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"Salve, sono Sophie Hollis e non dormirò nel dormitorio insieme a quelle ra..."alza lo sguardo e mi vede, mentre con un filo di voce aggiunge:"...gazze."

"Salve, Sophie."la guardo mentre mordo il mio labbro inferiore.

"Emh...oh, l'ho disturbata?"sussurra con voce flebile, quasi un fruscio silenzioso.

"No, entri pure."mi faccio indietro di qualche passo e lei entra, poi chiudo la porta.

"É possibile?"mi guarda con dei grandi occhioni azzurri.

Scuoto la testa sorridendo"Non si può"

"Ma come no, lei è il preside...qualcosa può fare!"dice.

"A meno che tu non voglia dormire con me non credo."ammicco"Vuole dormire con me?"sorrido malizioso.

La vedo colorarsi di rosso mentre abbassa lo sguardo.
Uh, i pensieri che starà facendo.
D'altronde ho sempre quel certo effetto sulle donne, capirai poi sulle...vergini? Sì, lei lo sembrava.

In quel momento capisco che ho scelto lei. Lei sarà la mia nuova vittima per questa volta.

"Una risposta, grazie."ribatto scocciato.

"N...no!"ci guardiamo e noto che i suoi occhi dicono altro.

"Sicura?"faccio un passo, facendola indietreggiare.

"Certo, non vorrei...recare disturbo."sussurra ancora rossa in viso, mentre sbatte la schiena al muro e ha un sussulto.

"Oh, voi alunni siete sempre un totale disturbo."affermo deciso, mentre oramai il mio corpo è a pochi centimetri dal suo.

"E allora...perché ha scelto questo mestiere?"mi guarda, ormai è in trappola.

"Perché le interessa?"sussurro sfiorandole il seno con lo sguardo e involontariamente anche con il mio petto.

E le mie labbra si poggiano sul suo collo, ferme.

La sento trattenere il respiro:"Preside, cosa sta facendo?"la sento ansimare lievemente.

"Sh..."e mentre le mie labbra iniziano a muoversi per lasciarle un succhiotto lei è come pietrificata.

"É meglio che vada."sussurra.

"Resti ancora un po', voglio divertirmi."mi stacco e mi butto sulle sue labbra, baciandola con impeto e chiedendole l'accesso per accarezzare la sua bocca.

Me lo diede, era facile comprarla, magari non era davvero una gran scocciatura.
Ci baciammo per qualche istante in più, poi mi stacco per vedere la sua reazione.

Lei approfitta di quel momento per svincolarsi e si avvicina alla porta:"Era il mio primo bacio."sussurra con gli occhi lucidi, prima di uscire correndo.

Colpita e affondata. Continua fiero di te, Gideon.

Vado a sedermi sulla scrivania appena sento bussare:"Avanti."dico.

Un uomo abbastanza robusto, ma sexy, entra dalla porta. Lo scruto, poi esclamo:"Gail! Sei tu!"sorrido.

Mi guarda e corre ad abbracciarmi:"Gideon, vecchio Casanova!"ride.

"E perché?"sussurro.
"Come perché? La ragazza, è uscita in lacrime."

"Oh."ghigno soddisfatto, mentre lo stringo a me.

"Che ne dici se passiamo una serata io e te?"

"Come ai vecchi tempi? Sarà come tornare al passato senza He..."

"Helga."concludo.

Ci mettiamo sul divano a vedere Shrek, penso che se qualcuno fosse entrato addio reputazione da sexy e serio.

Il film finisce e accompagno Gail nel dormitorio. Siamo cresciuti entrambi ma io lo amo come se fosse mio fratello.

"Buonanotte passivello."dico ammiccando.

"Buonanotte idiota."afferma offeso, mentre entra nella sua stanza.

Decido di girare nel college e lo faccio, per vedere chi è in piedi.

"Signorina, che ci fa qui fuori?"sussurro vedendo di spalle una ragazza esile.

Lei si gira e la riconosco, quella ragazza è un tormento.
"Mi scusi, vado a dormire."

"Qualcosa non va?"chiedo preoccupandomi.

"Va tutto a meraviglia. Mh."abbassa lo sguardo:"Potevo restare a Beacon."sussurra fra di sé.

"Beacon? Beacon Hills?"sussurro.

Lei alza lo sguardo e mi vede:"Lo conosce?"

"Ovvio, era casa mia."sorrido.

Lei sorride e mi si avvicina."Davvero?"chiede.

"Davvero."faccio per prenderla per mano, ma sfugge.

"Beh, buonanotte preside."dice con voce roca. Che sexy.

"Buonanotte..."sussurro prima che vada.

Cosa? Aveva provato a sedurmi.
Non era la prima ragazza, ma la prima alunna.
Rido sottovoce, che strana ragazza.
Già mi stava sul cazzo e a breve lo sarebbe stata anche in senso letterale.

Troublemaker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora