Capitolo 30 - una sera scioccante

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...Chris, fu sempre troppo impegnato nel suo sporco lavoro fatto di sesso occasionale, fu diventato un ossessione tanto, da non riuscire a farne a meno. Linda non fu più tra i suoi pensieri, ormai, la sua vita prese una brutta piega. Una sera, quando il cielo fu di un blu scuro, sereno e privo di nuvole, in una serata che poteva essere ottimale, quando fece ritorno in quella squallida pensione, trovò la porta socchiusa. Fu sconcertato, forse l'aveva dimenticata aperta, oppure si era aperta. Essendo una pensione vecchia, anche le porte diedero a volte i loro problemi. Entrò titubante nel mini appartamento, notando subito una luce rossa. Fu quella di una sigaretta. Non fece in tempo ad accendere la luce che una voce da donna gli disse: "ti avevo avvertito Chris, col fuoco non si gioca, sai, ci si potrebbe bruciare. Non vorrei che a bruciarsi sia la tua piccola"
"Che cosa gli hai fatto?" domandò Chris con tono sgarbato. "Chi cazzo sei?" aggiunse.
"Mi devi ancora dei soldi e tanti favori. Sei scappato rifugiandoti in questa città nella convinzione che non potessi trovarti, beh, ti sei sbagliato, e sono tornata per riscattare!!"
Chris reagì male, fu preoccupato, non seppe che pensare o cosa fare. Anni a dietro chiese del denaro, che mai però riuscì a restituire. Così davvero fuggì lontano dai problemi. Si mise contro persone di poco conto, senza scrupoli, che potevano arrivare ad uccidere. Lo avrebbero fatto se Chris avrebbe esitato.
"Va bene, ti darò i tuoi soldi, ma pretendo di vedere mia figlia" esclamò Chris.
"Della povera mogliettina non ti importa? Dovresti vedere come se la scopano tutti, ma taci però, è il nostro piccolo segreto" aggiunse la donna mostrando un atteggiamento di sfida, strafottente. Chris non apparve preoccupato per Linda, ma cominció ad avere paura anche per lei. "Va bene. Ti darò ciò che vuoi. Portami da loro"
"Tu sei pazzo. Non ci pensare proprio. Cosa ti fa pensare che darò retta a te!? Qua le regole le detto io. Sei stato avvertito".
Così quella donna si alzò, avvicinandosi a lui sussurrando qualcosa all'orecchio. Non fu l'indirizzo di dove alloggiava, ma un ultimo ulteriore avvertimento.. Una volta chiusa la porta, Chris, comincio davvero ad essere in ansia. Camminava per l'intera stanza, tenendosi la mano sulla fronte per trovare altre possibilità per uscirne indenne e non del tutto rovinato. Sul tavolino di plastica bianco e mezzo rovinato dagli anni, ci fu una lettera. " Chris ti prego aiutaci..... Linda "
Come poté rifiutare, c'era anche la bimba in mezzo, e non volle che gli accadesse qualcosa.. Decise comunque di dormire, non poté fare nulla per il momento. La mattina seguente, mentre lui ancora dormiva, quella donna fu tornare, decise di osservarlo mentre lui ancora dormiva.. Sarebbe stata una mattinata molto intensa. Chris si svegliò, trovandosela davanti. "Vestiti ..andiamo!!!" Chris non esitò, e fece come disse. Fu davvero in ansia, chissà cosa sarebbe successo se avesse provato a far qualcosa. C'era anche la piccola Valéry in pericolo, non poté fare nulla se non ascoltare e fare come si diceva. Una volta all'esterno dell'edificio, prima di salire in macchina, Chris venne narcotizzato. "Non deve vedere il tragitto, potrebbe chiamare poi la polizia" il tragitto in macchina durò poco piu di qualche minuto. Venne anche Chris chiuso in quella stessa stanza in cui Linda fu legata e obbligata a soprusi e violenza quasi ogni giorno. "Si sta svegliando" sussurrò un uomo. "Portate la bambina nell'altra stanza" aggiunse. Chris lentamente apriva gli occhi, intravedeva solo immagini sfocate. Non riusciva a dire una parola, non riusciva a muoversi. Linda provò a chiamarlo ma non ottenne risposte. Quell'uomo robusto cominciò a toccarla dappertutto, cercando di provocare in Chris delle reazioni ma non poteva, non riusciva. In un secondo momento quell'uomo altro e robusto, cominciò a calarsi i pantaloni e a toccarsi il pene per eccitarsi. Linda fu in lacrime, non voleva subire ancora, si sentiva sporca, ormai inutile per qualunque uomo. "Afferralo!! Afferralo ho detto!" Esclamò l'uomo. "Prendilo in bocca e succhialo. Fai vedere al tuo maritino quanto sei brava. Osservato, brutta puttana, osservalo mentre me lo succhi e vedrai che non farà nulla". Linda fu costretta a subire questo calvario. Chris lentamente si stava riprendendo e fu costretto da catene ed osservare la moglie mentre lo succhiava a un altro. Quando il giovane uomo tentò di liberarsi, un forte colpo in testa lo fece svenire cadendo in un buio profondo.. Linda fu stuprata un ennesima volta, e lasciata a terra, sporca di sperma. Disperata cominciò ad urlare, non poté sentirla nessuno. Passarono Tre ore, Chris si svegliò in un lettino, medicato e con qualche punto in testa. "Ti darò i soldi, ma liberaci cazzo, liberaci" nelle ore seguenti comunicarono le trattative per il denaro ma Chris, ebbe un altro piano..

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