CAPITOLO 10

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Lo odio profondamente, lo detesto, oggi non mi va di andare a scuola,per il semplice motivo che c'è lui, ma a casa verrà Michael insieme a Calum ed Ashton, anche se non li conosco bene quei ragazzi sono davvero simpatici e molto fighi, soprattutto quel Callum.

Sento bussare alla porta, così cerco di sistemarmi meglio e scendo, quando apro noto i tre ragazzi sorridermi, il suo sorriso è stupendo, io sto iniziando ad adorare quel ragazzo, aspetta come si chiama Callumb? Collum?

-Ciao Ashton, Michael e ... - cerco di non fare brutta figura dicendo la prima parola che mi saltava in mente.

-Ciao anche a te Collumb!-

I ragazzi mi guardarono divertiti per poi scoppiare a ridere, come due matti, si esatto solo due, perché Collum mi guardava imbronciato.

-Mi chiamo Calum- sospira portando le mani tra i capelli corvini.

-Scusa ma essendo un nome cinese io non lo ricordo- mormoro imbarazzata.

-Ahhaahaha Michael non mi avevi detto di avere una migliore amica così divertente- ride Ashton.

-Ma cosa ho detto?- li guardo confusi.

-Io non sono asiatico Des, sono un puro australiano-

-Oh io...mi dispiace non volevo offenderti-

I tre entrano guardandomi e nascondendo un sorriso, dietro quei volti perfidi e subdoli.

-Allora ho saputo che tu e Luke ...- inizia il discorso Ashton guardandomi in modo malizioso.

-Oh nonono non pensate male, io lo odio, non sopporto un tipo come lui, si fa detestare e non andiamo molto d'accordo-

-Mh... ieri sembrava che voi due e il letto- blocco Michael gridando il suo nome rossa in viso.

-Non abbiamo fatto niente, mi sta solo usando, me lo ha detto al parco.- chino il capo leggermente triste ricordando la sua sceneggiata al parco.

-Il solito, scommetto che le ha detto una cazzata- dice Calum scuotendo la testa –E' troppo orgoglioso-

-Non è solo questo, sembrava così carino gentile e poi si è rivelato uno sfruttatore, è malato ragazzi, mi vuole a tutti i costi, ma ho paura e non voglio mettermi contro di lui- sussurro spaventata con voce flebile, posso sembrare dura e sicura di me stessa, ma in momenti come questi la sensibilità prende possesso del mio corpo, posso crollare da un momento all'altro.

-Oh povera piccola – mi abbraccia Michael, mentre Calum sembra piuttosto pensieroso.

-Allora ragazzi basta piangere, siamo venuti per tirarti su- ride Ash unendosi al nostro abbraccio, mancava solo Calum, ma non era intenzionato a coccolarmi. Volevo le sue braccia muscolose intorno al mio corpo, solo per sentire il calore e i suoi muscoli contrarsi. Dopo neanche dieci minuti mi trovo in mezzo a quei due idioti ad ingozzarmi di nutella, sarei diventata un ippopotamo, ma non mi interessa, l'importante è eliminare il dolore e raggiungere il nirvana.

Hey...Baby ||l.r.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora