Capitolo 14

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Draco's pov

Passarono le settimane e Sophie ed io andavamo sempre più d'accordo.
Abbiamo iniziato a conoscerci meglio e adesso sapevamo tantissime cose l'uno dell'altro.

Partimmo con domande molto semplice, come ad esempio il colore preferito, il cibo, hobby, il compleanno.

Lei era nata il due febbraio, mentre io il cinque giugno.
Il suo colore preferito era il nero, strano colore per una ragazza, dato che tutte quelle che avevo incontrato piaceva sempre il rosa; il mio invece era il verde, ma d'altronde sono un serpeverde.
Il suo cibo preferito mi ha detto che era la pizza, ma io non sapevo neanche cosa fosse e appena glielo dissi lei ci rimase così male, che mi disse che un giorno mi avrebbe portato a mangiare la vera pizza napoletana, dicendo che era la migliore al mondo.

Mi disse anche che come hobby le piaceva molto disegnare, ascoltare la musica, fare shopping e fare scherzi insieme ad Aziza.

Sophie venne anche a conoscenza delle mie paure più profonde, come quella di mio padre.

Avevo paura che lui un giorno mi costringesse a fare scelte più grandi di me. Mio padre mi metteva sempre a disagio e mi sentivo sempr inferiore a lui.

Sophie mi raccontò di avvenimenti successi a lei e ad Aziza quando erano nella casa famiglia.
Solo dopo aver sentito che le trattavano male, che le picchiavano, mi resi conto di quanto ero fortunato.

Mi raccontò anche che Sirius Black era il padrino di Harry e che siccome faceva parte della compagnia di amici in cui era inclusa anche la madre di Sophie, Silente, Severus e Lupin avevano paura che Black volesse uccidere Harry, ma che se fosse venuto a conoscenza di Sophie, se la sarebbe presa anche con lei.
Rimasi sbalordito da questo racconto, ma quando le dissi che Sirius era il cugino di mia madre, anche Sofy rimase attonita.

Ovviamente avevo sempre una domanda che mi veniva spontaneo farle, ma avevo sempre paura che lei si arrabbiasse.

"Dai Draco adesso fammi tu qualche domanda specifica, come ho fatto io con te prima." mi disse lei.
"Qualsiasi domanda?"chiesi.
"Si"
"Mi prometti che non ti arrabbi?" Domandai insicuro.
"Ehm...si certo, chiedimi su"
"Okay, allora, mi spieghi un po' meglio perché non riesci a controllare i tuoi poteri?"
"Ah..si certo, adesso che ci siamo conosciuti meglio e ti considero un mio amico al cento per cento te lo posso dire" rispose lei e io sospirai.
"Avevi paura di chiedermelo?"
"Be' si...insomma, magari è una domanda troppo personale, chi lo sa"
"Si è personale, ma io di te adesso mi fido" dissi.
"Wow..ti ringrazio per la fiducia " dissi sinceramente colpito, soprattutto sapendo che lei non era tipa da fidarsi subito delle persone.

"Allora, vedi, come aveva detto Silente, questi poteri in più si manifestano in un mago, solo se ha un alto potenziale magico nascosto. È come se avesse una parte di magia in più, ma non tutti ce l'hanno ed è molto difficile da trovare persone che ce l'hanno.
La scuola italiana è specializzata nel trovare questa magia in più e svilupparla. L'origine dei problemi dei miei poteri penso che siano i poteri stessi. Vedi, questa magia diventa sempre più forte ogni anno che passa ed è una cosa normale. Aziza ne è un esempio. Il problema mio invece, da quello che ho capito, è che i miei poteri sono così intensi che attaccano la mia mente e si, la sviluppano, ma anche la cambiano. Ogni anno divento sempre più forte, ma allo stesso tempo la mia anima diventa sempre più perfida. Dicono che dovrei tenerli a bada se non ho sbalzi di umore o emozioni forti, in modo da tenere sempre sotto controllo la mia mente. Solo che non è così semplice. Purtroppo tu mi hai fatto perdere molto spesso il controllo e la conseguenza l'hai provata sulla tua pelle. Se hai notato, quando avevo gli occhi rossi, sembravo un'altra persona e non solo fisicamente. Ecco, lì è quando perdo il controllo del tutto e sono cazzi" mi spiegò lei.
Cavolo era davvero difficile vivere in quel modo.

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