Feels Like Love

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« Siamo contenti che siate tornati insieme»

Il padre di Federico era davvero raggiante, strinse a se la ragazza dandole gli auguri per la gravidanza.
Giulia aveva insistito davvero tanto per questo pranzo " in famiglia" e dio solo sa quanto Federico avrebbe semplicemente voluto uscire da quella maledetta casa e lasciarsi tutti alle spalle per scappare via.

« Chissà se è maschio o femmina»

La voce della mora lo riportò alla realtà, erano sul letto stretti avvolti da una coperta, era strano, quel letto gli ricordava ogni singola volta in cui aveva fatto l'amore con Michael, la paura di essere scoperti, l'eccitazione, la vergogna.
Ricordava quando Mika aveva dormito da lui la prima volta, con quel ridicolo vestito da Batman, ma ormai il suo profumo da quelle lenzuola era sparito, come tutto il resto.

«spero che non mi somigli»
fu l'unica frase che riuscì a dire.

« Cosa?»

« spero non sia un fallito come me»

« non sei un fallito, sarai un rapper di sucesso, hai un gran futuro Fede»

Federico si voltó dall altro lato e chiuse gli occhi.

Dovevamo scrivere una canzone insieme Mik.

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Era il terzo bicchiere, il pub si stava riempiendo, e Mika era ancora lì, a bere per dimenticare, o almeno provarci.
Ma il viso di Fedez era ancora lì e non aveva intenzione di svanire, ogni singolo particolare del suo viso gli tornava in mente.

Mandó giù un altro sorso quando sul palchetto del pub due ragazzi fecero la loro comparsa, uno era moro, leggermente robusto ma carino, l'altro era biondino dagli occhi chiari e aveva una chitarra tra le mani.

« Ciao a tutti, anche se non vi va di ascoltarci mi dispiace per voi ma saremo il sottofondo della vostra sbronza questa sera» disse il biondo iniziando a strimpellare un brano con la chitarra.

Le loro voci erano perfette, e riuscirono a distrarre i pensieri del riccio per qualche attimo.

Quando l'esibizione terminó l'inglese si alzó di scatto, aveva bisogno di parlare con loro, era ubriaco e lo sapeva ma in qualche modo quelle voci lo facevano stare meglio.

« Siete stati fantastici»

« Grazie amico, io sono Leonardo e lui è Eva» disse il moro con un sorriso

« io mi chiama Mika»

I due ragazzi dopo qualche drink inziarono a interessarsi molto al riccio, e alla scoperta che sapesse cantare lo trascinarono sul palco per ascoltare cosa sapeva fare.

« Dai Mik, facci sentire questa voce!»

Il ragazzo si guardò intorno spaesato, ma senza pensarci troppo inizió il suo canto.

" is this how it is
after just one kiss?
Did you really think
that i invented this?

Was it you or me?
All the mess we made
did we crash too hard?
That's the risk we take [...]"

FragiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora