CAPITOLO 15

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Non ci posso credere, sono passati cinque giorni e Luke non si è fatto vivo a scuola, Michael dice che probabilmente sarà malato, ma posso fidarmi di lui? E' suo amico e potrebbe coprirlo, gli altri non sanno niente,dicono che spesso salta la scuola, in ogni caso meglio chiedere a suo fratello, lui saprà di sicuro cosa starà combinando.

Alla pausa pranzo mi avvio al mini-bar, Dylan sta sempre lì, questo è il momento adatto per chiarire, insomma è l'unico ragazzo che si è preoccupato per me fin dall'inizio e non mi piace ignorarlo così, anche se infondo lo merita.

"Dylan! " Lo chiamo, lui alza lo sguardo e solo adesso che noto sta sempre solo, lo considerano il secchione della scuola e mi fa pena, perché è un bravo ragazzo.

"Ohh wow...mh Des dimmi pure " tossicchia evidentemente sorpreso.

"Ecco vedi..Luke manca da cinque giorni e sto iniziando a preoccuparmi, puoi dirmi cosa gli sta succedendo?" gli chiedo sorridendo, ma subito dopo inizia ad agitarsi non sapendo cosa rispondere.

"Luke?Mio fratello? Ehm sta con la febbre poverino" si guarda intorno grattandosi il collo.

Bhe se proprio non vuole dirmelo ... useremo le maniere forti, come si dice, a mali modi estremi rimedi, o almeno credo.

"Strano ...perché ieri l'ho visto al parco"invento.

"Come? Oh ti sarai sicuramente sbagliata, a meno che ... Sai tutto non è vero?"

"Tutto cosa?" lo guardo confuso, okay ora inizio seriamente ad arrabbiarmi con Dylan.

"Niente niente scherzavo." Ridacchia nervosamente , così lascio perdere e sorrido leggermente.

"Non sei bravo a mentire ... comunque volevo dirti che ti ho perdonato e non voglio perderti come amico, sei l'unico che ... insomma, l'unico che mi ha rivolto parola il primo giorno" lo abbraccio forte, mi era mancato il suo profumo della Police, ne spruzzava a quantità industriale.

"Scusami tu Des, ma temevo che una volta che avessi saputo che ero suo fratello ti saresti allontanata, sai non è proprio bello avere Luke" sospira tristemente.

"Adesso ho letteratura inglese e tu?"cambio discorso.

"Oh matematica"sbuffa ridacchiando. "Va bene ci vediamo dopo scuola, magari ci prendiamo qualcosa da bere, sempre se ti va."

"Certo che mi va" detto questo lo saluto e corro nella mia aula, prima che si riempi e finisca alle ultime file. Appena metto piede nella stanza due occhi blu iniziano a fissarmi, cosa? Spero sia uno scherzo, perché è di pessimo gusto. Lo guardo male a vado a sedermi nelle prime file, ma che razza di coglione,prima sparisce e poi riappare così nel nulla, non lo capirò mai.

Per il resto della lezione non riesco a stare concentrata, non è bello essere fissata, specialmente da lui. Ora farò l'incazzata, non ha il diritto di fare così, è come se la sua vita fosse un gioco dove lui cerca di manovrare tutti come sue marionette.

Mi alzo e corro via prima che possa raggiungermi, ma ovviamente devo tener conto che quel ragazzo ha delle gambe più lunghe di un fenicottero.

"Smettila Luke sei solo uno stronzo approfittatore, che hai fatto in questi giorni eh?! Ah ora non fare finta di niente, sei solo un idiota, ti detesto e lasciami in pace." Lo spingo puntandogli il dito, mentre lui ridacchia.

"Oh che paura, non sono cazzi tuoi quello che io faccio d'accordo? E poi perché dovrei dirti il motivo per cui sono mancato?" mi guarda beffardo.

"Avevi detto che saresti cambiato Luke" lo guardo delusa "Ora vado"

"E dove?" mi blocca per un polso, ma mi libero scansando la sua presa bruscamente. "Non sono cazzi tuoi Luke" lo imito.


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"...E così sono venuta da te. Cosa devo fare con lui Dylan? " sospiro frustata bevendo un sorso di tè.

"Des, non voglio importi niente, ma è meglio stare lontana da lui, vuole solo distruggerti. Te lo ha anche detto."

"Non in quel modo, ma in un certo senso lo intendeva, ha solo fatto riferimento che avrei dovuto mangiare la mela avvelenata." Roteo gli occhi. "E' come se tutti fossero fissati con le favole, è strano. Tu chi saresti? Mago Merlino?" rido fragorosamente, mentre lui diventa immediatamente serio.

"Des, ognuno in questo mondo è un personaggio di una fiaba, basta solo capirlo" afferma.

"Dylan dimmi che scherzi io pensavo che almeno tu fossi coerente, questo mondo è fatto di malvagità,siamo noi a cambiare il futuro e non una stupida favola." Mi altero.

"Vedila in questo modo, tu sei la principessa, Luke il principe cattivo, che odia tutti, io Merlino, Ashton e Calum dei cavalieri infedeli al re e Michael la coscienza di Luke, la ragazza che ha ferito Luke è la strega cattiva che gli ha rubato il cuore, è lei che tiene in vita Luke, da un momento all'altro può stringere il suo cuore e farlo morire" spiega Dylan.

"Vuoi dire che Luke è diventato così perchè una ragazza lo ha tradito?" rimango stupita, anche se sinceramente lo avevo capito fin dall'inizio, ma dubitavo su questa mia teoria, insomma è Luke Hemmings.

"Esatto, ecco perché il principe vuole tenerti lontana da lui, teme che la strega possa stringere il suo cuore" abbassa lo sguardo.

Non penso di aver capito bene, ma dovrò chiedere spiegazioni a Luke.

"Grazie Dylan,credo di aver capito finalmente" sorrido forzatamente, ma in realtà secondo me qui sono tutti talmente stressati che si rifugiano nelle stupide favolette. Mi alzo ed esco dal locale, il tempo inizia a cambiare, se prima il sole spaccava le pietre ora è previsto un temporale per tutta la notte ed io odio i tuoni, mi ricordano che sono sola e soprattutto quella notte, in cui ho perso le persone più importanti della mia vita.

Ormai si è fatto tardi ed io rimango qui, accucciata alla mia quercia sperando che smetta di piovere, un singhiozzo abbandona le mie labbra, è tutto buio e soprattutto con la nebbia non riesco a vedere la strada.

Perché sono così testarda? Dovevo restare con Dylan, ero al sicuro invece mi ritrovo a pregare che smettesse di piovere e uscisse l'arcobaleno, qui la temperatura sta iniziando a scendere e se non troverò un posto al riparo,morirò congelata, senza vedere quegli occhi blu.

E' strano come Luke possa apparire anche in situazioni difficili come queste, ora se fosse qui mi lancerebbe qualche pessima battuta, ad un tratto la sua immagine svanisce, se prima era nella luce ora è con me nell'ombra.

"Luke!" urlo "Luke! Dove sei? Esci! Lo so che sei qui, nascosto da qualche parte" disperata sbatto con la testa al tronco della quercia e sobbalzo appena sento un tuono, inizio a vedere tutto nero, per poi sprofondare in un lungo sonno, se avessi saputo che era tutta fantasia,mi sarei risparmiata di vedere l'oscurità, si, Luke era nella mia immaginazione in quel momento, adesso non più.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2016 ⏰

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