PROLOGO

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Mi chiamo Trafalgar sono un bambino di 6 anni. Purtroppo sono rimasto orfano da piccolo e per colpa di alcune cose che mi sono successe sto per essere trasferito da un semplice orfanotrofio ad una casa famiglia per ragazzi con problemi. Sono un ragazzo dalla pelle olivastra ,i capelli neri e gli occhi dello stesso colore , sono magro e abbastanza alto e in questo momento sono davanti la porta della sala comune di questa casa famiglia e ho paura. Faccio un respiro profondo ed entro , subito vengo circondando da tantissimi ragazzini che cominciano a presentarsi uno dopo l'altro, ma sinceramente non mi importa niente di loro finché un ragazzino si avvicina a me sussurrandomi qualcosa all'orecchio

X:hey, lo vedi quel ragazzino lì? Quello dai capelli rossi, devi stargli il più lontano possibile è un mostro!

Guardai incuriosito la direzione indicata dal bambino , notando un ragazzo abbastanza alto, magro dai capelli rossi e spettinati e dagli incredibili occhi rossi ; in quel momento sembrava occupato a parlare con un altro ragazzo anche lui alto e magro con i capelli blu elettrico e gli occhi neri come la pece , il mio sguardo però viene nuovamente catturato dal rosso

Guardai incuriosito la direzione indicata dal bambino , notando un ragazzo abbastanza alto, magro dai capelli rossi e spettinati e dagli incredibili occhi rossi ; in quel momento sembrava occupato a parlare con un altro ragazzo anche lui alto e ma...

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T:Come mai dici che è un mostro?

X:Lui si chiama Eustass Kidd, ma tutti lo chiamano mostro perché prima di venire qua mentre era in un orfanotrofio in un solo anno è stato adottato e poi rimandato indietro 32 volte per via di quello che faceva. Stai lontano da lui se non vuoi finire escluso anche tu come lui o quel suo amico Gin.

Piano piano tutti si allontanarono e Eustass e Gin si avvicinarono, in particolare il rosso si mise davanti a me porgendomi la mano

E: Ciao io mi chiamo Eustass e lui è Gin . Ti andrebbe di diventare nostro amico?

T:Io non faccio amicizia con un mostro

Improvvisamente il sorriso che aveva sulle labbra sparì e al suo posto si presentò un'espressione furente , la mano che prima mi stava porgendo ora era diventata un pugno e il braccio steso lungo i fianchi, lo sentii stringere i denti e ringhiare

E: E così gli altri ti hanno parlato di me. Dovevo immaginarlo.

G: Dai Kidd andiamo se lui non vuole fare amicizia con un mostro io non voglio farla con uno che giudica senza conoscere

Detto questo li vidi andarsene via dalla sala comune diretti alle stanze dei dormitori

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Ormai è passata una settimana dal mio primo giorno e com'era prevedibile non ho ancora fatto nessuna amicizia , questa sembra essere un'altra noiosa giornata passata tra tentativi di psicologi di farmi raccontare il mio passato, alcune lezioni ,si purtroppo c'è una specie di scuola qui dentro o meglio prendono alcuni piccoli gruppi di ragazzi in una stanza e cercano di insegnarli qualcosa, comunque sembra tutto normale finchè si sente un enorme boato. Due uomini con una barella sono entrati sbattendo la porta dell'entrata della sala comune per poi attraversare la seconda entrata e dirigersi verso i dormitori in tutta fretta. Tutti i presenti guardarono la scena preoccupati, preoccupazione che sembrò sparire da molte facce quando i due uomini tornarono con Eustass sulla barella incredibilmente pallido , le labbra un misto di blu e viola e dal collo pendeva una corda spessa ,dietro di loro li seguiva Gin con uno sguardo triste e preoccupato allo stesso tempo . Mi avvicinai ad un assistente sociale mentre lui veniva portato via

A.S.: Quel piccolo mostriciattolo ha ancora tentato il suicidio ,sarebbe molto più facile per tutti se per una volta ci riuscisse

Rimasi scioccato da quelle parole , da quello avevo sentito lui aveva solo un anno in più di me ; come poteva un ragazzino di 7 anni tentare di uccidersi e neanche per la prima volta ? e come possono trattarlo tutti così? tutto ciò non ha senso! In più ora mi sento in colpa per quello che gli ho detto l'altra volta devo assolutamente scusarmi

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Sono passati due giorni ,Eustass è appena tornato e ora si trova in infermeria ed è lì che sto andando. Appena entro nell'infermeria lo noto subito, è seduto sul letto ride e scherza con Gin come se non fosse successo niente ,non resisto e gli corro incontro saltandogli al collo abbracciandolo lui però non ricambia e mi spinge via guardandomi confuso

E:Che stai facendo?

T: Mi dispiace per quello che ti ho detto mi sono lasciato influenzare dal pensiero degli altri senza neanche pensare a ciò che hai passato e adesso mi sento male al solo pensiero che magari ho contribuito alla tua voglia di tentare il suicidio quando anche io ho avuto un passato orribile e so cosa si prova ad essere giudicati e ti chiedo scusa

Sento gli occhi bruciare e senza rendermene conto scoppio a piangere ed improvvisamente sento delle forti braccia circondarmi ,le braccia di Eustass. Lui mi sta abbracciando

E: Non è colpa tua se ho tentato il suicidio, ormai gli insulti non hanno più nessun effetto su di me .Lo faccio per alcune cose che mi sono successe in passato, di solito non ne parlo, oltre me solo Gin sa la storia completa, ma credo di potertela raccontare. Tu però non dirlo a nessuno. Ok?

Annuii piano mentre lui cominciò a raccontarmi del suo orribile passato ottenendo come risultato che io mi sentissi solo ancora più in colpa ,dopo anche Gin raccontò il suo e neanche lui ha avuto un passato molto felice. Capisco perchè sono amici ;senza rendermene conto comincio a piangere più forte raccontando il mio passato tra i singhiozzi mentre Eustass continua a stringermi forte contro il suo petto .Finito di raccontare Eustass mi stringe ancora più forte e al nostro abbraccio si aggiunge anche Gin.

G/E: Benvenuto in famiglia da oggi sarai il nostro fratellino...

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questo era il prologo so che non è granché ma spero comunque che vi sia piaciuto e se è così fatemelo sapere con dei commenti e ovviamente mi scuso per gli errori



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