Capitolo 10.
- Buio –
Olivia freme dalla voglia di scassinare una porta, sfrega più volte i palmi delle mani l'uno contro l'altro, le sue labbra si tirano per formare un ghigno, caccia dai capelli una forcina e mi sembra per un secondo di trovarmi in un film di spionaggio, ma poi mi giro verso Roger che si guarda attorno con la fronte corrugata pensieroso.
- Quanto ci metti? – Stringo le mani dentro le tasche del cappotto e allungo il collo verso Olivia che si morde le labbra cercando di applicarsi in ciò che sta facendo.
- Non sono 007 tesoro, non sono laureata in scassinamento di porte – Mi risponde bisbigliando, con il labbro inferiore intrappolato nei suoi canini.
- Ecco fatto! – La serratura scatta e lei apre la porta facendo largo a me a Roger, lui guarda Olivia sorpreso, e chi non è sorpreso?
- Non ringraziatemi eh – Una volta che siamo tutti dentro ci chiudiamo la porta alle spalle. Sento subito l'aria, il profumo familiare della casa di Zack, le pareti bianche con delle decorazioni floreali, la madre di Zack è sempre stata amante dell'arte ed era uno dei tanti motivi del perché l'adoravo. Ma ora non so davvero più chi adorare.
- La camera di Zack è sopra – Sussurra Roger, non ci sta nessuno in casa eppure le nostre voci sono basse, come se potessimo svegliare le scale o il grande camino che si trova nel soggiorno. Ogni passo che faccio è come una parola di Zack sussurrata nel mio orecchio, lo sento Zack, la sento la sua presenza, ma sento ancora di più la tristezza di questa casa senza di lui. Saliamo le scale e mi ricordo anche degli scricchiolii, del penultimo scalino che è rotto e si deve saltare, Olivia non lo sa e ci inciampa ma le braccia di Roger sono pronte a sorreggerla.
- O mio dio... Mi ero vista già con il cervello a terra, grazie Roger –Olivia guarda Roger e gli parla con fare civettuolo, mi viene da sorridere ma poi quando mi trovo di fronte alla stanza di Zack mi sento il brodo vegetale salirmi in gola.
- N.. Non penso che sia una buona idea – Mormoro abbassando immediatamente lo sguardo, soltanto la porta mi fa pizzicare gli occhi, bruciano, e non posso più sopportare le lacrime, non le sopporto.
- Dobbiamo farlo, devi farlo – Anche lo sguardo di Roger brucia, ma brucia perché lo stento che mi sta guardando, studiando, ed io vorrei sotterrarmi.
- Che sarà mai no? –Oliva è più veloce di noi ed apre la porta, sentire soltanto il cigolare della porta mi fa mancare un battito, sento l'ossigeno non affluire più nel sangue, mi gira la testa e alzo il viso e vedo la poca luce che cerca di entrare nella stanza. Tutto già visto. Entriamo nella stanza silenziosi, mi sento di camminare in punta di piedi su una lastra di vetro, Roger sta già osservando i vari oggetti mentre io rimango a guardare le grandi finestre che affacciano sulla casa abbandonata di fronte, un albero dalle foglie arancioni muove i rami, scosso dal vento batte più volte i rami contro il vetro delle finestre. Voglio aprire le tende, non sono mai state chiuse, con Zack erano sempre aperte, tanto nessuno lo vedeva, era lui che vedeva tutto da quelle grandi finestre. Passo le dita sulla scrivania, è come se mi parlasse, tutte le volte che mi ci sono seduta sopra, le mani di Zack che stringevano i miei fianchi e poi scivolavano su di essa, chiudo gli occhi facendo riaffiorare tutti questi ricordi, ed entro in trans. Roger mi guarda mentre Oliva sembra che sia più incuriosita dal grande armadio che si trova di fianco alla porta. Tocco il computer e poi scivolo con le dita sulla sedia che si gira velocemente.
- Trovato qualcosa? – Mi chiede Roger, io smuovo il capo e cammino verso la libreria, non è una grande libreria, Zack non ama leggere a differenza mia, non ama sentire le pagine scivolare sui polpastrelli, gli occhi socchiudersi per la fatica di una nottata intera a leggere, e la voglia di continuare capitolo dopo capitolo. No, non la conosce questa sensazione. La maggior parte dei libri non sono suoi ma di sua madre, sono libri su artisti e varie tecniche per pitturare, ma poi ci sono due libri. Gli unici due suoi libri: Alice nel paese delle meraviglie ed Hanzel e Gretel. Sorrido immaginando un piccolo Zack dalle ginocchia sbucciate a leggere due libri per bambini così classici. Ma poi le mie mani vanno a finire su una fila di cassette, tutte registrazioni, sono in totale sei, e di fianco a queste sei cassette ci sono sei cd. Sono le registrazioni che ha fatto, tutte le registrazioni fatte in tre anni.
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Bad dream
Teen FictionLe palpebre si aprono e si chiudono velocemente, non mi sono svegliata di soprassalto, almeno non succede più, prima urlavo e tremavo, ora apro soltanto gli occhi e mi rendo contro che rivivo ogni giorno quel momento di dolore che non mi fa andare a...