Capitolo 21 - Nina

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...furono state per il giovane Chris, ore di riflessioni, ebbe dormito poco quella sera, si svegliava di tanto in tanto e questo provocò nel giovane. Fu abbastanza stanco, non ebbe nessuna voglia ma, ebbe un appuntamento quella sera. Avrebbe poi incontrato Nina in in piccolissimo ma accogliente pub di zona, luogo tra l'altro ebbe scelto la giovane donna. Nina fu una donna semplice, o almeno così faceva trasparire. Fu una donna sola, molto vivace, ma anch'ella, in astinenza sessuale da tempo e, sapendo dell'occasione che il giovane Chris poteva dargli, lo avrebbe così contattato per sapere di più e per capire come ci si doveva comportare essendo la prima volta. Non si mise paura, fu solo un poco ansiosa, dopo tutto, stava per fare qualcosa di mai fatto prima, di ignoti, e ciò gli rococò un poco di ansia che poi sarebbe passata col passare dei minuti non appena il giovane gigolò arrivò all'appuntamento. Tra un drink e qualche sigaretta finalmente Chris arrivò in quel pub. Fu visibilmente assente, con una pessima cera ma non poté rifiutarsi, doveva portare a termine il suo lavoro. Il pensiero del Giovane quarantenne, fu solo quello di andare a riposare, avrebbe riposato meglio la notte ora, dovette tenersi concentrato. Si sedette in una di quelle strane poltrone rosse, ed ebbe col la giovane Nina, un brevissimo dialogo. Non rimasero li a parlare per molto tempo, tant'è che abbandonarono quasi subito quel pub, dirigendosi poi verso casa della donna. Una volta arrivati, Chris poté notare l'eleganza e la cura di quella casa, così ordinata e luminosa, non rispecchiava affatto la giovane Nina. La padrona di casa lo fece accomodare, offrendo un altro drink che il giovane rifiutò con poco rispetto. Non volle perdere altro tempo, e lui, cominciò a togliersi la camicia, i pantaloni, ed infine quei boxer, rimanendo completamente nudo, in piedi al centro del salotto. Nina lo osservò da testa a piedi per qualche minuto. Non si imbarazzo. Chris fu già eccitato, ma col passare dei minuti, quell'erezione svanì. Fu li che Nina si alzò da quella poltrona, inginocchiandosi davanti a lui, per baciarne il fallo ormai moscio. Volle forse risvegliarlo e se lo mise in bocca. Succhiava delicatamente, fu un modo non troppo cruento. Fece scivolare la sua lingua sul collo del pene, ormai divenuto duro e venoso. Quasi pulsava. Spinse l'apparato dritto in gola si lei, non spinse troppo ma senza eccessi, gli venne Automatico fare quel movimento. Nina ebbe le mani su le grosse cosce dell'uomo, si aiutò così, fu tutto molto eccitante. Non poté continuare, avrebbe rischiato di rovinare tutto. Fu il turno di Chris. La afferrò sollevandola e adagiando Nina, su un marmo freddo. Afferrò una sedia, si sedette davanti. Con le mani, divaricò le gambe della giovane, e finalmente il giovane Chris, poté passare la lingua su quella vagina calda. Infilò la lingua in quel buco, e leccava. E ancora, ancora e ancora. Poté solo udire i piccoli lamenti della giovane ormai eccitata. Leccò anche il clitoride, infilandovi poi due dita nella cavità vaginale. Si alzò, afferrò il suo pene tra le mani, e posò solo la turgida capella, allargando le labbra vaginali per poi entrarglielo tutto dentro, dando colpi delicati e allo stesso tempo decisi. Fu abbastanza dotato e ciò gli permise di arrivare al punto più eccitante che avrebbe donato alla giovane Nina, di raggiungere il massimo del piacere. Mentre la sbatteva, gli toccò il seno, strizzando poi i grossi capezzoli che avrebbe poi succhiato chinandosi leggermente continuando la sua divenuta malvagia, penetrazione. Tutto ebbe un profumo, quello del sesso sporco tra i due. Tutto si concluse quando la giovane donna trascorse gli ultimi minuti ad assaporare il frutto proibito. Stremati dalla foga, ripresero lentamente fiato, dopo il giovane Chris, prese i suoi soldi, e si congedò. Salutò la giovane donna, e fece ritorno in quella misera pensione. Avrebbe finalmente riposato.

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