Ugo Foscolo non ebbe sempre una visione positiva della vita e dell'uomo, il suo animo tormentato si portò alla luce nell'opera epistolare "Ultime lettere di Jacopo Ortis", alla fine della quale l'unica soluzione agli strazi del giovane era trovare la pace nella morte.
Foscolo imprime un forte materialismo al suo personaggio e rifiuta l'idea della vita dopo la morte, lasciando spegnere la coscienza dell'uomo per l'eternità.
L'autore italiano cercava un appiglio alla vita che lo facesse desistere dal seguire le orme del suo personaggio verso il suicidio; lo trovò nella "religione delle illusioni" dove i suoi più radicati valori divennero l'unica fede dello scrittore illuminista deciso a farli morire insieme con lui.
Foscolo, perfettamente consapevole che le sue illusioni non fossero reali, smantella l'idea del puro materialismo nel carme "Dei Sepolcri" dove lascia uno spiraglio alla naturale necessità dell'uomo di credere in qualcosa che non fosse terreno ma ideale e irrazionale.
Gli ideali di Patria, Poesia, Bellezza, Amicizia e Amore sono cambiati nel tempo adattandosi allo sviluppo della società e arrivando fino ai giorni nostri diversi.
L'ideale di Patria, che legava Foscolo all'Italia e soprattutto a Venezia, è ai giorni nostri quasi completamente scomparso, o sostituito dalla diffidenza verso lo stato e l'unità. Spesso il valore che dovrebbe motivarci ad amare i nostri territori si trasforma in ammirazione per stati esteri che si dimostrano più efficienti e produttivi.
Alla nostra penisola sono associati episodi sgradevoli legati alla politica e alla mafia, facendoci quasi vergognare di essere Italiani e ci spinge a desiderare di essere come altri stati piuttosto che spronarci a modificare realmente le cose nel nostro.
L'indipendenza e l'unità Italiana duramente conquistate, sono considerate come un errore da alcuni, che preferirebbero tornare a essere territori dell'Austria o della Svizzera poiché le condizioni di vita sono migliori.
Il patriottismo italiano è stato lentamente sostituito dal "sogno Americano", che tuttora è presente nei giovani in cerca di un mondo che possa, offrigli di più e nel quale possano meglio realizzarsi, mentre la"fuga di cervelli" italiana verso gli sati del nord che dovrebbe allarmarci e farci riflettere, non vien quasi considerata come un pericolo e spesso sono le stesse università e i genitori a spingere i giovani laureati oltre le alpi per trovare lavoro.
L'individualismo ha sostituito l'idea di patria, che non è altro che l'amore per la nostra cultura e tradizione, che passa in secondo piano nascosta dalla ricerca di ricchezza e benessere, due illusioni protagoniste della nostra società.
I valori non sono più personali ma della società, sono stereotipati e banalizzati dalle immagini che sono proposte dai media e che le masse tendono a condividere.
Tutti vogliono vivere quello che si vede nei film e telefilm, distaccandosi dalla vita reale e cercando sentimenti e amicizie che sono da copione; l'amore non è più un sentimento tra due persone, ma è svuotato del vero significato per renderlo più simile a quello che si vede in televisione, rendendolo solo pieno di apparenza.
Apparire a tutti i costi sembra uno degli ideali più importanti dell'attuale società, farsi notare è alla base di ogni attività della giornata e si cerca l'attenzione degli altri anche con atteggiamenti non sempre positivi che vengono però accettati.
Gli alti valori foscoliani non sono considerati come tali, ogni cosa è improntata sulla ricerca del benestare personale e dell'approvazione della società, che funge da giudice supremo e prevarica il giudizio personale.
Se non abbiamo consenso degli altri ci sentiamo vuoti e abbandonati, dimenticandoci di quei valori che ci possono riempire e che dipendono solo da noi.
Uno degli esempi più clamorosi è la bellezza.
Non importa quanto piacciamo a noi stessi, ma dobbiamo piacere agli altri per non sentirci giudicati, facciamo cose che ci rendono infelici per apparire belli agli occhi di chi ci guarda, diventando copie di persone famose che sono la base degli stereotipi.
L'idea di Bellezza classica di Foscolo si è persa nei secoli, le forme piene sono eliminate con diete e rimedi chirurgici; la semplicità è coperta da trucco e ritoccata per cercare di renderla più accentuata e la grazia è sostituita dalla volgarità sia nel linguaggio sia nell'atteggiamento.
Siamo così condizionati del giudizio altrui che tendiamo a nascondere gli aspetti di noi che potrebbero non essere condivisi dal nostro gruppo di amici.
Gli interessi culturali sono spesso considerati inutili e superflui, sostituiti da serate in discoteca e partite alla play station che ci distaccano dalla realtà e sembrano farci star bene, ma questi momenti ci lasciano emozioni momentanee e fugaci che dopo poco tempo dimentichiamo e da cui non possiamo trarre insegnamenti.
Una vera emozione deve essere ricordata per molto tempo e rimanere impressa nei nostri cuori come se ogni giorno passato si potesse rivivere tramite essa; il poeta inglese romantico Wordsworth, considerava la poesia come memoria: ogni emozione poteva essere rivissuta tramite l'immaginazione che ci riportava alla mente i momenti più toccanti della nostra vita.
Per Foscolo la Poesia era l'ideale più forte, la sua memoria rimane viva tra le rime anche dopo la sua "illacrimata sepoltura" e ancora oggi è resa immortale degli insegnati e studenti, che spesso non capiscono subito ritenendo l'ideale antiquato e banale, ma ampliandolo e adattandolo al presente diventa un elemento importante della nostra vita.
Non solo la poesia è eterna, ogni nostro gesto può esserlo diventando importante per noi e per chi ci sta intorno, rimanendo nella memoria di alcuni e cambiando la vita di altri; alcune delle nostre azioni o parole saranno elogiate e altre no, ma forse qualcuna di queste sopravvivrà alla morte.
Chissà se l'anima di Foscolo si è semplicemente spenta come lui credeva, oppure sente di aver realizzato la sua immortalità nei suoi versi; non possiamo saperlo fino a quando il nostro corpo non cederà sotto il peso della vita e allora potremmo semplicemente dormire un sonno eterno o vederci rivivere nel ricordo di quelli venuti dopo di noi.
Non possiamo conoscere quello succederà domani e quindi non dobbiamo avere la pretesa di capire quello che accadrà dopo la morte "la terra mai esplorata, da cui confini nessuno ha mai fatto ritorno"cit. Amleto di Shakespeare.