Capitolo 13

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La testa ovattata, i suoni confusi, gli occhi ancora chiusi... sentiva delle voci, stavano urlando, era così frastornata da non riuscire a capire quasi nulla se non termini come "succhiasangue" o "umana"; chiunque fosse aveva capito che Renesmee non era un comune vampiro, nello stesso istante in cui cercò di aprire gli occhi una forte fitta alla testa la colpì e svenne di nuovo.

"Svegliati." la stavano scuotendo, ma Renesmee non voleva saperne di svegliarsi, poi quella voce urlò più forte e lei finalmente riuscì a svegliarsi e a mettere a fuoco la stanza: era tutta in legno, rustica, c'era un camino, un grosso tappeto e al muro appesa una testa di cervo, sicuramente era in una baita, ruotò leggermente la testa dolorante e si trovò di fronte un ragazzo. D'istinto si mosse indietro per ritrarsi da lui, ma questo le prese subito le braccia per bloccarla e parlò:" Hey!" la voce era profonda "stai tranquilla, non voglio farti del male!". Renesmee era immobile, gli occhi sbarrati, le mani strette a pugno sulla difensiva, "Chi sei?" riuscì a trovare la voce per parlare, il ragazzo la osservò per non più di tre secondi "Sono Chris". Stava per continuare a dire qualcosa quando la porta della baita si spalancò ed entrarono alcune persone, tre ragazzi e due ragazze, stavano tutti chiacchierando animatamente, ma non appena il loro sguardo si posò su Renesmee smisero immediatamente di parlare. In quello stesso istante il forte odore di lupo la colpì in pieno... non poteva essere, scappava da un branco per ritrovarsi in un altro? Doveva essere uno scherzo, forse stava ancora sognando...
"Uuuh la succhiasangue si è svegliata" disse uno di loro ironicamente. "Zitto imbecille!" ribattè una ragazza di capelli rosso fuoco  al suo fianco "Che cosa sei?" continuò lei curiosa "il tuo odore è diverso, e si sente il tuo cuore battere." Renesmee era fin troppo stordita e confusa per poter rispondere, quindi rimase immobile con la bocca aperta, la voce non voleva saperne di uscire. "Oh, ci sei?" Ridacchiò l'altra ragazza, era scura e riccia.
"S-sono un ibrido" balbettò Renesmee, la voce fievole. Ancora silenzio. Tutti quegli occhi erano fissi su di lei, la scrutavano, ovviamente non le credevano o non sapevano cosa pensare. "Ma non esistono gli ibridi" sussurrò la rossa, "vero Chris?" Voltò il viso verso il ragazzo che fino a pochi secondi fa era vicino a Renesmee a rassicurarla, adesso era in piedi, con le braccia conserte, cupo in viso, poi la guardò: dio, come aveva fatto a non notare prima quegli occhi? Il colore sembrava oro fuso, era bellissimo, perfetto per il suo viso: mascella squadrata rivestita da un sottile strato di barba, naso drittissimo e labbra carnose. Il suo corpo era massiccio, poteva intravedere i  muscoli dalla maglia leggermente aderente, i bicipiti gli esplodevano dalle maniche.
"Non lo so " rispose lui "guardale gli occhi, non sono rossi, il suo cuore batte, sento anche il suo respiro" disse distogliendo lo sguardo dal suo viso. Renesmee intervenne: "Sono nata da madre umana e padre vampiro. Mi chiamo Renesmee Cullen." Un ragazzino biondo  esclamò una imprecazione "Quella Cullen?" le domandò curioso, la faccia stranita gli fece capire che avrebbe dovuto spiegarsi meglio, quindi quello continuò "Girano voci che Edward Cullen abbia tentato di far fuori i Volturi una volta e adesso sta progettando una battaglia." "Non essere cretino " intervenne sempre la rossa, "se fosse la figlia di Edward a quest'ora non sarebbe qui. E poi perché dovrebbe distruggere quelli della sua stessa razza?"
"Perché loro vogliono uccidere me." rispose secca Renesmee, "io sono qui per i Volturi, devo salvare me e la mia famiglia. Ho un potere e voglio svilupparlo, per questo sono qui tra le montagne, volevo nascondermi prima di consegnarmi a loro, ma sono finita qui, dovete lasciarmi andare, vi prego, non posso perdere altro tempo." Disse il vampiro tutto d'un fiato, poi guardò tutti in attesa di una risposta che arrivò subito da Chris: "Beh, non credo proprio che ti lasceremo andare, abbiamo un nemico in comune, non possiamo perderti proprio ora" disse lui ammicando, "resterai con noi, avrai un rifugio e protezione, ti aiuteremo a potenziare il tuo potere, perché dobbiamo distruggere anche noi i Volturi; sei tu la chiave di tutto."  La rossa allora con un sorriso a trentadue denti guardò la ragazza e poi Chris, quei due si assomigliavano, dovevano essere fratelli, e con un gesto veloce della mano cacciò tutti i ragazzi nella stanza, voleva restare sola con il vampiro, l'avrebbe aiutata a sistemare e riprendere anche un po',  dovevano farle spazio nella camera delle ragazze: c'era un nuovo ospite, era Renesmee.

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