La luce dell'alba riflette sulla finestra, e la sveglia interrompe i miei sogni. È la prima volta che la metto, ma oggi dobbiamo fare un'altra intervista. Jade si alza prima di me, mi guarda. Poi si volta e prende i vestiti dall'armadio, per poi andare in bagno. Che bel buongiorno.
Anche io scendo dal letto, per poi uscire dalla stanza e scendere le scale verso la cucina. Preparo i soliti cornetti, dato che ci sono ancora, e che sono piaciuti. Preparo tutto come ieri.
Scendono tutte e tre dopo un'oretta, solo Jade è pronta. Prendono posto e mangiano e io, avendo già finito la colazione, salgo di sopra nella stanza e anche io mi preparo. Anche oggi faccio una doccia, con dei vestiti abbastanza formali. Mi sistemo i capelli e mi trucco, uscendo dal bagno e trovando Jade sul letto a massaggiare. Chissà con chi messaggia.
"Come vorresti chiamarla la canzone di ieri?" Cerco di distrarla, non so perché mi da fastidio quando messaggia con qualcuno.
"Forse... Good Enough." Risponde fredda, ritornato sul telefono. Cerco di ignorarla, ma il mio sguardo cade sempre sul suo viso, nei suoi occhi. Non capisco cosa mi stia succedendo, ma tutto dopo quell'abbraccio è nato.
"Voglio uscire da qui." Ah, ho pensato ad alta voce.
"Dove vai?" Chiede, sembra preoccupata, ma di cosa poi? Il mio stupido cervello che simula queste stronzate.
"Non lo so." Rispondo. "Forse vado a bere un cappuccino al bar." Indosso le scarpe. "Vuoi venire?" Chiedo. Annuisce imbarazzata, e ciò mi fa tenerezza, ma ricordo che devo mantenere il suo comportamento. "Andiamo." Si alza dal letto e mi segue fino al piano di sotto.
"Dove andate?" Chiede Jesy, che incontriamo in cucina.
"Ad un bar, volete venire?" Chiedo.
"No, andate. Non siamo neanche pronte, non vogliamo farvi perdere tempo, e non abbiamo voglia di nulla." Risponde Leigh.
"Va bene." Rispondo. Esco dalla porta di casa, con la piccola Jade che mi segue. "Ecco i paparazzi." Sbuffo. Cinquecento persone vengono da noi, con microfoni e telecamere.
"Oh, ecco le Jerrie. È vero che il vostro amore è reale?" Chiede una signora.
"No." Risponde pronta Jade, abbastanza fredda. Mi prende per la mano, per non farsi male in mezzo ai paparazzi.
"Come no? I vostri sguardi sono così..." Inizia a dire un signore.
"No, basta." Rispondo io. "Non abbiamo tempo, ciao." Li saluto con un sorriso e, per nostra fortuna, vanno via. Jade rimane in silenzio lungo il tragitto, stringendomi la mano, senza mai lasciarla.
Arriviamo davanti al bar ed entriamo, con alcune fan che fanno delle foto con noi, insieme agli autografi. Una fan chiede una cosa nell'orecchio di Jade.
"Non ancora." Risponde, facendo l'occhiolino.
"Cosa?" Chiedo.
"Niente." Mente.
"Sono così curiosa..." Faccio il labruccio. Jade mi guarda.
"Niente." Risponde ancora fredda.
"Perché sei così fredda con Perrie?" Domanda una fan, che ha una foto di me e Jade sulla maglietta.
"Non sono fredda." Si protegge.
"Oh, si che lo sei." Rispondono tutte le fan in coro.
"Non lo so." Mi guarda. "Forse perché ho un dolore grande al petto." Dice sottovoce.
"Zayn?" Chiede una fan improvvisamente. Sono girata dall'altra parte, ma con la coda dell'occhio vedo che annuisce abbassando il capo. Perché non capisco?
"Mi dite o no cosa sta succedendo?" Chiedo ad alta voce.
"Oh andiamo Pez, come fai a non capirlo?" Arriva un ragazzo, che mi da una bustina.
"Cos'è?" Chiede Jade. "Non dirmi che..."
"Zitta." Risponde il ragazzo. "Apri." Dice a me. La apro, e vedo delle foto che mi spezzano il cuore. Jade che piange, Jade che scrive sui muri 'Pez is just mine.', dove si ubriaca.
"Jade, mi devi dire tutto." Ridò la busta al ragazzo, che va via. "Tutto!" Urlo, e lei abbassa il capo.
"Non voglio." Risponde.
"Andiamo a casa." Dico. Le fan, dopo alcuni abbracci, vanno via.
"E il cappuccino?" Chiede fredda. Velocemente pago due bicchieri di cappuccino per casa. Poi prendo Jade per il polso e la trascino con me verso casa.
Una volta arrivate apro la porta, e continuo a trascinarla sopra le scale, fino alla nostra camera. La faccio sedere sul letto, come faccio io. Le do il cappuccino e io prendo il mio.
"Parla." Ordino. Jade abbassa il capo, come sempre.
"Allora..." Inizia a bere il cappuccino. "Io..." Si tortura la pelle delle mani.
"Jade, stai calma. Dimmelo come vuoi, non avere paura." Bevo anch'io il cappuccino, per calmarmi.
"Io..." Si blocca. Strappa il cappuccino dalle mie mani e mette tutti e due sul comodino. Mi guarda, mette le sue fredde mani sulle mie guancie, e mi bacia. Cado all'indietro sui cuscini. La sto baciando anche io, sta rispondendo il mio cuore. Il sapore di cappuccino. Il bacio diventa sempre più forte, non finisce più. Una sensazione strana, ma grande, oltrepassa il mio cuore. Come una scarica elettrica. Si stacca e la magia finisce. "Scusa." Si alza dal letto e corre in bagno, chiude la porta a chiave e vedo che si lascia andare a terra, strisciando sulla porta. Poi inizia a cantare.
"È l'azzurro dei suoi occhi che mi aiuta a vedere il futuro.
Le impronte digitali che mi lasciano coperta per giorni.
Ora non ho alcuna laurea di primo livello, ma io so quello che fa per me. Non c'è bisogno di lavorare fuori, è così familiare.E il mio cuore non batte più.
Se non riesco a sentire le mie vene, non c'è bisogno di una domanda, so già.E'nel suo DNA.
D-D-D-DNA."Sto connettendo tutto. Ogni parte delle canzoni che scrive, sono per me, e forse le mie sono per lei.