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Era cresciuto, davvero tanto. Sorrideva in un ufficio, davanti a una ragazza mora.
Era carina e...non sentiva la mancanza di Helga.
Sentiva che quella ragazza era diventata la sua ragione di vita, anche se si sforzava, peró, non riusciva a ricordarne il nome.
Bussarono alla porta.
Uno, due colpi.
Gail, cresciuto anche lui, lo colpì sul viso.
Uno, due, tre colpi di pistola.
La ragazza mora gridava.
Gideon era a terra.
Tossiva in una pozza di sangue, Gail assistiva alla scena ghignando.
"Te lo sei meritato."affermò mentre si allontanava roteando nell'indice una pistola.

Suona la sveglia, sono le sei e quarantacinque.
"GIDEON. ALZATI. SPEGNI QUELLA COSA."
Mi alzai velocemente e spensi la sveglia. Era domenica. La domenica prima della laurea.
Avevo finalmente raggiunto i 21 anni. Beh, sì.
Io e Helga avevamo programmato qualcosa di speciale per quella sera, qualcosa di più romantico delle precedenti notti passate a far l'amore.
Se solo...appena uscito dalla mia stanza per andare a fare colazione, non la vidi un po' troppo avvinghiata a un..ragazzo del secondo. 20 anni con uno più piccolo. Cosa stavano...si stavano baciando?!
Sentii l'aria abbandonare i miei polmoni mentre quel ragazzo allungava un po' troppo le mani.
Tossii indiscreto:"No, ma complimenti. Tanti auguri."affermai battendo le mani.
Helga si girò, rivelando un'espressione sorpresa ma maliziosa. Appena mi avvicinai a lei sentii un forte odore di alcool.
"Skillieret."disse il ragazzo.
"Sparisci o ti uccido."strinsi i pugni.
"S-scusa..ma bacia bene. Geloso?"disse ridendo sottovoce.
"Geloso? No, non penso. Vai a dormire. Puzzi."la presi in braccio.
"Io ti amo."disse.
"Certo, certo."dissi portandola in stanza, affidandola alle cure della sua compagna, dopo averla baciata un'ultima volta.
A 21 anni si è ancora giovani, si compiono delle cazzate assurde. Davvero potenti da stravolgerti.
Quella volta era solo l'inizio.
Mentre andavo verso il famoso lago mi feci forza. Ma evidentemente forte non ero davvero, o non avrei fatto ciò che ho effettivamente fatto.
Era la prima volta che lo invocavo. Avevo paura.
Iniziai a parlare in latino, recitando formule che tradotte sembrerebbero minacce di morte. Minacce di uccidermi. Potevo morire e ne ero consapevole.
"Ade, padre mio, ti invoco poiché tu possa aiutarmi e far entrare nel mio animo Zephir, la prima tenebra, una delle sette che divoreranno la mia anima."
Scosse, potenti scosse. Caddi a terra e l'unica cosa che ricordo è una voce metallica che ripete:"Accoglienza accordata, inizio primo protocollo."
E poi il buio.

#SPAZIOAUTRICE.

La storia non è finita, questo é solo una specie di baby prequel.

Il personaggio di Gideon è completamente inventato da me, come tutte le cose strane e bizzarre che accadranno.

In seguito parlerò di Gideon da grande e, apparirà, la mia ship preferita.

Ringrazio delle persone speciali che fanno parte di un GDR su whatsapp da me creato.

Ringrazio Eleonora per Helga e Samuele per Gail, per ora.

Ringrazio Angie per il nome.

Vi auguro una buona lettura.

Ciao

Alessia.

Troublemaker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora