Ogni mattina, uscendo da casa controllo che nelle tasche della giacca ci siano il cellulare e le cuffie; ogni giorno, in autobus, ho bisogno di chiudermi per dieci minuti nel mio mondo fatto di ritmo, note, pause e voci: un mondo di musica.
Nei momenti di tristezza e sconforto, in quelli di rabbia e delusione, in quelli di gioia e divertimento c'è sempre lei; mi accompagna sempre ed è parte integrante della mia vita.
Quello che dice il sociologo Ferrarotti: "I giovani non ascoltano la musica la abitano" è assolutamente vero. Lei ci offre un'alternativa alla realtà, ci fa perdere la cognizione del tempo, ci distrae dai nostri problemi e ci apre la mente e il cuore verso emozioni e sensazioni travolgenti, "con ali fatte di musica, possiamo toccare il cielo" .
Ogni volta che ascoltiamo una canzone questa modifica il nostro stato d'animo grazie ad un insieme di note e pause che hanno un'influenza, positiva o negativa, sul nostro subconscio; ci accompagna verso un luogo dove non è più importante l'esteriore ma l'interiore e dove possiamo trovare riparo e conforto, o grinta ed energia.
Da alcuni esperti è consigliato iniziare a far ascoltare la musica ai bambini fin da quando sono nel grembo materno, infatti, si pensa che possa avere effetti positivi non solo sui movimenti del piccolo, ma anche nello sviluppo fisico e intellettivo.
Un'usanza diffusa tra i genitori è di far ascoltare al neonato la musica classica fin dai primi tempi, questa infatti aumenterebbe la percezione che ha il bimbo nei confronti del mondo esterno e verso se stesso; facondo gli pian piano prendere coscienza della sua stessa esistenza.
Man mano che cresciamo la musica cresce con noi, passiamo dalle filastrocche alle canzoni dei cartoni animati, avviandoci alla musica commerciale che trasmettono i media, ma una volta che entriamo nell'adolescenza abbiamo bisogno di crearci un vero e proprio "io" e in questo la musica contribuisce molto.
È proprio in questa fase che la grande varietà di generi musicali ci permette di formare non solo la nostra personalità, ma anche il modo di vestire e le abitudini sociali.
Spesso siamo in grado di riconoscere cosa ascolta una persona semplicemente osservandola; la moda da sempre ha risentito molto dello stile imposto dai grandi musicisti e cantanti, che hanno fatto della loro musica un vero e proprio stile di vita, imitato dai fans che in questo modo si sento più vicini ai loro idoli e alla loro arte.
La musica, insieme alla pittura è forse una delle arti più antiche e influenti nella storia dell'uomo.
Nata con lo sviluppo dei primi villaggi, era soprattutto un accostamento di suoni e rumori che venivano utilizzati per rituali o per divertimento, diventando parte integrante della cultura di ogni popolo.
Con il passare delle Ere e l'evoluzione del genere umano, anche la musica ha fatto passi avanti: è passata da essere un accompagnamento ai racconti dei cantastorie a una ricerca incessante della perfezione del suono; passando per giovani e grandi compositori che ne hanno fatto opere memorabili, e dalle piantagioni di cotone in America dove è diventata la forza dei lavoratori; lei non ci ha mai abbandonato.
Nella musica è individuabile non solo una protezione nei confronti del mondo esterno ma anche un punto d'incontro per opinioni e idee.
I grandi raduni del passato come Woodstock, hanno trovato in essa il coraggio di esprimere un diverso stile di vita da quello quotidiano, di proporre alternative alla vita comune e momenti di svago.
La musica per i giovani è proprio questo: un incontro.
Andrea Bocelli cantava: "Vivo per lei da quando sai, la prima volta l'ho incontrata, non mi ricordo come mai mi è entrata dentro e c'è restata", la musica è qualcosa che entra a far parte di noi nella quale possiamo trovare un riparo dallo sconosciuto mondo esterno, ma proprio tramite essa possiamo anche imparare a conoscerlo.
Come tutti i tipi di arte, la musica, rispecchia il mondo reale ed è uno strumento tramite il quale i giovani possono imparare a conoscerlo anche senza entrare direttamente in contatto con esso.
Possiamo considerarla come un air bag tra noi e la società; ci da un senso di protezione, ci fa sentire più sicuri ed è pronta ad intervenire nei momenti di scontro; ma, allo stesso, tempo non ci impedisce di osservare la realtà.
Spesso noi giovani ci facciamo più impressionare da "chi canta" piuttosto che dal "che cosa canta", e questo può influire molto sul panorama musicale mondiale.
Tramite talent show ci vengono proposti degli stereotipi di cantanti che condizionano la nostra idea di musica; ascoltiamo quelli famosi e lasciamo da parte quelli più talentuosi, spesso per un fattore legato all'estetica e alla popolarità.
Molte volte non ci chiediamo nemmeno cosa stia cantando un artista straniero, ci piace la musica, ci piace la voce e di conseguenza ci piace la canzone; ma in realtà non sappiamo nemmeno di cosa parla; potremmo non essere d'accordo con gli argomenti che tratta eppure diventa la nostra canzone preferita solo per una fatto di orecchiabilità.
La musica deve anche essere istruttiva e in molti casi è proprio così: molti gruppi o cantanti inseriscono nei loro brani elementi di attualità, voglia di cambiamento, protesta sociale e speranza per un mondo migliore, come hanno fatto gli U2 e John Lennon; altri fantasticano su come potrebbe essere il paradiso tipo i Guns N'Roses, altri parlano dell'amore, della bellezza e della vita come Stevie Wonder e De André, ma tutti non perdono di vista un elemento fondamentale della musica: il testo.
Dobbiamo domandarci cosa cantano gli altri e cosa ci piace ascoltare, prenderci il disturbo di capire veramente le parole e non sentire solo suoni nelle cuffie, ma comprendere anche il senso perché possono essere una grande finestra sul mondo, possono insegnarci a pensare e ad aprire la mente e spronandoci a farci domande e cercare le risposte.
Negli ultimi anni la tecnologia invade sempre di più la nostra società e con essa anche la musica è sempre più presente in ogni momento della giornata.
Grazie allo sviluppo informatico e tecnologico, oggi possiamo ascoltare musica nei più svariati momenti: non è più necessario avere grandi dischi in vinile e giradischi, che mantengono sempre un loro fascino; ma ora centinai di canzoni possiamo metterle in tasca con i nostri cellulari e lettori mp3.
Tutto il panorama musicale, e non solo, è raccolto su siti internet ai quali possiamo accedere da qualunque luogo in qualsiasi momento; oppure possiamo scaricare la musica tramite applicazioni che la caricano direttamente sul nostro cellulare; non è più necessario comprarla per poterla ascoltare e forse è per questo che è sempre più diffusa.
La musica è uno strumento libero, che deve passare non solo tramite dischi o cavi, ma anche tramite il cuore, e noi giovani dovremmo averlo capito: non c'è un momento della giornata dove non pensiamo o canticchiamo una canzone che ci resta nella mente per ore e giorni, non saremmo mai realmente soli perché ci saranno sempre i nostri artisti preferiti con noi, "balliamo a piedi nudi con la musica alla radio, più forte mentre gli anni passano" e non saremmo mai indifferenti perché il nostro cuore batte con uno stimolo: quello della musica.
Le nuove generazioni devono essere in grado di crearsi una loro identità nel mondo, devono essere in grado di comprenderlo e viverlo pienamente e con l'aiuto della musica questo diventa possibile.
Non dobbiamo considerarla come una bolla dalla quale non possiamo uscire, ma come un ponte che collega noi stessi agli altri, e che può essere percorso avanti e indietro infinite volte.
Ognuno di noi deve avere una colonna sonora della vita, non una canzone, ma un insieme di brani e musiche, anche molto diversi tra loro che devo accompagnarci sempre ed essere adatti ad ogni situazione.
I giovani da sempre hanno maggiori relazioni con la musica, rispetto agli adulti e ai bambini, proprio perché sono ragazzi, vogliono vivere, lasciarsi travolgere dalle emozioni, come un'onda s'infrange sulla riva così le note investono la loro anima; "vogliono ballare un po' di più, vogliono sentir girar la testa, vogliono sentire un po' di più, un po' di più."
1)Canzone di Lorenzo Jovanotti Cherubini "Ti porto via con me".
2)Canzone di Laura Pausini "Con la musica alla radio"
3)Canzone di Luciano Ligabue "Le donne lo sanno".