Capitolo 17

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Harry parcheggiò davanti a un enorme ristorante lussuoso.
Quando entrammo fui colpita dalla lussuosità del locale.
"Wow" pensai ad alta voce.
Harry sorrise e mi prese per mano.
Andammo a sederci ad un tavolo che era già stato prenotato da Harry.
Ordinammo un piatto italiano per entrambi: spaghetti al sugo.
"Ti piace?" mi domandò Harry mentre aspettavamo i nostri piatti.
"Altro che!" commentai.
Sorrise e posò la sua mano sulla mia.
"Vedrai, ti stupirai ancora di più quando assaggerai il cibo" mi sorrise ancora.
"Immagino" risposi ricambiando il sorriso.
Dopo mezz'ora arrivarono i piatti e iniziammo a cenare.
Harry aveva ragione: il cibo era veramente squisito.
Quando finimmo di mangiare andai a pagare il conto ma Harry insistette affinché lo pagasse lui e ci riuscì.
"Harry non devi sempre pagare tu! Lasciami versare qualche soldo a me ogni tanto!" lo rimproverai.
Lui sogghignò.
"Figurati, mi piace spendere soldi, davvero" continuava a ridere.
"Stronzo" gli dissi.
Rise ancora di più e poi mi diede un bacio a stampo sussurrandomi un 'lo so'.
Dopo essere entrati in auto mi disse che mi portava a prendere un buon gelato alla gelateria di suo zio.
Quando arrivammo suo zio lo accolse calorosamente dandogli un forte abbraccio e una pacca sulle spalle.
"E questa ragazza chi è?" chiese rivolgendomi un sorriso.
"Lei è Elen, la mia ragazza" rispose Harry cingendomi la vita con le sue larghe braccia tatuate.
"Oh bene! Congratulazioni! È un piacere conoscerti Elen. Io sono Jimmy" mi sorrise ancora.
"Piacere mio" ricambiai il sorriso.
"Bene, ora zio vorremmo gustare i tuoi gelati" disse Harry andando verso il bancone dove erano disposti tutti i gusti di gelato.
Io scelsi un gelato alla vaniglia, mentre Harry al cioccolato.
Erano veramente ottimi.
Dopo aver chicchierato a lungo con Jimmy, ce ne andammo.
"È davvero simpatico tuo zio!" dissi appena entrata in macchina.
"Già" rispose Harry sorridendomi.
Il tragitto in auto fu silenzioso e mi era molto familiare il che mi faceva pensare che mi stesse già portando a casa. Questo mi rattristì perché pensavo di passare più tempo con Harry stasera.
Appena arrivati vicino casa mia Harry si girò verso di me.
"È stato molto bello passare questa serata con te" mi sorrise e si avvicinò per darmi un bacio.
"Anche per me" sorrisi.
Mi posò una mano sulla guancia e mi baciò. Le nostre lingue si intrecciarono ed io assaporai di nuovo le sue labbra morbide che tanto desideravo.
Quando ci staccammo mi rivolse un altro sorriso.
"Stavo pensando se domani ti andrebbe di pranzare da me. Voglio farti conoscere ai miei genitori. Voglio che sappiano che ho una ragazza bellissima come te" disse.
Rimasi sbigottita. Non pensavo che ci tenesse a farmi conoscere ai suoi genitori. Questo mi faceva molto piacere ma mi metteva un po in ansia. Ero davvero pronta a incontrare i suoi genitori? Non gli avevo ancora detto della malattia e questo era come un pugnale nel petto.
"Oddio, ma certo! Mi farebbe molto piacere" risposi.
Sorrise.
"Allora ti passo a prendere domani alle 11:30. Fatti trovare pronta" mi fece l'occhiolino.
"Senz'altro" gli sorrisi e gli diedi un bacio a stampo.
"Buonanotte Harry" dissi aprendo la portiera della macchina.
"Buonanotte principessa" rispose.
Sorrisi a quel nomignolo e mi diressi verso casa dove mi aprì mamma.
"Com'è andata?" disse rivolgendomi un sorriso e dando un'occhiata all'auto di Harry ancora parcheggiata.
"Bene" dissi arrossendo.
"Beh dai fammelo conoscere!" esclamò elettrizzata.
"Mamma!" la rimproverai.
"Che c'è? Voglio conoscere chi ha rubato il cuore alla mia figlioletta" sorrise.
"Magari un'altra volta" dissi spingendola in casa e chiudendo la porta.
Non volevo farglielo conoscere in quel modo, era una situazione piuttosto imbarazzante.
"Perché non me lo vuoi far conoscere?" chiese.
"Non è che non voglio fartelo conoscere, ma non mi sembrava l'occasione giusta" mi giustificai.
"Io direi di invitarlo a cena una sera" disse papà entrando nel salotto.
"Papà!" mi stupii che avesse ascoltato tutto.
"Si, papà ha ragione" rispose mamma.
"Perché ci tenete tanto a conoscerlo?" la curiosità mi stava divorando.
"Perché vogliamo conoscere il nostro genero" rispose mamma.
"Non esagerare" risposimo io e papà in coro.
"Okay, ma non vedo quale sia il problema" continuò mamma.
"Infatti non c'è nessun problema, ma-"
"Allora vediamo...lo invitiamo domani a cena?" mi interruppe mamma.
"No!" esclamai.
Mamma e papà mi guardarono con sguardo interrogativo.
"Domani sono invitata a pranzo dai suoi" dissi abbassando lo sguardo e arrossendo. Era imbarazzante parlare del mio ragazzo con i miei genitori.
"Oh che bello!" esclamò mamma abbracciandomi.
"Allora potremmo approfittarne per venire con te e conoscere lui e i suoi genitori" continuò.
"Ehm...no." dissi decisa.
"Perché no?"
"Perché ha invitato solo me e poi credo che è ancora troppo presto" risposi. Stava iniziando a irritarmi.
"Non è mai troppo presto" rispose.
"No mamma, la frase è 'non è mai troppo tardi'" la corressi.
"Beh è lo stesso. Comunque, io e papà ci teniamo davvero a conoscere la sua famiglia" insistette.
"Mamma lo vuoi capire che non voglio? È una questione mia e di Harry! Se li volete tanto conoscere andateci ma non domani! Harry ha invitato solo me!" ribattei alzando un po il tono della voce dato che mi guardavano un po perplessi.
"Scusate" sussurrai per poi salire in camera.
Accesi il cellulare e notai l'arrivo di due messaggi: uno di Harry e l'altro di Lucy.
Lessi quello di Lucy: "com'è andato l'appuntamento con il tuo ragazzo? ;)"
Sorrisi.
"Benissimo. Domani conoscerò i suoi genitori!" risposi.
"Oddio! Che bello! Sono felice per te! Beh, buona fortuna!"
"Grazie! :)"
Aprii il messaggio di Harry.
"È stata una bellissima serata. Ci vediamo domani. Buonanotte amore mio ;)"
Appena lessi 'amore mio' il mio cuore perse un battito.
"A domani. Notte :)"
Posai il cellulare sul comodino, mi distesi sul letto e mi addormentai.

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