5.

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Appena Helga abbandonò la stanza mi girai verso Gail.
-È pazza, è fottutamente pazza.-affermai.
-Già, è una verginella isterica, che ti piace e che le piaci.-disse con un ghigno.
-Ma no, Gail. Che vai dicendo?!-sussurrai andando in bagno.
-La verità, tesoro.-mi seguì-Sei cotto fino al midollo. Si vede, lo notano tutti. Pensa che la notte mormori il suo nome. E anche...un altro, tipo un Sophie o un Julie, ma che cazzo. È il nome di qualche tua ex?-
-No, lei è la mia prima vera cotta..-mi sedetti cautamente sul lavandino.
-L'hai detto, Giddy, l'hai detto!-rise a crepapelle, uscendo dal bagno.

Due mesi dopo.

-Niente. Ho preso due in ombre! Ci pensi?! Che cazzo, Gideon. È assurdo. IO, UN NON SO BENE QUALE PARENTELA CON ADE HO PRESO DUE. IN OMBRE. Se lo venisse a sapere mio fratello...-sospirò.
Io ero immerso nella lettura di Jane Eyre, un romanzo che avevo preso in prestito dalla biblioteca. Lo chiusi immediatamente e lo guardai:-HAI UN FRATELLO?!-urlai.
-Sh! Emh..sì, ho un fratello. Non ti dirò altro. Racconta tu, insomma. Da quando è che non parli con lei?-chiese incrociando le braccia-L'ho vista che parlava con uno più grande. Te la stanno rubando, Skillieret. Alza il culo, chiudi quel libro del cazzo che rileggi da tre settimane e vai a riprendertela.-
Balzai in piedi e andai ad abbracciarlo:-Grazie Gail.-sussurrai.
-Di niente, brah.-
-Brah?-risi appena.
-Brah, frà, fratè. Capito no?!-
-Umh, no. Ma grazie lo stesso.-dissi avvicinandomi alla porta.
-Non vuoi cambiarti?! Vuoi andare da lei in pigiama?!-sbuffò indicandomi.
-Ma è una tuta!-
-Vieni qui, bel fustacchione.-ridacchiò chiudendo la porta e trascinandomi dentro.
-Siediti sul tavolo e spogliati.-ordinò.
Ubbidii.
-Certo che..-si avvicinò pericolosamente-Sei davvero bellissimo.-
-Gail! Mi faccio cambiare di stanza!-
-Ma sto scherzando! Io ho..standard molto alti.-
Ridemmo insieme e non appena ebbe trovato i vestiti per me(alla fine mi aveva convinto a indossare dei jeans attillati bianchi e una maglia nera)potei uscire in tutta libertà, alla ricerca di Helga.
La trovai in un angolo del college che parlava con una sua amica, la quale mi indicò non appena mi vide. Si salutarono e Helga venne scocciata verso di me.
-Ciao-dissi sorridendo.
-Allora sei gay, eh? Stai con Gail?-disse seria, incrociando le braccia.
-Cosa..no! Non dovevo permettergli di decidere il mio outfit.-
Il suo viso parve rasserenarsi un po', facendo intravedere uno di quei sorrisi che mi mancavano.
-Volevo dirti che mi manchi.-sussurrai.
-Anche tu..mi manchi, Gideon. Ma sei stato uno stronzo.-
-Lo so, scusa, ti chiedo perdono! Mi piaci, mi piaci tanto.-dissi di colpo.
Lei arrossì:-Anche tu mi piaci, tanto..-
Seguirono dei minuti silenziosi, noi a guardarci. Due quattordicenni, o quasi, che avevano appena avuto le loro prime dichiarazioni. I suoi occhi guardavano i miei. Le mie labbra schiuse, le sue anche. Forse dovevo baciarla...
-Che aspetti?!-sentimmo da dietro il muro l'inconfondibile voce di Gail, ma stavolta affannata.-Sha la la, baciala.-rise.
Risi anche io e rise anche lei, così mi sporsi in avanti portandole le mani sui fianchi.
-Allora mi stai per baciare, Gideon.-sussurrò vicinissima alle mie labbra.
-Vuoi davvero?-mormorai.
Lei annuì e delicatamente poggiai le labbra sulle sue.
Ci baciammo a lungo. Forse era il mio primo vero bacio. Forse era anche il suo.
Durò due minuti, un bacio tanto desiderato. Mise le mani sulla mia nuca, intrecciandole e spingendomi verso di lei. Era fantastico, quasi come migliaia di farfalle volavano nel mio stomaco.
Aprii un secondo gli occhi per vederla, lei fece lo stesso dopo un po'.
Sorridemmo entrambi e ci staccammo, con Gail in sottofondo che applaudiva.
Ma a noi non interessava, c'eravamo solo noi ora. Solamente noi due.

Il 2 settembre dell'anno successivo(-1 al quindicesimo compleanno di Gideon)alle 23:30.

-E così fai quindici anni.-sorrise Helga guardandomi.
Erano le 23:30 e stavamo sdraiati sulla spiaggia. La scuola sarebbe cominciata da lì a poco.
-A quanto pare.-affermai facendo passare la mano intorno al suo fianco, per carezzarle il sedere. Con un anno le sue forme erano aumentate di un...bel po', e l'idea era eccitante. Avevo una ragazza tutta forme e sexy, ero contento e ero innamorato. Lei mi colpì sul braccio, mi ero di nuovo perso nei pensieri, cazzo.
-Gideon, vuoi rispondermi?-sussurrò.
-Scusa..che hai detto?-chiesi imbarazzato.
-Ecco, sei sempre quello perso tra le nuvole. Ti ho chiesto se ti piaccio ancora come la prima volta, eh. Ma tranquillo, non scomodarti. Torno nella mia stanza.-e detto questo, fece per alzarsi.
L'afferrai per un braccio e la misi su di me:-Helga, non mi piaci come la prima volta..-sussurrai-..di più, io...credo di essermi innamorato. Sì, io ti amo, Helga.-
Lei arrossì violentemente:-Io...beh, grazie.-
-Grazie?! Tu no?!-la guardai.
-Io? Io ti amo, e non ho dubbi. Però siamo piccoli per...-iniziò a gesticolare. Era nervosa.
Risi sonoramente.
-Ma è ovvio. Non voglio che la nostra prima volta sia così affrettata.-mi morsi il labbro.
-Aspetteresti per me?-disse.
-Per te aspetterei tutta l'eternità.-sussurrai prima di baciarla con passione.

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