Capitolo 9

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Draco's pov

Arrivò finalmente il grande giorno. Serpeverde contro grifondoro.
Non aspettavo altro.

Volevo dimostrare a Sophie che sarei stato migliore di lei a giocare a quidditch.
Dovevo ammettere che mi faceva paura. Anzi più che lei, i suoi scatti di ira.

Dovrei starle lontano, ma dovevo ammettere a me stesso che qualcosa in lei mi attraeva.
Pensai che fosse la sua magia, che aveva dei lati oscuri e poi i suoi segreti.
Lei ed Aziza celavano a tutti molti fatti e a me sarebbe piaciuto saperne qualcuno.

Mi diressi a colazione e mi sedetti di fianco a Blaise.
Lui era l'unica persona con cui potevo essere me stesso; con gli altri dovevo solo far rispettare la mia posizione.

"Ehi Draco! Pronto per la partita?" mi chiese Blaise contento.

"Ehm..si...ma come mai tutta sta felicità?" domandai sospettoso e così fecero tutti i nostri compagni di casa.

Lui si guardò un attimo intorno e facendo comparire un ghigno sulla faccia disse:
"Mi sembra ovvio no...per sconfiggere quegli sfigati Grifondoro"

Tutti esultarono alle sue parole e feci un ghigno falso, perché avevo capito che in verità voleva dire qualcos'altro.
Lo fissai a lungo e quando lui mi guardò, notai che aveva una faccia seria.

Mi sporsi verso il suo orecchio e gli sussurrai:
"Dopo devo andare a prendere le mie cose in camera, tu seguimi così mi dici cosa volevi veramente dirmi"
Lui strabuzzó gli occhi per un nanosecondo e poi annuí.

Finita colazione tutti si diressero verso le tribune, mentre io e Blaise c'è ne ritornammo in camera.

"Allora, come mai tutta questa gioia nei miei confronti e poi davanti agli altri hai mentito?" domandai.

Lui girò gli occhi per non guardarmi direttamente in faccia.
"Perché voglio che tu ti possa riscattare per tutto quello che Sophie ti ha fatto"

Non potevo credere alle mie orecchie. Di certo non avrei mai pensato ad una cosa del genere.
Era raro vedere Blaise dimostrare sentimenti e sapere che li aveva indirizzati a me, mi faceva provare un piacere immenso.

"Blaise.. Io non so cosa dire..." dissi colpito.

"Non devi dire niente dato che è già stato abbastanza imbarazzante e melenso" replicò lui sorridendo realmente.

"Abbastanza imbarazzante e melenso hai detto? Allora facciamolo diventare del tutto così" dissi e lo abbracciai fraternamente.

Lui si pietrificò, ma poi ricambió l'abbraccio.
Come sarei potuto sopravvivere senza lui come amico.
Dopo poco di staccammo e ci dirigemmo verso il campo.

                                                             ********

Mancavano pochi minuti all'inizio della partita e io avevo già dato fastidio a Potter e alle due italiane. Purtroppo per tutti, la partita di sarebbe svolta con un tempo  orrendo, infatti c'erano fulmini, tuoni e sembrava che ci fosse il diluvio universale.

Nonostante questo, speravo vivamente in una vittoria, sebbene avessi notato che sia Sophie, che Aziza, sapevano volare molto bene.
Erano delle grandi cacciatrici anche se non lo avrei mai ammesso veramente a voce alta.

Iniziò la partita e vennero rilasciati i bolidi, il boccino e la pluffa, che venne subito acciuffata da Sophie che insieme alla sua amica si diresse ad una velocità inaudita verso gli anelli. Zigzagando tra le varie torri, dopo meno di un minuto dall'inizio della partita loro avevano già segnato, lasciando tutti di stucco. Era impossibile che non si facessero notare.

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