CAPITOLO 13

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E se Michael avesse ragione? Nella mia adorata camera posso sfogarmi come voglio, ma la cosa più imbarazzante è che da tre ore continuo a parlare sola. Tutto questo non va bene, maledetto quel giorno in cui mi sono trasferita in questa città, troppi ricordi dolorosi. Volevo rifarmi una vita nuova? Bhe questa situazione non è d'aiuto, se volevo aprire uno spiraglio e far filtrare luce, ora tutto sta diventando sempre più buio.

Forse dovrei seriamente prendere in considerazione ciò che mi ha detto Michael, e se quel biondino ha solo bisogno di un fiammifero?Io voglio aiutare le persone e che mi costa allora donargli un po' del mio amore?

Bhe dovrei innanzitutto passare del tempo con lui e non reputarlo un pazzo, anche se io gli darei una controllatina a quella testa, ma ora basta bisogna avere fiducia dell'altro no? No.

**

Cammino per la strada, diretta a casa Hemmings, forza Des ce la puoi fare continuo a ripetermi, senza alcun successo però. Una volta arrivata ho così tanta voglia di andarmene e lasciarlo lì, in quella casa a combattere solo con i suoi mostri, infondo a me non interessa vero? No, non è vero. A me è sempre interessato degli altri. Scuoto la testa cercando di concentrarmi sulla mia missione. Suono il campanello cercando di mantenere quell'espressione così sicura, anche se ero tutto tranne che tranquilla in quel momento.

Viene ad aprirmi Dylan, che appena mi vede corruga la fronte, oh ora che ci penso io e Dylan non ci sentiamo da un secolo, mi sono allontanata da lui, non c'è un motivo ben preciso, ma sicuramente dovrò chiarire con lui,visto che mi ha mentito spudoratamente. Ritornando a noi, mi sorride dolcemente e mi fa entrare, rimango con la solita espressione impassibile.

"Ciao Dylan, cerco Luke " arrivo dritta al punto, all'inizio sembra deluso, ma poi annuisce e mi indica la sua camera con un cenno della testa. Wow oggi siamo proprio in vena di parlare eh?! Alzo le spalle e mi avventuro in quei corridoi così larghi e lussuosi, ma che nascondono un profondo dolore. Mi faccio coraggio ed entro nella sua camera senza bussare, lo trovo sul letto con le cuffie che canticchia. Aw ma è così carino e dolce!

"Che ci fai qui baby?" mi guarda malizioso per poi togliere le cuffie. Okay, mi rimangio tutto, è solo un fottuto pervertito.

"Mh ... io ecco volevo solo ..." oh accidenti! Perché è così difficile scusarsi?

"Allora? Se non ti muovi si farà sera e io avrò molta fame, ragione in più per farti fuori" ride.

Ditemi che sta scherzando vi prego! Roteo gli occhi. "Volevo chiederti scusa Luke, non volevo giudicarti pazzo." Abbasso lo guardo fissando il pavimento in imbarazzo.

Si alza dal letto e mi prende per i fianchi, facendoli scontrare, deglutisco rumorosamente vendendo il suo piercing troppo vicino per i miei gusti, si avvicina sempre di più alle mie labbra, credo di star morire oddio, arriva quell'attimo in cui tutto inizia a ruotare, nella mia pancia iniziano a formarsi mille vortici. Poggia le sue labbra sulle mie, il piercing freddo viene a contatto con le mie labbra calde, continua a muoverle in un bacio lento e casto.

Quando si stacca mi guarda e un sorriso sghembo domina sul suo viso.

"Niente male per una verginella" ride con le labbra leggermente gonfie, stranamente rido anche io per poi dargli un piccolo pugno sul braccio.

"Sai dire qualcosa di sensato ogni tanto?" mi mordo il labbro cercando di trattenere le risate.

Luke però mi guarda seriamente per poi sussurrare al mio orecchio: "Non voglio chiudere gli occhi

Non mi voglio addormentare, perchè mi mancheresti, baby. E non mi voglio perdere niente

Perché persino quando ti sogno,II sogno più bello non basterebbe. Mi mancheresti ancora, baby"

Scuoto la testa per poi sorridere. "Di solito io odio i ragazzi che blaterano parole senza senso, ma ti sei salvato solo perché hai citato gli Aerosmith" lo abbraccio, mentre lui ricambia.

All'improvviso tutto intorno a noi sparisce, rimaniamo solo in due, in quel mondo così insulso, ma fondamentale, un pianeta che ci attrae ad esso, ci rende schiavi e allo stesso tempo liberi, imprigionati in quella bolla.

Mi stacco dal ragazzo e lo guardo negli occhi. "Luke, ascolta io sono disposta a tutto pur di aiutarti, ma devi essere tu il primo ad accettare il mio aiuto."

Assume un espressione pensierosa, come se dovesse ragionarci sopra, non gli basta tutto questo? Ho paura, quei minuti passano così lentamente, poi alza lo sguardo e sorride, più che altro alza solo le estremità delle labbra, adesso non esageriamo ragazzi! Luke non sorride mai eh?!

"Mh, d'accordo, ma sappi che non sono un tipo da relazione, quindi preparati a soffrire ... baby"dopo tutto questo cerca di fare ancora il duro? Bhe, ma allora non ha capito un emerito cazzo, è proprio deficiente.

"Va bene Hemmings, voglio eliminare quella faccia da stronzo su questo mondo". Volevi metterlo a tappeto? Rispondigli e lascialo senza parole, purtroppo quando si ha a che fare con carne dura, è davvero molto difficile ammorbidirla. Luke Hemmings è una carne dura, ma esistono diversi trattamenti per renderla soffice.

Abbozza un sorriso divertito e poi si siede sul letto.

"Che pizza preferisci?" chiede con aria annoiata,devo dire che ha iniziato bene ... per adesso.

**

Dopotutto è un ragazzo normale.

Oh ma chi voglio prendere in giro? E' complicato e mi sta facendo urtare il sistema nervoso, diciamo che adesso avrei voglia di schiaffeggiarlo con la pizza, vi assicuro che fa davvero male.

"E tu baby? Ti andrebbe di sentire hemmo o la hoodzilla?" Quasi soffoco con la mia stessa saliva. Lo ammazzo oddio, ma con chi devo avere a che fare? Portatelo in manicomio. E' così bipolare, prima è serio, ragiona lucidamente e poi tutto ad un tratto diventa il solito stronzo.

"Luke sto mangiando la pizza e non voglio assolutamente ascoltare tutte le tue avventure notturne. Grazie, prego e ciao" sbotto ormai infastidita.

"Mhmh d'accordo." Borbotta "Des, ti sei mai innamorata di qualcuno che poi ti ha spezzato il cuore?" Lo guardo confusa. L'ho detto io che è bipolare! Ma questo mi spiazza.

"Ehm...no. Però credo che l'amore sia qualcosa di speciale, una volta che il cuore si spezza bisogna trovare la persona giusta, che lo sappia ricucire."

"E se questa persona non avesse un cuore?"i suoi occhi blu sono fissi nei miei, mi vengono in mente le parole di Michael e penso, penso e ripenso a come sia fottutamente difficile parlare con lui.

"Luke,tu lo hai tranquillo. Forse ti serve tempo, soprattutto dimentica ciò che ti ha ferito. Inizia ad aprirti, sono qui apposta." Sono sincera, voglio sapere cosa lo turba così tanto, voglio scoprire il mostro che lo ha condannato a questa vita.

"Hai ragione Des, mi serve del tempo, voglio vendicarmi, voglio che soffra." Stringe le mani arrabbiato.

"No Luke, non intendevo quello, solo che devi andare avanti!"

"Come faccio? Ogni volta che bacio una ragazza, mi riporta a lei. Un giorno ti dirò tutto Des. Io sono fatto solo per il sesso.."

Tutto questo fa terribilmente male, ma non devo arrendermi, sapevo a cosa andavo in contro. Annuisco debolmente.

"Vedremo..." detto questo mi alzo stranamente stanca,in effetti non abbiamo fatto altro che parlare così tanto.

Sto per andarmene senza nemmeno salutarlo, ma quando mi richiama rimango sorpresa, mi volto verso di lui.

"Cosa?"

"Domani andremo a scuola insieme, passerò alle 7:45." Esclama torturandosi il labbro.

Annuisco e me ne vado, finalmente si respira. Là dentro c'era qualcosa che mi teneva ferma, prigioniera, forse è davvero lui che mi fa questo effetto.

Nonostante tutto sono felice, perché adesso so che vuole davvero cambiare, certo dovremo lavorarci un po' su. Io credo in lui. So che ce la può fare.

EHILA!!!

Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Commentate e votate.

Detto questo RINGRAZIO CHIUNQUE LEGGA QUESTA SCHIFEZZA.

XxEle

Hey...Baby ||l.r.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora