CAPITOLO 3

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NARRATORE
Quel giorno, Des a scuola era elettrizzata, non vedeva l'ora di rivedere quel Michael, stranamente le piaceva, lo sentiva uguale a lei.
DESTINY'S POV
Varco il cancello, con lo sguardo cerco il ragazzo dai capelli blu, aveva una faccia familiare, guardo oltre e lo vedo. NO! Non è possibile. È seduto lì, sul muro insieme a Luke e ad altri due ragazzi, lui posa lo sguardo su di me e grida:
"Ehi Des!" Sventola la mano "Vieni qui"
All'improvviso nel cortile cala il silenzio , tutti mi guardano di sottecchi, mi avvicino pian piano al ragazzo...
"Ciao Michael !"lo saluto imbarazzata, lui mi sorride dolcemente "Des, lui è Calum"" inidica un ragazzo dalla pelle ambrata
"È cinese?" Chiedo incuriosita
"No, non sono cinese uffi!" Sbuffa guardandomi male
"S-scusa non volevo offendere" esclamo subito, Michael mi guarda: "No non preoccuparti! Fa sempre cosí...lui invece è Ashton" porgo lo sguardo sul riccio con il sorriso smagliante facendogli un segno del capo...
"Questo biondino è Lukey " ridacchia ...Luke li guarda con gli occhi stretti in due fessure "Non ... chiamarmi....Lukey"
Esclama il biondo e poi guarda me incazzato "Des, mh" fa finta di pensare "Complimenti! Bel nome Baby" sorride falsamente ...
"Tu invece hai un nome da stronzo" sussurro
"Come?" Mi guarda arrabbiato
"Niente...ora devo proprio andare" mi dirigo in classe lasciando i tre ragazzi divertiti e un Luke in collera.

NARRATORE
I quattro ragazzi, aspettano il suono della campanella, mentre Des arriva in classe in anticipo e subito nota Dylan che si sbraccia per farsi notare, lo raggiunge velocemente "Ehi" sorride Des
"Perché non senti quello che tu dico? "
"Dylan non capisco di cosa tu stia parlando"
"Lo sai benissimo! Ho detto di non-" si blocca quando vede Luke e gli altri entrare in classe. "Lui, tu, insomma Des, ...parli con il ragazzo più temuto di tutta la scuola"
"Oh smettila! Ho solo scambiato due parole" si giustifica la ragazza " tu non capisci" dice arrabbiato "Lui è pericoloso... Diamine Des" lo indica e Luke lo guarda male per poi ghignare.
"Dylan, tranquillo sul serio" gli rivolge un dolce sguardo per poi liquidarlo quando emtra il professore. Lei però pensava a lui, lo guardava e Luke lo sapeva, sapeva tutto di lei, ma lei niente di lui
***DESTINY'S POV
Finiscono le lezioni e come al solito esco dalla scuola, ma sentendo delle grida, volto la testa e vedo un sacco di studenti ammucchiati in cerchio, mi avvicino per vedere cosa stesse succedendo, porgo lo sguardo a terra e vedo un ragazzo sporco di sangue e pieno di lividi, focalizzo bene con lo sguardo "Dylan" grido "Ma cosa è successo?"
"L-Luke" respira sputando del sangue "Luke cosa?" Lo scuoto, ma non fa in tempo a parlare che sviene, la folla inizia man mano a sparire, io cerco con lo sguardo Luke, ma niente, è come svanito, al posto di tutti quei studenti vedo il preside con l'infermiere venirmi incontro... "Cosa è successo signorina Smith?" Chiede il preside.
"Io non so, ha solo nominato il nome di un certo Luke" dico velocemente, non volevo assolutamente essere coinvolta in quella situazione, ma era pur sempre mio amico. "Hemmings!" Esclama il preside scuotendo la testa
"Qualcuno mi ha chiamato? " mi volto per vedere da dove provenisse quella voce e vedo lui.
"Oh mio caro studente?!" Dice il preside con tono calmo "LE SEMBRA COSÌ DIVERTENTE PICCHIARE UN TUO COMPAGNO? e voi... " si rivolge all'infermiere e Dylan "portatelo in infermeria."
Luke mi guarda impassibile "è stata colpa di Smith". "I-IO?! Cosa, cosa avrei fatto? "
Gli urlo contro "SILENZIO VOI DUE" grida il preside "CREDO proprio che passerete tutto il pomeriggio in punizione,...mi dispiace per lei Smith, ma se ha nominato il suo nome, ci sarà un motivo" sbuffo e tutti e tre ci incamminiamo in presidenza.
***
Sto in silenzio ascoltando la solita predica del preside "... e quindi voi uscirete alle sette " dice concludendo il suo discorso
"Preside ... io ho fame " dico " oh si...scusa, hai ragione, rimarrete a digiuno" sorride soddisfatto per poi lasciare l'aula. Guardo male Luke e lui mi sorride tirando quel maledetto piercing, c'era un silenzio così imbarazzante, ma la sua voce ad un tratto rimbomba in quella stanza " diciassette", lascio perdere lui e la sua mente malata "diciassette " continua a ripetere. "Ma che hai che non va? " sbotto infastidita, alza le spalle per poi dire "hai fame?" "No" rispondo secca. Si alza imorovvisamente e fruga nei cassetti, prende un pacco di biscotti...aspettate...cosa ci fa un pacco di biscotti nel cassetto del preside? Prende un biscotto e inizia a sgranocchiarlo lentamente ...ma...la sta facendo apposta? "Ne vuoi?"chiede , scuoto la testa, non gliel'avrei mai data vinta " lo so che lo desideri" replica " e io ti dico di no invece"
"sei testarda, baby"
"non chiamarmi così" strillo " tu non mi dici cosa fare!" Mi alzo stufa del suo comportamento e prendo un libro a caso inziando a sfogliarlo, ogni tanto alzo lo sguardo e vedo che mi fissa. "Innocente" mormora in silenzio, mentre io lo ascolto stando zitta. Dopo un'ora ero ancora intenta a leggere quel libro, quando sento delle labbra sul mio collo , impaurita mi alzo di scatto e balbetto " C-cosa cosa stai f-facendo? " "io?" Chiede avvicinandosi lentamente "niente di male...piccola "la sua voce è così bella, è musica per le mie orecchie, mi distolgo da quei pensieri, guardando il ragazzo di fronte a me, sicuro di se stesso poggia le labbra morbide nell'incavo del mio collo, per poi mormorare con voce bassa e roca: "sono le sette e tu hai fame !" Ridacchia "che ne dici di fare un giretto? " accenna un sorriso e poggia le sue mani sulla mia pancia che inizia a brontolare, non so se sia la fame o se sia lui a farmi questo effetto. In silenzio mi scanso, recupero lo zaino ed esco lasciandolo confuso. Sento dei passi dietro di me, vado in cortile e qualcuno afferra il mio polso e mi strattona " lasciami Luke ..." "no tu vieni con me " afferma con tono duro, sto in silenzio, impaurita salgo nella sua macchina "hai 17 anni non puoi guidare !" Affermo impaurita leggermente " oh sta zitta ! Allora se è per questo non potrei neanche andare in discoteca " . Rimango stupefatta, cerco di aprire lo sportello, ma non ci riesco sento solo la sua risata. "Una volta entrati nel mio mondo, non ne puoi più uscire piccola"

SPAZIO AUTRICE
Allora sarò breve... volevo sapere se vi piace questa storia commentate e votate. SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI...spero di aggiornare presto.
Un bacione

XxEle

Hey...Baby ||l.r.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora