa troppo lunga per non trovare una salita, un sogno troppo bello per durare una vita, Da quando non ho più i tuoi occhi non mi bastano le stelle e neanche con 200 troie mi basteranno quelle.
Forse troppo vecchi per non pensare più alla morte, forse troppo giovani per un rapporto così forte.
Ma forse è la prima strofa che faccio veramente con il cuore, e se ti guardo in faccia ti dico solo " amore perché mi riesce difficile spiegartelo a parole, e con l'ultimo bacio dato ho capito l'importanza di ciò che prima davo per scontato, preso dai nostri lavori e dalle circostanze questa non è per dirti addio ma solo per dirti grazie.
Questa è per te che mi hai capito, sostenuto, supportato non so se lo hai capito " sei unico al mondo" con cui mi sono aperto con te gioco allo scoperto, lo ripeto all infinito " sei unico al mondo"
Per te che mi hai abbracciato quando ne avevo bisogno no sembra ma ti ho amato più di ogni altra cosa al mondo, se non te l'ho mai detto è perché me ne vergogno, non so se lo hai capito "sei unico al mondo"

Le loro foto scorrevano avanti ai suoi occhi, quelle dei loro momenti più belli, scatti rubati di nascosto durante i live, e nei camerini.
Qualche lacrima rigava il volto del uomo.

I fell in love with him.... Oh shit

My beautiful disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora