Capitolo 15

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Sophie's pov

No.

Non può essere.

Ma perché deve capitarmi anche questo.

Non era già abbastanza nascere con dei poteri orrendi.

No.

Ovviamente no.

La mia vita non sarebbe mai andata nella direzione che desideravo.

Prima la perdita di controllo e l'uso spropositato dei miei poteri.

Poi, come se non bastasse, ogni tanto venivo presa da attacchi, di cui non sapevo l'origine, che mi facevano arrivare ad un passo dalla morte.

Ma non è finita qui.

Come ciliegina sulla torta, mio padre non può che essere una delle persone che detesto al mondo.

"Sofy..?"

Non può essere lui.

"Sofy."

Deve esserci un errore.

"Sophie!" urlò Aziza.

"Dimmi..." risposi.

"Dio mio, è la terza volta che ti chiamo, avevo paura che stessi avendo uno dei tuoi attacchi." Mi disse e poi vedendo la mia faccia aggiunse "non te lo aspettavi vero? Ma vedrai che ci sarà una spiegazione..."

"No! Azi! No! Che spiegazione vuoi che ci sia?! Nessuna! C'è una piccola probabilità che tu ti sia sbagliata?" Chiesi pregando anche in aramaico in un errore della mia migliore amica.

"In questo momento vorrei tanto aver sbagliato, ma purtroppo mi ricordo benissimo che lui era l'unico ad avere queste caratteristiche...di certo non inizio a sbagliare ora...ma comunque controlleremo per sicurezza." Disse lei.

"Sono sicura che non ci saranno errori. Cazzo che sfiga! Comunque non diremo niente né ad Harry, né agli altri, compresi Draco e Blaise. Dobbiamo prima capire un po' di cose."

"Ecco perché non volevano dirtelo subito Silente e gli altri...certo che però questa cosa fa venire la pelle d'oca."mormorò Aziza.

"Cosa ti fa venire la pelle d'oca? Che mio padre sia Sirius Black, nonché un assassino spregiudicato, o che io sia figlia di un pezzo di merda e abbia rinnegato nel corso di quest'anno scolastico mio padre un milione di volte e allo stesso tempo lo desideravo conoscere? !" Dissi praticamente urlando.

"Andiamo a parlare con Silente? " mi chiese Azi.

"No, devo riflettere, da sola un attimo e poi mi sta salendo mal di testa. Vado a buttarmi in camera, dì agli altri che sto male e che probabilmente non verrò a cena." Dissi e mi diressi verso il dormitorio.

*********

Alla fine rimasi sveglia tutta la notte e il mio mal di testa non migliorò affatto.

Pensai a come sarebbe stata d'ora in poi la mia vita.

Mia madre era morta e in questo non potevo farci niente.

I miei poteri diventavano sempre più forti e man mano che il tempo passava la vera Sophie se ne stava andando, schiacciata nel baratro delle mie preoccupazioni più grandi.

Mio padre era un assassino e mangiamorte.

Meglio di così.

A sto punto potevo anche morire.

Qualcuno interruppe i miei pensieri positivi, lanciandomi un cuscino in faccia.

"Sofy! Io non avrò il tuo dono di leggere il pensiero, ma sono molto sicura che stavi pensando a quanto la tua vita facesse schifo." Disse Aziza e io non potei fare a meno di annuire.

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