Era notte inoltrata, la luna illuminava a tratti le vie del bosco sovrastate da alberi, Renesmee era in camera sua, erano passate poco più di tre ore da quando Jonathan l'aveva accompagnata a casa, tutti stavano cacciando nel bosco tranne zia Rosalie ed Emmet, ma loro erano di sicuro occupati in qualcosa di molto più divertente. Quando era sola poteva permettersi di pensare liberamente senza che suo padre le leggesse la mente. Era terrorizzata all'idea che qualcuno si facesse male a causa sua, non doveva essere protetta da nessuno,era già successo una volta quando tutti si erano schierati contro i Volturi e non ci sarebbe più stata alcuna lotta, lei non l'avrebbe permesso.
Jacob era con Seth a poche centinaia di metri da casa sua, Renesmee era il suo imprinting, non avrebbe mai potuto allontanarsi. Ogni volta che i Cullen uscivano a cacciare lui saliva da lei, però ultimamente le cose erano cambiate tra loro: non avrebbe potuto farlo quella sera. Ma nessuno gli avrebbe mai vietato di osservarla a distanza, perché l'avrebbe protetta, sempre.
Improvvisamente sentì i suoi lupi al confine ringhiare, latrare e ulurare per chiamare rinforzi, dall'odore era entrato un vampiro. Non erano i Cullen: c'era un intruso. Iniziò a correre assieme a Seth, il rumore di foglie dietro di sé gli fece capire che anche Bella era dietro di loro seguita dal resto della famiglia, tutti avevano sentito il vampiro passare il confine. Ad un tratto sentì il ringhio dei suoi lupi diventare gemiti, stavano piangendo di dolore. Ma Jacob non riusciva ad ascoltare segnali di lotta, come potevano i lupi piangere senza essersi feriti? Poi capì di chi si trattasse: l'unico vampiro che poteva provocare dolore senza contatto fisico. Jane Volturi.
Ad un tatto il rumore di ossa rotte riecheggiò per tutto il bosco, subito dopo il silenzio totale.
Non c'era più bisogno di correre, aveva capito tutto. I suoi lupi erano morti. L'ululato di uno del branco lo colpì in pieno, nel profondo, lì realizzò che i suoi erano stati uccisi, alzò il muso verso la luna e urlò il suo dolore, era un ululato di disperazione, non riusciva a sentire nient'altro se non sofferenza, tutto il branco attorno ai tre corpi privi di vita. I Volturi avevano ucciso i lupi.Nessuno dei Cullen riusciva a spiegare per quale motivo i Volturi volevano morti i lupi fino a quando Edward non lo realizzò:"Vogliono indebolirci lentamente, sanno che i lupi sono un'arma potente, stanno dalla nostra parte." Seth ribattè:"Se dobbiamo proteggere Renesmee non possiamo permetterci che muoiano altri dei nostri." Carlisle annuiva in silenzio ascoltando tutti, dalle urla di rabbia dei compagni alle soluzioni più illogiche di questi. La situazione era molto confusa, i Cullen erano ancora una volta seduti con i lupi in cerca di una soluzione, ma c'era qualcosa di diverso nell'aria: la tensione era maggiore e il rischio ancora più elevato.
Jacob a quel punto si schiarì la voce, passò una mano tra i capelli scuri e con la fronte corrugata iniziò a parlare:"Non possiamo perdere più tempo" diede una occhiata veloce a Renesmee per focalizzarsi di nuovo su Carlisle "Dobbiamo riformare un esercito. Subito." Improvvisamente nessuno osò proferire parola. Sapevano tutti cosa implicasse richiamare altri vampiri con il rischio di una guerra imminente. Rosalie prese parola:"Non credo che i vampiri vogliano mettersi contro i Volturi. Questa volta è diverso: non si deve dimostrare qualcosa come sette anni fa, qui si combatterà. " Allora Bella intervenne subito:" Tutti vogliono i Volturi morti. Il fatto che sia stato previsto dimostra che c'è la possibilità concreta di distruggerli. Nessuno sciocco perderebbe un'occasione d'oro come questa." Tutti osservavano a bocca aperta Bella, quasi scioccati dalle sue parole. Edward guardò prima sua moglie, poi Carlisle, "Ha ragione." disse Edward "Chiameremo qui tutti quei vampiri che sette anni fa si schierano dalla nostra parte. Spargeremo la voce fino ai luoghi più remoti, troveremo tutti i nemici dei Volturi. Questa volta vinceremo noi."Il giorno dopo Renesmee si era ritrovata ancora una volta da sola. Edward, Bella e Alice erano appena partiti alla ricerca di tutti i vampiri. Se li ricordava vagamente, soprattutto i più particolari, come Senna, Zafrina o il clan rumeno... erano davvero dei tipi strani. Le avrebbe di certo fatto piacere rivedere tutti quei vampiri, ma non in quelle circostanze. Perché dovevano combattere una guerra di qualcun altro? Per separare e distruggere le famiglie? Tutto a causa di una visione e di un ibrido ignaro delle proprie capacità: sì, era proprio lei la causa della distruzione dei Volturi. Era questo il problema, lei li avrebbe estinti, allora perché combattere? Perché non lasciare a lei la scelta di come dovesse andare? Nessuno l'ascoltava. Erano così occupati a proteggerla da non averle nemmeno chiesto un parere, sceglievano per lei senza accorgersi che le decisioni da prendere le riguardavano in primis, toccava agli altri ragionare, non a lei, perché lei doveva solo essere protetta, non poteva cavarsela di certo da sola. Beh era stufa del fatto che nessuno credesse in lei, che tutti erano convinti che avesse bisogno d'aiuto perché non ce l'avrebbe fatta. Lei era la causa della distruzione dei Volturi e solo lei lo avrebbe dovuto fare. Sarebbe partita per l'Italia e nessuno l'avrebbe fermata. Ma prima avrebbe dovuto salutare l'unica persona che aveva fatto di tutto per lei e che le sarebbe mancata più di ogni altro, perché era davvero speciale. Jacob.
Renesmee era nella foresta, lo stava cercando, sapeva che era solo, seguiva il suo odore, era sempre più vicino, salì in cima alla collina e lo vide. Era in piedi, con il viso rivolto verso terra, la fronte corrugata, una mano in tasca, l'altra a pizzicarsi il ponte del naso, ultimamente era così in sovrappensiero. Era rimasta incantata a fissarlo, quanto gli era mancato, le cose erano cambiate nell'ultimo periodo e lui si era allontanato parecchio, ma qualunque fosse il motivo lei voleva riabbracciarlo, sentirlo di nuovo vicino a sé, farsi accarezzare la schiena e baciare le guance, ridere e piangere assieme a lui. Perché il loro rapporto era così degenerato da far quasi finta di non conoscersi? Oh no, non le importava di pensare alle cause, lei se ne sarebbe andata quella sera stessa e chissà quando lo avrebbe rivisto.
"Jacob" lo chiamò, il lupo si voltò con fare annoiato verso la voce che lo aveva distratto dai suoi pensieri, non appena mise a fuoco la figura di Renesmee socchiuse la bocca in segno di stupore, non si aspettava ovviamente di vederla. Era sorpreso ma lasciava trasparire un pizzico di felicità dallo sguardo, Renesmee non poté più aspettare, si fiondò tra le sue braccia affondando la testa nell'incavo del suo collo.
Jacob ricambiò subito l'abbraccio stringendola e accarezzandole i capelli. Chiuse gli occhi. Le era mancata così tanto, la stringeva a sé come se avesse paura che svanisse. La sua Renesmee, era la perfezione, la donna della sua vita.
STAI LEGGENDO
This is me: Renesmee
FanficRenesmee Cullen è ormai cresciuta, è una donna. Jacob Black è un alfa sempre più forte. Lui l'ha aspettata per anni senza mai darle fretta ma adesso le cose stanno cambiando. Vuole di più. Lei ha sempre saputo che i Volturi l'avrebbero cercata an...