Capitolo 8

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Dopo trenta minuti

Sono ancora a terra, e mi tocco la caviglia dal dolore, vedo sbucare dal muro Dylan
"Cosa cavolo vuoi eh ora ?"
Agitatina la ragazza eh
Zitta tu.
"Niente..." si avvicina a me e vedo che ha gli occhi rossi e lucidi, prendo la sua testa fra le mie mani
"Perché hai pianto ?"
《Non ho pianto, è il nervosismo》
"Mh... va bene "mi era venuta tristezza, perchè sapevo che aveva pianto.. però nello stesso tempo non dovevo fare vedere che ero debole
" Eh ora che vuoi, perché sei tornato?"
"Voglio portanti a casa"
"No grazie prendo un taxi! "
"Dai non fare la scema !"
"non mi chiamare scema , poi non scherzo"
" la mia permalosa "
"No solo permalosa senza mia !"
Mi prende in braccio come fanno i sposi per entrare in porta, sorrido, ma senza far vedere
"Lasciamiiii, lasciamiii" per poi sbuffare
"Dai Brittany non fare così "
Eh va bene
Ma andiamo su che stai aspettando una vita questo momento mo fa la permalosa
"Solo perché non posso camminare, ma non ti ho perdonato pero!
Mi devi ancora perché ti sei incazzato e lo voglio sapere "
" Lo sai che io sono geloso di te, pensarti a quella cena da sola cioè con tua mamma con quei ragazzi, che ti guardano, magari si avvicinano a te ti abbracciano ci parli, mi da fastidio tutto questo "
" Ti fidi di me ?"
"Ni"
"Ni? Perché Ni, non ti ho mai dato motivo per non fidarti !"Faccio il broncio !
"Bhe vedi... non mi fido un generale"...

Troviamo una panchina ci sediamo.

Prende la mia faccia tra le sue mani e mi da un bacio a stampo, ma non ricambio.
"Piccola mia, mi fido cecamente di te, è degli altri che non mi fido "
Guardo a terra
Mi alza il viso e mi bacia, ma stavolta mettendoci più passione
"Prometti che non farai più quello che hai fatto oggi "
"Te l'ho prometto, non lo farò più "
Cammino, un po zoppicando, mi è passato un po il dolore sto solo appoggiata su Dylan , mi risulta un po difficile poiché lui è più alto di me , quindi un po difficile.

Arrivamo a casa sono le 7:00 pm busso in casa, non c'è nessuno, quindi chiedo a Dylan di entrare , andiamo nella mia stanza prendo una coperta o chiudo la luce, Dylan è dietro di me che mi abbraccia e ci addormentiamo sono le 8:00 è arrivato papà e cavolo ci ha visto nel letto forse avrà pensato che abbiamo fatto qualcosa o forse no, non posso rischiare di perdere la sua fiducia... dopo gli parlo.
Sveglio Dylan in modo molto dolce, baciando e accarezzandolo
"Amore mio , è tardi sveglia "
"Amore che ora sono"
"Amore le 8:00"
"Amore è tardi dai, è arrivato papà"
Sì alza di scatto
"Cosaa t-tuo padre !?"
"Sì, non so se ci ha visto o meno dormivamo"
"Amore io vado "ci baciamo lo accompagno alla porta  per salutarlo
"A domani Amore "Sussurro
"A domani amore "Sussurra
Vedo che papà è nella sua stanza
"Papà " lo chiamo
"Amore dimmi"
"vuoi mangiare"
"Che ne dici se ordiniamo una bella pizza "
"Va bene chiamo "
Arriva in cucina
"Sei tornaTa adesso ?"
"No, ero di là con Dylan "
"Con Dylan ? A faRe!?"
"Dormivamo papà》gli spiego che ero caduta come è andato
Arriva la pizza mangiamo e poi visto che la mamma non cè mo vado a mettere nel lettone con papà
《Notte piccola》
《Notte papà》

È il 30 ottobre è venerdì l'ultimo giorno di scuola
a scuola va tutto liscio
Con DyLan ..

Spazio autrice
Heyy sto aggiornando più spesso per fare più capitoli.❤
Volevo consigliarvi una storia si chiama "Quando torni?" È una storia stupenda, andate a leggeRla ve la consiglio davvero.
Vi piace ?votate❤
-Angie❤

Non era un illusione, era amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora