9.

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Mi sveglio quella mattina sul letto. Tra due giorni sarebbero iniziate le lezioni.

"Gideon, muoviti! Dobbiamo organizzare il ballo!"sento dire fuori dalla mia porta.
Mi alzo e vado ad affacciarmi, Gail.

"Hai trovato chi portare, tu, Gail?"lo guardo.
"Siamo invitati anche noi prof?"afferma, rimanendo spiazzato.

"No Gail, no."dico ironico.
"Ah-ah-ah. Simpatico. Vado a fare colazione, vuoi qualcosa?"

"Mh, una brioche al cioccolato."ordino prima di chiudere la porta.
Vado verso l'armadio e cerco un paio di jeans, poi una camicia bianca. Le indosso abbinandole a un paio di scarpe nere.

Esco e vado nel mio ufficio, qualche secondo dopo sento bussare timidamente.
"Avanti."

Entrano due ragazze, sono...gemelle? Ma sono completamente diverse.
Le sorelle Nightshade, credo che siano.

"S...salve, siamo Zoe e Gwen Nightshade."dice la mora, con i capelli lisci
Si vedono i suoi occhi azzurri che risaltano sul viso, tralasciando invece inutili e poco adatte le molteplici lentiggini che ha sul naso.
L'altra invece ha una chioma rossa in testa. Gli occhi arancioni si abbinano, invece, alle lentiggini.
Acqua e fuoco, due facce della stessa medaglia.

"Ciao."sorrido cordiale"Come vi trovate?"

"Beh, noi bene. Cioè lei non sta bene..."dice Zoe, indicando Gwen.
"Dormitori uniti?!"sbotta irritata.

Rido sottovoce"Già, Ginevra."
Lei sussulta nel sentire il suo nome intero.
"Mi dispiace, dovrete abituarvi a quest'idea."

"Okay...scusi il disturbo."sorride la mora.
Sembra così tenera.

"Arrivederci."dice Gwen uscendo, Zoe la segue e io resto da solo.

Mi metto un po' sui miei documenti, poi entra Gail tutto trafelato.
"Stavi correndo?"chiedo.
"Sì, stavo correndo. Gideon, wow. Che bello. Oddio, mi sono innamorato."mi butta la busta con la brioche sul tavolo.
La apro lentamente e la scarto, iniziando a mangiare.

"Aethalas. È bellissimo. Cioè, è sicuramente gay."
"È un tuo alunno!"sussurro.
"Eh, qual'è il problema. Stava facendo colazione. Oh, è così bello."
"Hai decisamente dei problemi, Gail."

La sera, dopo una giornata lunga e noiosa, fatta di documenti e carte da firmare, mi siedo fuori, nel frutteto.
Mentre ragiono e faccio il punto della situazione della giornata, mi passano accanto delle coppie di ragazzi.
Sorrido vedendoli e loro fanno lo stesso con me, insomma, sono il loro preside.
Oggi ho organizzato il ballo.
Si terrà in palestra domani, l'ultimo giorno prima delle lezioni.
Sarà in maschera con dei vestiti che rispecchieranno il loro elemento, gli studenti avranno l'alcol a loro disposizione, poiché so quanto frustrante sia non avere l'alcol ad una festa, e poi, se solo volessero, riuscirebbero facilmente a procurarselo.
Sono stato ragazzo anche io, so come funziona per certe cose.
E poi sarò anche presente, evitando il coma etilico di chi esagererà.

"BUONASERA STUDENTI!"tuona l'altoparlante.
"Oh no."mi sbatto una mano in faccia, sbuffando.
Da quando ho dato la libera parola a quell'oggetto non la smette di sbraitare.
"Con la gioia del preside, vorrei informarvi che domani, dalle ore 18:00 alle ore 23:30 e oltre, si terrà un ballo per inizio della scuola. Che i ragazzi si facciano avanti e le ragazze non siano così timide da non accettare. Magari potrebbero nascere amori o amicizie. Vi auguro una buona serata!"

Finalmente ha finito di parlare, la sua voce stridula mi perfora i timpani.
Mi alzo e vado verso l'atrio.

"Ciao."sento dire dietro di me.
Mi volto.
"Sono Aida, la professoressa di italiano, spero che il preside perdoni il mio ritardo, può accompagnarmi da lui? La prego."sussurra imbarazzata.

"Oh, no, si figuri."sorrido"Piacere, Gideon. Il preside."

Lei schiude le labbra stupita:"Il...preside?"
Annuisco.
"M...mi perdoni."

"Non si preoccupi, dai. Umh, domani abbiamo un ballo, è invitata. Se non le dispiace devo scappare!"mi mordo un labbro.
"Vada. Cercherò la mia camera sola"dice sorridendo.
"Fantastico."dico, prima di correre via a parlare con i miei studenti.

Troublemaker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora