Signor Kim

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Capitolo 3

Io e mia mamma litigammo per giorni e giorni. Fin quando, riuscì a convincermi parlandomi della sua felicità. E se era felice lei, ero felice anche io. Quindi cedetti e accettai quella condizione. A meno che, fosse solamente per un paio di mesi e non di più.

Era la prima domenica d'inverno e le strade di Seoul erano congelate. Mi ero rifiutata di aspettare quel signor Kim e suo figlio a casa. L'avrei conosciuto quando sarei tornata a casa. Mi misi a camminare fino al Coffie Shop che io e Saera più preferivamo. Non era tanto per il solito bobble tea che avremmo preso quel pomeriggio, quanto per sfogarmi e parlare con qualcuno. Entrai nel negozio e mi guardai intorno. Saera era seduta in un tavolo poco lontano dal bancone che stava leggendo qualche giornale di moda. La raggiunsi e mi sedetti di fronte a lei.

Sae: oh, sei arrivata?- mi sorrise, togliendo lo sguardo dal giornale.

Annuii e mi levai il giubbotto.

Sae: allora? Non sei curiosa di sapere com'è questo signor Kim?

Io: assolutamente no- feci una smorfia.- basta che mia madre sia contenta... poi va bene tutto- feci spallucce.

Sae: mhh... secondo me invece saresti dovuta essere là quando sarebbe arrivato e accoglierlo il meglio possibile. È pur sempre il compagno di tua madre.

Io: anche no- sforzai un sorriso.- ordiniamo?- dissi prendendo il menù.

Io: dai, ti prego! Non puoi accompagnarmi a casa?

Sae: ma ti pare?! In casa tua ci sarà già un casino che non ti immagini... secondo te dovrei venire anche io?

Io: mia madre non si arrabbierà, anzi, sai quanto sia felice ogni volta vederti gironzolare a casa mia.

Sae: non mi interessa, non ho intenzione di venire- disse facendo il broncio.

Io: allora non ci vado nemmeno io a casa

sae: tua madre ti ha chiesto esplicitamente di andare a dargli una mano.

Io: se vieni anche tu ci saranno braccia in più per aiutarli!- feci un aegyo per convincerla.

Sae: va bene... però non fare più l'aegyo...

io: hai ragione..- dissi fingendo di averei brividi.

Io: sono tornata! C'è anche Saera che ci aiuterà- dissi gridando dalla porta.

Mam: venite! Siamo in cucina a mangiare delle tortine di riso che Taehyun ci ha gentilmente portato.

Feci una piccola smorfia e subito dopo ricevetti una piccola botta da Saera. Ci levammo le scarpe e poi raggiungemmo mia madre e i nuovi arrivati in cucina. Appena entrai in cucina feci un inchino per salutare il signor Kim e suo figlio. Appena mi alzai rimasi paralizzata. Il figlio del signor Kim era lo stesso ragazzo che il giorno prima avevo incontrato sul pullman e quello prima davanti al market.

Mam: Hari, lui e Kim Taehyun- disse indicando al signore che mi sorrise e fece un piccolo inchino- e lui è suo figlio. Kim Hanbin.

Tae: Hanbin ha la tua stessa età, come mi ha detto tua mamma. Spero vivamente che andrete d'accordo, siccome andrete anche nella stessa scuola.

Guardai subito mia madre. Questo particolare non me lo aveva ancora detto.

Mam: emh... si, questo Hari non lo sapeva ancora però, non ci saranno problemi. Vero Hari?

Scossi lievemente la testa e sforzai un sorriso.

Io: mamma, se non avete bisogno di me, io e Saera andiamo in camera. Va bene?

Mam: d'accordo- mi sorrise felice e poi tornò a parlare con i suoi ospiti.

Feci un segno a Saera e ci rinchiudemmo in camera mia. Mi sdraiai sul letto e feci segno di accomodarsi vicino a me.

Io: perfetto... sai questo cosa vuol dire?

Sae: cosa?

Io: che questi non se ne andranno mai più..

sae: dai, guarda il lato positivo, non è poi così male quel ragazzo.

Io: dici così solo perchè non lo devi tenere te in casa!

Sae: invece ti sbagli. È proprio carino.

Io: senti... forse non ci capiamo. Quelli si appropieranno di tutte le mie cose! Questo non mi piace neanche un po'- feci una smorfia.

Sae: dai, ce la puoi fare!

Io: non credo proprio.

Mam: è pronta la cena,vieni a tavola!- gridò dalla cucina.

Mi levai le cuffiette e posai il computer sulla scrivania. Andai in cucina e finii di aiutare mia madre a mettere il cibo in tavola. Poi presi posto e mi sedetti silenziosamente. Anche il ragazzo e il signore vennero in cucina e si sedettero.

Mam: buon appetito!- disse sorridente.

Tae: grazie, anche te- le sorrise e le strinse un po' la mano.

Li guardai per un attimo, feci una piccola smorfia ed iniziai a mangiare.

Tae: domani il mio Hanbin inizia scuola, posso affidarlo a te, vero Hari?- alzai lentamente lo sguardo verso il signore.

Mam: si, non ti preoccupare. Sarà in buone mani- disse mia madre battendomi nel tempo.

Il resto della serata,la passammo in silenzio. Io rimasi tutto il tempo con la testa china sul mio cibo.

Mam: voi andate, ritiro io qua.- disse a me e ad Hanbin.

Tae: si, l'aiuto io a Yoora.- sorrise.- andate, andate.

Ognuno andò in camera sua, senza degnarsi di uno sguardo. Mi chiusi in camera, mi sdraiai sul letto ed ascoltai ancora per un po' la musica. Poi, mi addormentai non troppo tardi.


Kim Hanbin || Remember MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora