Ariana.

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Mi ero incamminata per tornare finalmente a casa quando mi arriva una notifica da whatsapp.
Era Cara.
Cosa vuole ora? Mi manca solo lei.
Con noia apro il messaggio e le immagini che vedo iniziano a diventare sempre più sfocate fino a quando il mio volto non si ricopre di lacrime.
Decido di fermarmi e sedermi su una panchina.
Il vento è pungente e le foglie precipitano lentamente dall'albero sotto il quale mi sono riparata.
Quel che sento in questo momento non è razionale, non si può spiegare, mi tremano le gambe mentre il cuore urla...
Ed ora sono qua, incastrata in questa realtà dove tutto parla di lui, dove ogni cosa mi porta a lui. Non vorrei far altro che dimenticarlo, penso che non avrei mai dovuto amarlo. Vorrei andare a vivere in un posto che mi conviene, ma il problema è che ovunque andrò so che lui mi scorrerà comunque nelle vene.
Chissà se ancora ricorda la canzone che gli dedicai, quella che ora mi suona in testa come l'inizio di un pianto, come l'inizio della mia condanna. La mia colpa è di amarlo e volerlo tutt'ora, continuando sulle tracce dei miei errori a desiderarlo. Grande è la mia pena. Grande il mio dolore. Immenso il mio amore. Finito il suo.

Black is our happy colorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora