CAPITOLO 11

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AMO QUESTA GIF AHAHAH!!!!!!

Non uscivo dal bagno dall'inizio della lezione, continuavo a stare rannicchiata tra le braccia di Calum, come si permetteva? Sapeva che odiavo queste cose così oscene e schifose, non per fare la schizzinosa, ma ora tutti credevano che fossi una che la da facile.

"Non voglio essere considerata una puttana, io non lo sono" singhiozzo ancora una volta, bagnando la T-shirt di Calum.

Lui stringeva ancora di più la sua presa sul mio corpo. "Anche se non ti conosco molto bene io non lo penso, gliela faremo pagare d'accordo? Non voglio vederti così". Sospira rumorosamente per poi alzarsi e tendermi la mano. "Che ne dici di uscire prima da scuola?" Annuisco e lo seguo.

Calum è davvero gentile, cerca di farmi dimenticare ciò che è successo oggi a scuola, ma non ci riesco, i miei pensieri vanno sempre a lui.

"Ehi Des mi ascolti?" urla Calum facendomi sussultare.

"No scusa, stavo solo ..." cerco di formulare una frase, ma non ci riesco.

"Perché si è comportato in questo modo?" mi chiede "cioè Luke non ha mai ferito le ragazze, non si è mai permesso di insultarle, non è da lui" ragiona "Gli hai fatto qualcosa?"

"Io l'ho solo mandato via da casa, dopo che voi quattro ve ne siete andati, si è intrufolato e poi mi ha minacciata"sussurro flebilmente, ricordando le sue parole così crudeli.

"Oddio dimmi che stai scherzando?! Come ti è venuto in mente di buttarlo in mezzo ad una strada?" mi guarda leggermente terrorizzato, devo dire che urla talmente forte da rompere il mio povero timpano.

"Bhe se lo meritava" alzo le spalle guardandolo confuso per poi tirargli un pugno sul suo braccio.

"Non dirmi che sei dalla sua parte" impreco massaggiando la mia mano, è davvero molto duro il suo bicipite.

"No Des, ma sta diventando pericoloso, per lui è un gioco, non so se ti stai rendendo conto, cerca di farti cadere nella sua trappola, è sempre stato così, chi lo rifiuta la pagherà, è questo il suo motto."

Si, ma ora non ci sto capendo niente, di cosa sta parlando?

"Scusa, ma non ti capisco, gioco? Motto? Io non devo proprio pagare nulla"

Si prende la testa tra le mani borbottando.

"Senti tu non conosci Luke, lui è stato sempre così misterioso okay? Non so perché si ostini a volere te,giuro che è insensato, lui può avere tutte, ma continua ad essere così ... ahhh che rabbia" urla frustato.

"Des, devi aiutarmi, dobbiamo capire cosa ha intenzione di fare, credimi, in diciassette anni non l'ho mai visto così. Sta tramando qualcosa, non ho mai avuto paura, però questa volta è tutto diverso,sento che qualcosa in lui sta cambiando"

Lo guardo per poi tacere. Di solito bisogna attaccare l'avversario per dare inizio ad un gioco, lui oggi mi aveva ferito, forse aspettava una mia mossa.

"Cal, quali è il suo gioco preferito?"

Lui mi guarda e poi scoppia a ridere, ma poi diventa immediatamente serio.

"Che intendi dire? "

"Allora, io credo che, insomma, può essere stupido, ma forse ci mettendo alla prova, vuole semplicemente divertirsi giusto? Oggi è iniziato il suo stupido gioco e aspetta che noi attacchiamo".

Gli spiego velocemente per paura di non essere capita, passano i minuti e lui guarda l'altalena.

"Credo che sia dama" mormora per poi fissarmi. Si alza improvvisamente "Vieni, ti porto da una parte".

Hey...Baby ||l.r.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora