Last party

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Michael detestava le feste, erano al primo posto nella sua top ten di cose che odia di più.

«Mika sei pronto?» urló

Margherita entró nella stanza senza preavviso e trovó il ragazzo vestito da Batman d'avanti allo specchio.

« Cosa ci fa tu qui? non sono pronto!»

« Scusa tuo padre mi ha fatta entrare, a me sembri pronto, dobbiamo andare!»

« Okay, andiamo»

I due si diressero tra le strade di milano in costume per raggiungere la festa.
Mika non si era mai sentito più ridicolo, ma fortunatamente arrivarono velocemente al locale. Intorno a loro c'erano tantissime persone travestite, chi da supereroe, chi da zombie, chi da personaggio Disney.

I due entrarono e dopo qualche Drink Mika era già del tutto ubriaco, ballava da ore e sembrava per una volta davvero felice e spensierato.

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« Che si fa?»

Disse Lorenzo mettendo le mani in tasca con aria annoiata.

« Quello che ti pare»

Federico era poggiato ancora al muretto, un altra battle con i " controcazzi" come diceva l'amico era terminata e ne era uscito vincitore.

«Elisa mi ha detto che sta sera c'era una festa in maschera in centro, andiamo?»

« Va bene, ma dillo che vuoi soltanto ficcare la tua lingua nella gola della Eli non ti giudico mica»

« Sta zitto, ma la Giulia? Viene anche lei?»

Federico abbassó la testa e inizió a camminare, quel silenzio fu già una risposta per l'amico.
Prima d'andare si fermarono da Elisa per scroccarle qualche costume.

« Sapevo sareste passati, ve li ho già preparati»

Elisa con i suoi ondeggianti capelli rossi aprì la porta vestita da ariel e porse i costumi ai due ragazzi che si affrettarono ad indossarli.

« Mi prendi per il culo?»

« Qual'è il problema?»

« Robin? Cazzo nessuno sa neanche chi sia Robin»

« Ascolta era l'unico costume che ti ho trovato accontentati Fedez»

Elisa si voltó a cercare lo sguardo di Lorenzo che si rifiutava di uscire dalla stanza.

« Mi rifiuto di andare vestito così!»

« Dai Lore c'era solo questo al negozio »

Lorenzo uscì dalla stanza con un enorme costume da fragola.

« si abbina con il nome guarda il lato positivo!»

« Non siete simpatici.»

Dopo qualche protesta del biondo i ragazzi raggiunsero finalmente la festa e l'unico pensiero nella testa di Federico era l'acool, alla fine era l'unico motivo che lo ha portato a travestirsi da supereroe fallito.

Si diresse al bar e mentre si guardava in torno un alta figura lo urtó violentemente.

« Cazzo sta attento!»

« Sorry» disse il riccio tra le risate, era davvero ubriaco fradicio.

« Federrico?»

« ci conosciamo?»

« Questa mattina tu stava per picchiare Gió per aiutare me»

« Ah sì...»

« È divertente tu vestito da Robin io da Batman! Siamo bella coppia!»

Michael si accasció sulle spalle del tatuato continuando a ridere e sorseggiare il suo Drink.

« Stai bene amico?»

« No io sente che deve vomitare, Dov'è bagno?»

Federico si alzó dal posto e portó l'inglese al bagno che con uno scatto si diresse al gabinetto a rigettare chiudendosi la porta alle spalle.

« Ehi, tu Michael giusto? Ti serve aiuto?»

« Voglio tornare a casa»

Il ragazzo scoppio in lacrime, Federico percepì i singhiozzi trattenuti e si accostò alla porta.

« Sei venuto con qualcuno?»

« Si con Margherita ma lei è andata via con Luca»

« Ti ha lasciato solo?»

« I'm always alone...»

Fedez entró in bagno e aiuto Michael ad alzarsi e lo portó fuori dal locale.

« Allora Michael dove ti porto?»

« Chiamami Mika»

« Okay, Mika dov'è che abiti?»

« I don't know»

« Ah bene»

Federico su guardó in torno senza sapere cosa fare, Mika era troppo ubriaco e ciò non era utile alla situazione.

« Okay io non posso lasciarti qui, sai che facciamo?»

« No cosa fare?»

« Ti porto a casa mia»

I due continuarono a camminare e a parlare per mantenere il riccio lucido.
Mika gli racconto che era arrivato da circa 6 mesi a Milano ma conosceva bene la lingua perché il padre lo fece studiare per qualche anno ad arezzo.

« Okay Mik, siamo arrivati, sta zitto i miei dormono»

« Okay, io muto come tomba»

Federico portó il ragazzo in camera e lo fece accomodare, la casa era molto piccola e il tatuato fu costretto a dividere il suo letto con il ragazzo.

« Perché Gió ti ha chiamato Fedèz?»

« è il mio nome d'arte, sono un rapper»

« cool»

« tu perché ti fai chiamare Mika?»

« lo faccio per cambiare identità, i'm Batman»

« Si, sei Batman, adesso dormi»

Fedez si giró dall altro lato del letto portandosi la coperta al collo, spalancó gli occhi quando sentì la braccia di Mika che lo avvolgevano e il suo viso premuto sulla sua schiena, ma non disse nulla, finse che quella situazione non fosse reale che fosse solo un sogno, perché in qualche modo la presenza del ragazzo non lo disturbava.

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OKAY SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO, OVVIAMENTE IN QUESTI GIORNI CI SARÀ UN CONTINUO, BUONA LETTURA!

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