MY NEW,BEAUTIFUL LIFE .

Capitolo 19

POV'S LUCAS

Mi fermai di colpo in mezzo al corridoio quando vidi i genitori adottivi di Amanda. Cosa avrei dovuto dirgli? Cosa avrei potuto raccontargli? La verità? O avrei dovuto aspettare di capire cosa fosse sucesso ad Amanda? Anche se in realtà alla fine sapevo già cosa le fosse successo... Sò di sicuro di essere stato io ad averla ridotta così. Non sapendo cosa aspettarmi e cosa fare mi sedetti nelle sedie affianco ai suoi, mi aspettavo qualche domanda ma erano talmente straziati e preoccupati che non mi rivolsero nemmeno la parola... Aspettai ore e ore seduto in quelle sedie maledette di ospedale che non portano altro che preoccupazione e disperazione, niente di niente nessun fottutissimo medico sapeva qualcosa riguardo alle condizioni di una povera ragazza che aveva brutte intenzioni. Non so nemmeno come stia o se addirittura fosse viva, se fosse in coma o se stesse bene e si fosse svegliata almeno una volta. Nemmeno i genitori mi avevano riferito qualcosa, probabilmente mi odiano perchè avranno intuito che sia io il responsabile di tutto questo. Vorrei poter tornare indietro e rimediare a tutto. Dalla disperazione iniziai a piangere a singhiozzi e persi la cognizione del tempo e senza accorgemene mi addormentai.  

POV'S AMANDA

Vidi tutto nero, e poco prima di riprendermi una luce bianca mi abbagliò, quando mi svegliai notai di essere in un ospedale, c'era un letto con delle persone attorno, erano tutte molto tristi e la maggior parte piangevano, quando la mia vista si fece meno offuscata riuscì a riconoscere mia zia e poi dopo miei nonni e ancora dopo c'erano i miei genitori. Ma tutte queste persone per chi stavano piangendo? Mi avvicinai e vidi me stessa nel letto avevo tutte le braccia fasciate e c'era Lucas che piangeva e mi teneva la mano. Ma se io sono qua e mi sto guardando come faccio a vedermi sdraiata nel letto dell'ospedale?  Oh dio non sarò mica morta? No... è praticamente impossibile... Ero molto spaventata... Non sapevo cosa fare, così spinta dalla curiosità iniziai a vagare per l'ospedale. In quel preciso momento non sapevo bene quale fosse il mio stato d'animo. Mi ritrovai nel reparto per riabilitazione e per gli anziani, c'erano tante persone che cercavano di tornare alla loro normale vita. Continuai e decisi di andare nel reparto maternità, ho sempre adorato andare lì e vedere i nuovi bambini... ma purtroppo non era un giorno fortunato ne per me ne per quella povera mamma... purtroppo non sempre le cose nella vita vanno bene e bisogna saper affrontare anche quelle brutte perchè io personalmente penso che se non sei abituata alle cose brutte non saprai apprezzare pienamente nemmeno le bellissime cose che la vita ti offre. Quel tristissimo giorno niente riusciva a tirarmi sul il morale e avevo tantissime domande che mi frullavano in testa ma non sapevo a chi chiedere visto che a quanto pare nessuno riesce ne a vedermi ne a sentirmi, per esempio perchè mi trovo qua in un ospedale e il mio corpo è tutto fasciato? Cosa mi è successo?

Un profondo senso di stanchezza mi stravolge...

POV'S LUCAS

Quando mi svegliai ero ancora in ospedale, desideravo che tutto fosse un sogno ma non era così, lei era ancora  su quel fottuto letto. Mi alzai e andai nella sua stanza.
Le presi la mano, e inizia a parlarle.
Io: Sai Amanda, ti devo dire tante di quelle cose che non ho mai il tempo, perciò perché non farlo ora? Io ti ho conosciuto quando eri un piccolo scricciolo ed eri una bambina veramente bellissima ma pochi mesi dopo ti hanno portata via... Poco dopo scoprì di dovermi trasferire, e tuo fratello mi chiese aiuto, voleva assolutamente avere tue foto mentre crescevi e io così venivo in vacanza ogni anno... ma questo te l'ho già detto... Io sono sempre stato un vigliacco tanto da  non essere mai riuscito a dirti questo, ma voglio che tu sappia che tuo fratello a te ci tiene più di se stesso e che non ti ha mai abbandonata realmente e voglio che tu sappia che il mio comportamento non è mai stato una finzione per avvicinarmi a te, appena ti ho incontrata i primi giorni mi sforzavo di esserti amico sin da quando tu eri piccola, tu due anni e io sette... nonostante fossi più piccola io ti adoravo eri una bimba così bella con quei boccoli biondi e gli occhi color nocciola con le ciglia lunghissime e con il tuo piccolissimo naso a patatina. Nella mia infanzia sei sempre stata la mia sorellina più piccola che non ho mai avuto. Beh questo sino a quando non sei cresciuta, sei diventata una piccola grande donna, e ogni anno l'inverno sembrava non finire mai, d'estate per me significava incontrarti ma ogni volta che tornavo a casa in america, mi mettevo in contatto con tuo fratello che voleva sapere tutto di te e voleva le tue foto per posta. Per lui eri "the most beautiful Princess in the world."
Ora so che è tutta colpa mia e che sei ridotta così a causa mia ma ti giuro che non è come sembra, avevo paura che dicendoti tutto avresti sofferto e che per i tuoi 16 anni avresti incontrato tuo fratello e lui ti avrebbe detto tutto anche perché incontrando tuo fratello non avresti pensato ai lati negativi. Ma io ti prometto con tutto il mio cuore che se tu lotti tanto, fino a farcela conoscerai tuo fratello e la tua nuova, bellissima vita. E ti prego, ti chiedo con tutto il cuore di perdonarmi, perché ti conosco da quando sei nata e la mia vita non avrebbe assolutamente senso senza di te, tu sei la mia bellissima Regina e sei la persona più meravigliosa che io abbia mai conosciuto e mai visto. E per ultima cosa ma non meno importante permettimi di costruire un futuro insieme a me semplicemente perché io Ti Amo.  Ti amo più della mia stessa vita, più di tutte le mie cose messe insieme, più delle caramelle e sai che io le adoro, più di quando posso dormire in santa pace, più delle vacanze, io ti amo più di tutte le cose esistenti al mondo. Se ci sei tu al mio fianco posso anche vivere senza niente, totalmente nudo e scheletrico, ma quello che più conta per me è che tu sia con me. Sempre.

*Amanda schiude gli occhi*

Io: Amanda... stai ferma non muoverti, ora chiamo i medici