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Dopo anni passati a fare il professore sottopagato, finalmente ho avuto il coraggio di aprire un college tutto mio.

In questo college ci sono le persone che, come me, hanno determinati poteri speciali.

Certo, con il passare degli anni la magia si è appassita, infatti non ci sono adolescenti che posseggono molti poteri, i cosiddetti ''Prodigi''.

Beh, in ogni caso osservo soddisfatto il mio lavoro, mentre il primo pullman inizia ad arrivare.

Adolescenti scocciati e adolescenti entusiasti. Ricordo il mio primo giorno di college. Tempi andati, ormai. Tutto è cambiato, io sono cambiato.

Dopo Helga e dopo la laurea, mi sono trasferito.

Non ho avuto il coraggio di rimettermi in contatto con lei, anche se quest'anno, forse non ero del tutto cosciente, l'ho chiamata per offrirle un posto di lavoro. Aveva detto che ci avrebbe pensato.

La volevo davvero lì con me? Sinceramente non lo sapevo nemmeno io, speravo con tutto me stesso che non mi avesse dimenticato, che non fosse cambiata, come ho fatto io.

Sì, beh, come dicevo prima, dopo lei ho fatto alcuni cambiamenti. Non ho conosciuto più nessuno in grado di rubarmi il cuore.

Vivevo di sesso occasionale con le mie alunne, sì, piccole innocenti vergini che, dopo essere state a letto con me fanno una brutta fine.

Dannato mio padre, che non mi lascia vivere la mia vita in pace. Lui le uccide, poiché vuole che io torni a conoscere l'amore.

Certe volte riuscivo ad ingannarlo portandomi a letto qualche ragazzo, sì, dopo George ho scoperto di essere anche bisessuale.

Tornando a noi, questa mandria di ragazzi scende dall'auto e io sono lì, dietro ad una telecamera, ad osservarli.

"Salve, benvenuti nel mio college. Sono il vostro preside."
Un vociare si diffonde per i corridoi.
"Le regole le sapete, erano nella lettera, si presume che voi l'abbiate letta."
Risata generale.
"Appunto, adolescenti. Insomma, i luoghi sono di libero accesso. Buona permanenza."e chiudo, continuando a osservarli.

"Capirai, per non farsi vedere va a capire che tipo é."dice un ragazzo a voce alta. Lo osservo meglio.
William Winchester, fratello di Evangeline Winchester, la ragazza che gli ha appena dato una gomitata.
Hanno 17 anni, sono gemelli. A quel che so lei lo tiene a bada. Sono due cacciatori di demoni, come molti altri ragazzi.

''Può sentirti, emerito idiota.''sbuffa e io rido. Un ragazzo dall'aria appariscente si fa' largo fra la folla. E' Aethalas Wood, un ragazzo davvero bizzarro e palesemente gay. ''Che peccato, potevo farci un pensierino.''Sbuffa sonoramente.

''Ma se potrebbe essere tuo padre!''esclama a gran voce un rosso, che dovrebbe essere Ian Gallagher, sì beh, Ian Gallagher è il suo nome vero, per questioni di privacy o altro si fa' chiamare solo Xavier Moore, come Gail, ma non sono parenti.

''Tu non mi conosci, rosso.''un ghigno appare sulle labbra di Aethalas. ''Sì, beh, perché non darmi un'opportunità?''ed ecco che già cominciano a flirtare amabilmente in corridoio, ma dopo un po' almeno hanno la decenza di lasciare il grande atrio e andare a cercare i loro dormitori, insieme a una quindicina di ragazzi.

Le gemelle Ginevra, detta Gwen, e Zoe, sorridono amabilmente a tutti. Gwen è intraprendente, sicuro. I suoi capelli rossi sono simili al fuoco e Zoe...Zoe controlla l'acqua. E' bizzarro, le due facce della stessa medaglia.

All'angolo, isolata, vedo una ragazza mora e con dei grandi occhioni azzurri. Dev'essere Sophie Hollis. Controlla la terra e a quel che vedo è scontrosa, perché appena le si avvicina una ragazza lei la liquida con un gesto della mano.

Bene, cerco con lo sguardo una potenziale puttanella da farmi, prima che muoia, ma nessuna mi ispira in particolar modo.

"Siete pregati di raggiungere il giardino e di accomodarvi. Sta per iniziare lo smistamento."dico ad un tratto.

"E CHE SIAMO AD HOGWARTS? DI NUOVO?"esclama Emily Goods, una strega.
Ecco, lo sapevo.

"Goods, non faccia la spiritosa. Sapete di cosa parlo."dico e subito la vedo sbuffare.

Okay, subito tutti quelli presenti si spostano nel giardino, seguiti anche da coloro che si erano allontanati.

Dopo mezz'ora a ognuno era stato riconosciuto il proprio elemento, potere.

"Avete la sera libera, socializzate un po' fra di voi. Siete pregati di non accoppiarvi come conigli, questa sera. L'alcool puó essere assunto, ma mi raccomando, guardate bene la quantità. Ci sentiamo domani."affermo e chiudo audio e telecamere.

Do uno sguardo all'orario, sono le 18:35.
Sbuffo e mi alzo, andando ad accendere la tv.
Giro per qualche minuto mentre vedo cose noiose sullo schermo. Spengo.
Perché non cimentarmi nella lettura di un romanzo?
Mi alzo e sto per prendere "Il signore delle mosche" mentre bussano con insistenza.

"Già hanno da reclamare?!"sussurro irritato e vado ad aprire.
Davanti a me c'è una ragazza a testa bassa.

"Salve, sono Sophie Hollis e non dormirò nel dormitorio insieme a quelle ra..."alza lo sguardo e mi vede, mentre con un filo di voce aggiunge:"...gazze."

Troublemaker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora