Capitolo 1

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Harry's pov

Il mio terzo anno a Hogwarts non era iniziato nel migliore dei modi.

Ero svenuto a causa di un dissennatore e Malfoy era venuto a saperlo e da brava serpe com'era, ha iniziato a urtarmi i nervi, come al solito.

Era il secondo giorno e a colazione Silente ci fece una sorpresa davvero importante.

"Ragazzi ho una sorpresa per voi; non ve l'ho detto ieri perché eravate stanchi e dopo sareste stati troppo agitati per riuscire a dormire. Comunque, arrivando al punto, quest'anno ospiteremo alcuni degli studenti più brillanti della scuola italiana di Magia e Stregoneria, che arriveranno questa sera. Chiedo quindi a tutti voi di essere ospitali visto che abbiamo molto da imparare da loro e spero che anche loro imparino molto da noi. Detto questo, vi annuncio che per una questione di spazio e di ambientazione, i ragazzi che sono tutti del terzo anno, verranno smistati nelle varie case. Bene, adesso continuate pure a fare colazione e buona giornata"

Ero davvero molto contento di conoscere maghi provenienti da un paese straniero e vedevo che lo erano tutti gli studenti e tutti i professori, Lupin aveva un sorrisino stampato in faccia.

Ovviamente ai serpeverde non piaceva l'idea, ma d'altronde a loro non comodava mai nulla, ormai me ne ero fatto una ragione.

"O mio dio! Faremo un anno con degli studenti di italiani. Non ci posso credere! O mio dio!" continuava a dire Hermione tutta eccitata.

"Miseriaccia Hermione! Datti una calmata... Anche io sono felice ma non capisco il motivo di tutto sto nervosismo" commentó Ron; adoravo quando si punzecchiavano così.

"Uff...l'ignoranza qui regna sovrana...comunque gli studenti italiani sono tra quelli più abili in difesa contro le arti oscure" disse scoccandomi un'occhiata sapendo quanto mi piaceva quella materia "e sono davvero ...come dire ...potenti ...diciamo che sono più avanti di noi. Riescono ad usare la magia senza bacchetta fin da subito, cosa che noi impariamo solo al sesto anno. Oltretutto si specializzano in quello di cui sono più capaci, ma tutti sanno fare incantesimi basilari come il 'wingardium leviosa' solamente pronunciando mentalmente la formula. La scuola italiana prepara molto bene i suoi studenti." spiegò lei come un'enciclopedia.

"Wow che cosa figa ! Magari ci insegnano qualche incantesimo senza bacchetta ...sarebbe utile" dissi io.

"Si sarebbe magnifico" commentarono i miei amici e insieme continuammo a parlare degli studenti che sarebbero arrivati, aspettando con una certa eccitazione il loro arrivo.

*******

Finalmente arrivò sera e tutti noi studenti ci radunammo in Sala Grande per cenare.

Ad un certo punto Gazza fece irruzione preannunciando che gli studenti italiani erano arrivati.

Eravamo tutti elettrizzati e quando li vidi, la prima cosa che pensai fu che fosse impossibile, che tutti quei ragazzi appartenessero al terzo anno. I maschi erano fisicamente tutti più svilupppati di me, con tanto di barba, muscoli e altezza sproporzionati. Le femmine....be' erano anche loro molto più avanti delle ragazze inglesi. Erano molto carine e erano vestite tutte molto bene. Scese un silenzio tombale nel quale i ragazzi aprofittarono per guardarsi attorno rimanendo stupiti dal soffitto.

Dopodiché il preside prese la parola dando il saluto di benvenuto:
"Buonasera a tutti voi studenti italiani. È un grande onore ospitarvi qui-" ma all'improvviso venne interrotto da alcune risate e dalla porta che di colpo si aprì.

Entrarono due ragazze a dir poco stupende, che di primo impatto avrebbero potuto avere sedici anni. Una era alta e sicuramente di origine africana con grandi occhi neri e capelli marroni scuro e ricci.

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