CAPITOLO 4

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Ascolto quella frase, che voleva dire? Sto zitta per tutto il tragitto, quando la macchina si ferma di fronte ad una tavola calda. Sblocca la sicurezza e mi apre la porta ...
-Uh sei anche un gentiluomo-
mormoro mentre lui sbuffa pesantemente
-Taci Des, taci- dopo questo avvertimento mi ammutolisco ed entro nel piccolo locale.

-Ehilà piccolo Lukey!- grida un uomo piuttosto robusto, con una divisa veramente trendy!?
-Taci anche tu, Fred-
- mh..oggi non è giornata eh!? Chi è questa bella ragazza?! Non dirmi che la usi per quei scopi vero? -
-Cosa?!- esclamiamo entrambi
-Nha ... è solo una!- sputa arrabbiato -Cosa vuoi Des?-
-Oh..prendo un panino e la coca cola - rispondo
- io il solito, vorrei anche un pò di vodka-
-Lukey non fare lo stronzo! Sai che è vietato dare alcolici ad un diciassettenne - Luke rotea gli occhi e si siede insieme a me aspettando il comando.

-Allora...tu usi le ragazze per fare quelle cose?-
-oh certo - ridacchia -le metto a 90 gradi-
Deglutisco rumorosamente per poco non mi strozzo.
-Sei vergine vero?- mi chiede e io confusa ribatto
-no mio caro...sono bilancia! - ad un tratto scoppia a ridere
-ahahah sei seria?-
-si sono seria! - smette di ridere e mi guarda divertito
-ok...Des!-
Aspetto in silenzio le ordinazioni, mentre gioco con il mio braccialetto...dopo un pò arriva Fred con le ordinazioni.
-Ecco a lei signorina- dice porgendomi la cena, che mangio velocemente.

*******

Durante la cena, nessuno dei due ha proferito parola, ora sono fuori dal locale, ad ammirare le strade completamente deserte, a quell'ora tutti erano rintanati nelle loro case, al calduccio.
- a che pensi?- domandò Luke
- a niente, portami a casa perfavore!- rispondo freddamente - nha! Chiama i tuoi genitori, oggi dormirai da me!- ghigna
-no! Non voglio e non ti conosco! - non era per questo e neanche per i miei genitori, tanto non li avevo più, o meglio dire erano andati via già da un pezzo.
-senti tu verrai da me, decidi! Con le buone o con le cattive!-
Il suo volto assume un'espressione Alquanto irritata, che mi fa leggermente sussultare, era un tipo che voleva ottenere qualcosa e non si arrendeva, mentre io...bhe...mi lasciavo leggermente sottomettere, ma solo leggermente. Avevo paura di lui.

-Allora...non parli più?-
-C-cosa, i-io va bene, verrò!- sospiro con gli occhi lucidi, dovevo dar retta a Dylan, maledetto quel giorno in cui sono inciampata ai suoi piedi. Lui ride, -VITTORIA! ....- grida -...comunque vedo che vai molto dacordo con mio fratello! -
-Fratello? Hai un fratello?...no, perchè non sapevo avessi un fratello- dico non sapendo quante volte ho nominato il nome "fratello", abbozza un sorriso senza rispondere.
-vedrai!- ride -vedrai- Detto questo salgo con lui in macchina e inizia a guidare per altri 5 minuti.

Apro lo sportello, mi trovo davanti ad una grandissima villa. -bello, vero?- ecco la sua voce odiosa che rimbomba nelle mie orecchie, annuisco solamente e mi fa entrare nella sua "casa". Davanti a noi, appare una vecchietta vestita con una divisa lunga e nera.
- Buona sera signorino Hemmings, e questa graziosa ragazza?-
-ti ho già detto di non chiamarmi signorino, lei è una mia amica-
- Come vuole lei signorino, ho preparato la cena, il suo piatto preferito-
-Oh ...grazie Geltrude! Vado in cucina ...vieni Des.-

Luke doveva essere un ragazzo molto ricco, lo seguo silenziosa in cucina, ma quando entro vedo Dylan, aspettate un attimo...-Dylan!?- grido sorpresa.
-Des!!- esclama lui ancora con il livido in faccia, quello che gli aveva provocato Luke.
-oh! Non vedevo l'ora di farti conoscere mio fratello Des... -Luke sorride malvagiamente a entrambi, ORA CAPISCO! Era tutto secondo i suoi piani, ma la cosa che più mi meraviglia è che Dylan mi abbia nascosto tutto questo.
-come mai stavi con Luke, Des?- Non so cosa dire, perchè Luke lo ha picchiato? E perchè Dylan mi ha mentito?
-Dylan, perchè non mi hai detto nulla  che Luke è tuo fratello?-  lui assume in volto un colorito pallido, come se avesse visto un fantasma.
-Pensate dopo alle chiacchere, ora Des...vieni con me!-

Mi afferra per un polso e mi porta di sopra. Entriamo in una camera, dal suo aspetto posso dedurre che sia la "dimora"di Luke.
- Lasciami! - gli grido contro -perchè mi hai portata qui?-
Sta lì , fermo, che mi guarda e alla fine risponde a tono:
- Non rispondermi in questo modo- mi sbatte al muro, impaurita, il mio respiro accellera e posso sentire il suo odore che invade le mie narici;

-piccola- geme, facendo scontrare i nostri bacini,
-Lo sai... da quando sei inciampata, ho capito subito quanto tu fossi perfetta per essere la mia serva.-


Hey...Baby ||l.r.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora