Capitolo 15

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Ci volle una settimana per organizzare tutto.

Da quel che ho capito, dobbiamo attraversare ettari di foresta per raggiungere una casa enorme che serviva per le emergenze o per gli attacchi gravi di altri Clan, così se l'accampamento veniva distrutto ci restava un altro posto dove andare.

Era li che mi dovevo allenare e dato che sono una specie di Alfa; Edward ha insistito di venire.

Ma dato che non si poteva lasciare il Clan da solo Gregor si è offerto di restare fino al nostro ritorno.

"E adesso?! Che porto via?!" Dissi mentre mi scervellavo su che cosa portare.

Sentì la porta sbattere e la figura di Darren avanzare confuso verso di me.

"Ma che stai facendo?"

"Non so cosa portarmi via!" Mormorai in una crisi disperata.

"Ma che dici? Al secondo campo c'è tutto!" Disse

"Come?"

"Controlliamo il secondo campo ogni fine mese e se manca qualcosa lo trasferiamo, così quando passiamo da un capo all'altro viaggiamo leggeri e siamo più veloci; ma tu che pensavi?" Finì ironico.

"Mici devo ancora abituare a tutte queste cose, non è colpa mia" commentai gonfiando le guance.

"Dai vieni che ti stiamo aspettando" mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla porta chiudendola.

"Ma buongiorno" disse William.

"Si parte finalmente?" Sbadigliò Sebastian.

"Ok, tutti pronti? Ci vediamo al traguardo!" Disse Edward per poi scomparire nella foresta nella sua forma di lupo.

"Ehi! Non vale!" Gridò William per poi trasformarsi in un lupo dal manto scuro dalle striature chiare.

Con lui partì anche Darren che rincorse dietro il fratello.

"Allora? Vogliamo partire? Non voglio certo perdere!" Disse Sebastian caricandomi sulla sua schiena per sostituire il suo corpo con quello grosso e possente di un lupo.

"Eh?!!?!!!!" Urlai e mi aggrappai come meglio potevo.

Sebastian partì a razzo, schivando rami e scavalcando macigni che ostacolavano la corsa del lupo.

Il vento mi sferzava tra i capelli e il manto morbido del licantropo mi solleticava le dita provocandomi delle lievi risate che si persero col vento.

Cominciai a ridere gustandomi l'aria fresca del bosco che mi riempiva i polmoni sentendo nelle orecchie il battito accelerato del mio cuore.

Il secondo campo era un enorme casa ai piedi di una montagna circondata dal bosco.
La casa era di legno e marmo e di sicuro non riuscirò mai ad esplorarla tutta.

Edward, William e Darren erano già li ancora in forma lupo.

"C'è n'è avete messo di tempo!" Disse mentalmente Edward.

"Taci, tu sei partito prima!" Commentò Darren ridendo.

"Okok"

"Beh, preparati Gisa, questa casa sarà il tuo incubo!"

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Oyao minnà!!
Scusate se il capitolo è corto ma avevo poco tempo e ispirazione.
Se a qualcuno viene in mente qualcosa, vi prego, scrivetelo nei commenti.

Credo che ormai saprete tutti che cosa è successo a Parigi, questo terrorismo che sta andando avanti da troppo tempo, mettendo terrore nei nostri cuori e strappando quel sottile filo che ci lega a quello che teniamo di più.
È un filo incredibilmente fragile ma se spezzato, causa dolore e sofferenza alla persona legata.
Queste persone stanno spezzanti tutti questi fili solo per proclamare che il loro Dio è il solo.
Ormai si ha paura anche di uscire di sera, senza pensare di sentire uno sparo o di essere perseguitati dall'angoscia seppur si cerchi di scacciarla.
Accendete anche voi una luce, illuminate la strada di chi si è spenta la candela e sperate che tutto questo finisca senza che altro sangue venga versato.

_OcchiDiVetro_

Cappuccetto Rosso Dark Night [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora