Ariana.

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Finalmente è arrivato sabato.
Oggi è il 31 ottobre e Kylie, una mia compagna del corso di matematica, ha organizzato una festa invitando praticamente quasi tutta la scuola. Stasera vorrei solo divertirmi, non voglio pensare a lui. Stasera sarà tutto diverso, ci sarà anche lui si, ma non mi lascerò condizionare da ciò. Voglio che sia una serata memorabile e lui non me la rovinerà. Voglio solo dimenticare.

Da quando è successo ciò non ho più rivolto parola a Selena, ma lei è così presa da Shawn che neanche si è accorta che io so tutto. So che lei non c'entra niente con tutto ciò ma una parte di me vuole convincersi del contrario.

Arrivano le cinque ed io inizio a prepararmi. Sono terribilmente sexy stasera, mi divertirò di certo.

Sono le 20.00 e quindi arrivo a casa di Kylie.
- Ehi Ariana!
- Ciao Kylie!
- Vieni accomodati pure, la festa è già iniziata
La sua casa è talmente grande da riuscire ad ospitare tutta questa gente, c'è anche un giardino dove vi è una piscina enorme. È la tipica casa dei sogni. Adoro.
C'è anche un dj che appena arrivo attacca un lento. Riesco a vedere Dylan in lontananza che mi fissa e allora, accorgendomene, inizio a ballare con il primo figo che mi capita a tiro.
- Ehi bella!
Io non rispondo, ma continuo a ballare.
Vedo Dylan che si avvicina a passo veloce.
- Cazzo fai?!
- Dylan vattene! Non stiamo più insieme, non hai il diritto di entrare nella mia vita!
A causa delle nostre urla il dj ferma la musica e un sacco di gente si ammucchia intorno a noi.
- Zitta troia!
Allora mi spinge con forza all'indietro e tira un pugno al povero ragazzo che ballava con me. Intervengono altri ragazzi che tentano di fermare Dylan ma lui spinge via anche loro e continua a pestare il ragazzo fino a che il suo volto si ricopre di sangue.
Infuriato, Dylan se ne va e altre persone vengono a soccorrere il ragazzo ferito.
La vista mi si sta appannando di nuovo così corro in bagno.
Mi asciugo le lacrime, mi aggiusto il trucco e, con un sorriso, ritorno alla festa.
Passa un cameriere con dei bicchierini di mojito, ne prendo uno; ne passa un altro, ne prendo due ; passa un altro ancora, ne prendo un altro e continuo così fino a che non sono completamente ubriaca.
La testa mi gira e barcollo sui tacchi.
La musica mi rimbomba nella testa e sento qualcuno dietro di me, era un ragazzo. L'alcol prende il sopravvento e inzio a baciarlo, così come con un'altra sfilza di ragazzi dopo di lui.
- Ehi Ariana
- E-ehi bello
- Non sembri troppo in forma, su dai vieni con me.
A parlare è un ragazzo biondo che non conosco ma stranamente lui conosce me. Mi porta fuori fino ad infilarmi dentro la sua macchina. Io non capisco ancora niente e quindi lo lascio fare.
Arriviamo davanti una casa, lui si ferma.
Mi prende in braccio e apre la porta di casa. Mi porta dentro e mi sbatte violentemente sul muro, iniza a spogliarmi e mi butta sul letto. Ormai sono completamente nuda, credo anche lui lo sia ma non ne sono sicura, vedo tutto sfocato a causa dell'alcol. Inizia a penetrarmi violentemente, ad un certo punto cerco di fermarlo ma non avevo la forza di fare niente. Lui allora continua fino ad arrivare all'orgasmo.

Black is our happy colorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora